Il contributo si sofferma sul trasferimento di calciatori fra società di Stati membri dell'Unione Europea e pone particolare attenzione alla spinosa questione dei giovani talenti sportivi che lasciano la squadra di provenienza, dove si sono formati, per cercare fortuna in altri club europei. L’affaire Barnard, che può essere considerato una piccola svolta per il futuro del calcio giovanile continentale, segna un revirement rispetto all’opzione «mercatista» inaugurata quindici anni fa dalla Corte di Giustizia in tema di liberalizzazione del mercato calcistico.
Giocatori «promessa» e libera circolazione dei calciatori professionisti: la Corte di giustizia europea riconosce un indennizzo per la formazione
SIOTTO Federico
2011-01-01
Abstract
Il contributo si sofferma sul trasferimento di calciatori fra società di Stati membri dell'Unione Europea e pone particolare attenzione alla spinosa questione dei giovani talenti sportivi che lasciano la squadra di provenienza, dove si sono formati, per cercare fortuna in altri club europei. L’affaire Barnard, che può essere considerato una piccola svolta per il futuro del calcio giovanile continentale, segna un revirement rispetto all’opzione «mercatista» inaugurata quindici anni fa dalla Corte di Giustizia in tema di liberalizzazione del mercato calcistico.File in questo prodotto:
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