La ricerca «Il diritto a restare nella propria terra: finanziare il futuro per uno sviluppo sostenibile delle terre del doppio disastro», rientra nelle attività parte del programma POR MARCHE FSE 2014/2020 Progetto per assegni di ricerca Edizione Anno 20201 ed è suddiviso nell’arco temporale di tre anni2 . La ricerca si sviluppa in due macro-fasi. Anzitutto, è stata effettuata un’analisi economica-industriale3 e sociologica4 delle zone oggetto della ricerca ovverosia la regione Marche nel suo complesso, i comuni dell’alto maceratese ovverosia Camerino, Pieve Torina, Fiastra, Bolognola, Visso, Ussita, Castelsantangelo Sul Nera ed infine due comuni dell’ascolano: Arquata del Tronto e Comunanza. A completamento di questo percorso di ricerca, grazie allo studio del tessuto normativo emergenziale legato prima agli eventi sismici del 2016-2017 e successivamente agli pandemici del 2020, sono state delineate - tramite l’utilizzo della normativa nazionale, sovranazionale e delle best practices «importate» da centri di ricerca esterni quali la Louisiana State University5 , la Toyo University di Tokyo6 ed infine la Hochschule für Verwaltung und Finanzen di Ludwigsburg7 - delle direttrici di sviluppo economico-normativi utili per la ripresa dal doppio disastro delle imprese marchigiane colpite dai due eventi. Questo lavoro è diviso in due parti. La prima parte si focalizza sulla analisi socioeconomica sia della Regione Marche sia dei comuni oggetto di studio. Lo scopo della prima parte, infatti, è, da un lato, quella di ‘fotografare’ la regione oggetto di studio, dall’altro, invece, quella di comprendere le problematiche sociali ma anche giuridiche che attanagliano la popolazione marchigiana vittima degli eventi sismici del 2016-2017. La seconda parte, invece, mira a offrire soluzioni concrete, da un punto di vista giuridico, delle problematiche socioeconomiche emerse nella prima parte, offrendo così spunti per un progetto di ricostruzione che guardi alla sostenibilità ambientale, economica e giuridica. Entrando ora nel dettaglio della struttura della prima parte, il lavoro inizia con l’analisi del tessuto economico e sociale della Regione Marche analizzando, provincia per provincia, sia i settori industriali e lo sviluppo economico delle stesse sia il rispettivo andamento demografico. Il fine ultimo di questa parte si rinviene proprio nel voler comprendere come e se, a livello economico, la Regione Marche abbia o meno risentito della crisi causata dagli eventi sismici del 2016-17. Successivamente, la tesi si focalizza ad analizzare i singoli comuni oggetto della ricerca, sì da comprendere, così come analizzato a livello regionale nelle pagine precedenti, quanto e se il fenomeno sismico abbia causato o meno la crisi sistemica economica e sociale che la Regione Marche e le sue aree interne stanno vivendo. L’analisi che viene fatta rispecchia a livello metodologico e di struttura il tipo di indagine effettuata nelle pagine precedenti. Infine, l’ultima sezione di questa prima parte del lavoro è dedicata ai questionari e alle interviste effettuate a soggetti parte del tessuto imprenditoriale e socioculturale dei comuni coinvolti. Gli intenti che queste pagine si prefissano di raggiungere sono molteplici. Anzitutto, il primo scopo, è quello di avere una testimonianza diretta delle persone coinvolte dagli eventi sismici del 2016-17. A seguire, il secondo obiettivo, è quello di comprendere se la ‘fotografia’ socioeconomica effettuata dei comuni coinvolti squisitamente basata sui dati, combacia con la reale situazione vissuta dagli abitanti di questi luoghi. Infine, l’ultimo scopo di questa parte, è quella di comprendere le effettive problematiche sociali, economiche e soprattutto giuridiche più rilevanti che i residenti coinvolti vivono quotidianamente. Soprattutto questi risultati saranno alla base della seconda parte di questa tesi. La seconda parte di questo lavoro, infatti, dopo aver compreso le problematiche esposte dai singoli soggetti intervistati, analizza e offrire, sotto il profilo normativo, soluzioni concretamente replicabili e attuabili a livello legislativo in questi luoghi sì da consentire agli abitanti di queste terre di rimanere a vivere nella propria terra.
Il diritto a restare nella propria terra: finanziare il futuro per uno sviluppo sostenibile delle terre del doppio disastro.
