Premesse e scopo dello studio. Le lenticchie (Lens culinaris) rappresentano una fonte molto importante di nutrienti quali proteine (23%), carboidrati prevalentemente complessi (51%), fibra alimentare (14%) e sali minerali, tra cui magnesio e fosforo; contengono inoltre numerose molecole bioattive come polifenoli (flavonoli, tannini), isoflavoni, fitosteroli, e saponine, queste ultime con azione ipocolesterolemizzante. Nei nostri laboratori sono state sviluppate metodiche analitiche altamente performanti per determinare il quantitativo di soiasaponine I e beta g presenti nelle varie cultivar di lenticchie, tramite analisi in HPLC-MS/MS (triplo quadrupolo) (1). Lo scopo di questo lavoro è stato quello di preparare degli estratti di lenticchie ricchi di soiasaponine e di testare l'azione ipocolesterolemica degli estratti in uno modello animale, valutando quantitativamente il contenuto degli acidi biliari espulsi con le feci. Tale studio è attualmente oggetto di una applicazione brevettuale. Materiali e Metodi. Gli acidi biliari (acido colico CA, acido chenodeossicolico CDCA, acido deossicolico DCA, acido litocolico LCA, acido ursodeossicolico UDCA), dopo estrazione dalle feci, sono stati analizzati in HPLC-MS/MS utilizzando una colonna Symmetry C18, 4.6 x 250 mm e una fase mobile A (acqua/acido formico 0.05%) ed una B (metanolo/acido formico 0.05%) con un metodo cromatografico a gradiente. Risultati. I risultati ottenuti mostrano che nei ratti ipercolesterolemici trattati con l'estratto vi è un significativo aumento dell’espulsione di acidi biliari rispetto ai ratti ipercolesterolemici trattati con il veicolo (acqua). Oltre a ciò, l'incremento degli acidi biliari fecali è significativo, nei ratti trattati con l'estratto, tra l'inizio e la fine del trattamento (9 settimane). Conclusioni. I risultati di questo studio dimostrano che le soiasaponine sono chiaramente efficaci nell’aumentare l'espulsione degli acidi biliari fecali, fornendo una spiegazione plausibile al meccanismo ipocolesterolemico ad oggi ancora non completamente chiarito. Un lavoro recentemente pubblicato conferma i nostri dati (2).

Lenticchie come fonte di nutraceutici ad azione ipocolesterolemizzante

G. Caprioli;C. Cifani;M. V. Micioni Di Bonaventura;S. Vittori;G. Sagratini
2015-01-01

Abstract

Premesse e scopo dello studio. Le lenticchie (Lens culinaris) rappresentano una fonte molto importante di nutrienti quali proteine (23%), carboidrati prevalentemente complessi (51%), fibra alimentare (14%) e sali minerali, tra cui magnesio e fosforo; contengono inoltre numerose molecole bioattive come polifenoli (flavonoli, tannini), isoflavoni, fitosteroli, e saponine, queste ultime con azione ipocolesterolemizzante. Nei nostri laboratori sono state sviluppate metodiche analitiche altamente performanti per determinare il quantitativo di soiasaponine I e beta g presenti nelle varie cultivar di lenticchie, tramite analisi in HPLC-MS/MS (triplo quadrupolo) (1). Lo scopo di questo lavoro è stato quello di preparare degli estratti di lenticchie ricchi di soiasaponine e di testare l'azione ipocolesterolemica degli estratti in uno modello animale, valutando quantitativamente il contenuto degli acidi biliari espulsi con le feci. Tale studio è attualmente oggetto di una applicazione brevettuale. Materiali e Metodi. Gli acidi biliari (acido colico CA, acido chenodeossicolico CDCA, acido deossicolico DCA, acido litocolico LCA, acido ursodeossicolico UDCA), dopo estrazione dalle feci, sono stati analizzati in HPLC-MS/MS utilizzando una colonna Symmetry C18, 4.6 x 250 mm e una fase mobile A (acqua/acido formico 0.05%) ed una B (metanolo/acido formico 0.05%) con un metodo cromatografico a gradiente. Risultati. I risultati ottenuti mostrano che nei ratti ipercolesterolemici trattati con l'estratto vi è un significativo aumento dell’espulsione di acidi biliari rispetto ai ratti ipercolesterolemici trattati con il veicolo (acqua). Oltre a ciò, l'incremento degli acidi biliari fecali è significativo, nei ratti trattati con l'estratto, tra l'inizio e la fine del trattamento (9 settimane). Conclusioni. I risultati di questo studio dimostrano che le soiasaponine sono chiaramente efficaci nell’aumentare l'espulsione degli acidi biliari fecali, fornendo una spiegazione plausibile al meccanismo ipocolesterolemico ad oggi ancora non completamente chiarito. Un lavoro recentemente pubblicato conferma i nostri dati (2).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/407125
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact