Il contributo ripercorre i principali passaggi giudiziari che hanno condotto alla sentenza della Suprema Corte sulla nota vicenda dei tre lavoratori dello stabilimento Fiat Sata di Melfi, licenziati ingiustificatamente a seguito dell’aspro conflitto sindacale consumatosi nella notte tra il 6 e 7 luglio del 2010. Dopo un breve excursus storico sui motivi di contrasto inerenti alle condizioni di lavoro applicate in azienda, l’analisi si sofferma sui nessi giuridici che collegano i presupposti del licenziamento per giusta causa alla fattispecie della condotta antisindacale e al più ampio tema dei limiti all’esercizio del diritto di sciopero. La disamina affronta la relazione tra libera iniziativa economica e tipologia del conflitto soprattutto nell’ottica della natura del danno prodotto all’azienda (alla produzione o alla produttività).
Condotta antisindacale e licenziamenti in tronco illegittimi alla Fiat Sata di Melfi
SIOTTO Federico;
2013-01-01
Abstract
Il contributo ripercorre i principali passaggi giudiziari che hanno condotto alla sentenza della Suprema Corte sulla nota vicenda dei tre lavoratori dello stabilimento Fiat Sata di Melfi, licenziati ingiustificatamente a seguito dell’aspro conflitto sindacale consumatosi nella notte tra il 6 e 7 luglio del 2010. Dopo un breve excursus storico sui motivi di contrasto inerenti alle condizioni di lavoro applicate in azienda, l’analisi si sofferma sui nessi giuridici che collegano i presupposti del licenziamento per giusta causa alla fattispecie della condotta antisindacale e al più ampio tema dei limiti all’esercizio del diritto di sciopero. La disamina affronta la relazione tra libera iniziativa economica e tipologia del conflitto soprattutto nell’ottica della natura del danno prodotto all’azienda (alla produzione o alla produttività).File | Dimensione | Formato | |
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