ALLEGRANTI, IVAN
2024-06-27
Abstract
La ricerca «Il diritto a restare nella propria terra: finanziare il futuro per uno sviluppo sostenibile delle terre del doppio disastro», rientra nelle attività parte del programma POR MARCHE FSE 2014/2020 Progetto per assegni di ricerca Edizione Anno 20201 ed è suddiviso nell’arco temporale di tre anni2 . La ricerca si sviluppa in due macro-fasi. Anzitutto, è stata effettuata un’analisi economica-industriale3 e sociologica4 delle zone oggetto della ricerca ovverosia la regione Marche nel suo complesso, i comuni dell’alto maceratese ovverosia Camerino, Pieve Torina, Fiastra, Bolognola, Visso, Ussita, Castelsantangelo Sul Nera ed infine due comuni dell’ascolano: Arquata del Tronto e Comunanza. A completamento di questo percorso di ricerca, grazie allo studio del tessuto normativo emergenziale legato prima agli eventi sismici del 2016-2017 e successivamente agli pandemici del 2020, sono state delineate - tramite l’utilizzo della normativa nazionale, sovranazionale e delle best practices «importate» da centri di ricerca esterni quali la Louisiana State University5 , la Toyo University di Tokyo6 ed infine la Hochschule für Verwaltung und Finanzen di Ludwigsburg7 - delle direttrici di sviluppo economico-normativi utili per la ripresa dal doppio disastro delle imprese marchigiane colpite dai due eventi. Questo lavoro è diviso in due parti. La prima parte si focalizza sulla analisi socioeconomica sia della Regione Marche sia dei comuni oggetto di studio. Lo scopo della prima parte, infatti, è, da un lato, quella di ‘fotografare’ la regione oggetto di studio, dall’altro, invece, quella di comprendere le problematiche sociali ma anche giuridiche che attanagliano la popolazione marchigiana vittima degli eventi sismici del 2016-2017. La seconda parte, invece, mira a offrire soluzioni concrete, da un punto di vista giuridico, delle problematiche socioeconomiche emerse nella prima parte, offrendo così spunti per un progetto di ricostruzione che guardi alla sostenibilità ambientale, economica e giuridica. Entrando ora nel dettaglio della struttura della prima parte, il lavoro inizia con l’analisi del tessuto economico e sociale della Regione Marche analizzando, provincia per provincia, sia i settori industriali e lo sviluppo economico delle stesse sia il rispettivo andamento demografico. Il fine ultimo di questa parte si rinviene proprio nel voler comprendere come e se, a livello economico, la Regione Marche abbia o meno risentito della crisi causata dagli eventi sismici del 2016-17. Successivamente, la tesi si focalizza ad analizzare i singoli comuni oggetto della ricerca, sì da comprendere, così come analizzato a livello regionale nelle pagine precedenti, quanto e se il fenomeno sismico abbia causato o meno la crisi sistemica economica e sociale che la Regione Marche e le sue aree interne stanno vivendo. L’analisi che viene fatta rispecchia a livello metodologico e di struttura il tipo di indagine effettuata nelle pagine precedenti. Infine, l’ultima sezione di questa prima parte del lavoro è dedicata ai questionari e alle interviste effettuate a soggetti parte del tessuto imprenditoriale e socioculturale dei comuni coinvolti. Gli intenti che queste pagine si prefissano di raggiungere sono molteplici. Anzitutto, il primo scopo, è quello di avere una testimonianza diretta delle persone coinvolte dagli eventi sismici del 2016-17. A seguire, il secondo obiettivo, è quello di comprendere se la ‘fotografia’ socioeconomica effettuata dei comuni coinvolti squisitamente basata sui dati, combacia con la reale situazione vissuta dagli abitanti di questi luoghi. Infine, l’ultimo scopo di questa parte, è quella di comprendere le effettive problematiche sociali, economiche e soprattutto giuridiche più rilevanti che i residenti coinvolti vivono quotidianamente. Soprattutto questi risultati saranno alla base della seconda parte di questa tesi. La seconda parte di questo lavoro, infatti, dopo aver compreso le problematiche esposte dai singoli soggetti intervistati, analizza e offrire, sotto il profilo normativo, soluzioni concretamente replicabili e attuabili a livello legislativo in questi luoghi sì da consentire agli abitanti di queste terre di rimanere a vivere nella propria terra.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di dottorato IVAN ALLEGRANTI
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