La tesi [...] ha per argomento l'analisi geomorfologica ed idraulica dei fenomeni di debris flows che caratterizzano il versante adriatico della dorsale dei monti Sibillini (Appennino centrale), ed e' stata effettuata attraverso l'applicazione di diverse metodologie di lavoro, partendo da un rilevamento geomorfologico di campagna dei fenomeni di debris flows che hanno caratterizzato e caratterizzano tale area. L'analisi e' stata poi condotta attraverso studi di dettaglio, corredati da monitoraggi effettuati sulle aree ove la ricerca storica e bibliografica ed i rilevamenti di campagna hanno evidenziano una maggiore propensione all'attivazione di fenomeni di trasporti di massa, soprattutto in corrispondenza della presenza di strutture ed infrastrutture antropiche. Sono state quindi dettagliatamente investigate le modalita' di sviluppo e la reologia dei movimenti ed e' stata elaborata una banca dati sui processi e sulle condizioni al contorno. Pertanto il lavoro e' stato svolto dapprima a piccola scala attraverso il censimento dei fenomeni legati al ''trasporto di massa'' presenti nell'area di studio, ognuno dei quali e' stato approfondito a scala pia'¹ grande- attraverso un approccio metodologico consequenziale e per steeps: indagini storiche e d'archivio, rilievo geomorfologico di dettaglio, ricostruzione ove possibile - dell'evoluzione del paesaggio anche in rapporto all'antropizzazione del territorio, analisi morfometriche ed idrauliche sui bacini montani sede dei processi di trasporto di massa, analisi sedimentologiche sui materiali coinvolti, stime volumetriche dei materiali amovibili ed elaborazione di cartografie, sezioni e schede informatizzate per la realizzazione di una banca dati continuamente aggiornabile. Analogamente sono state effettuate analisi spazio-temporali delle caratteristiche meteo-climatiche delle area di studio in modo da avere una precisa caratterizzazione termo-pluviometrica delle aree ove tali fenomeni di trasporto di massa si manifestano maggiormente: e' stato possibile quindi definire le condizioni favorevoli all'innesco di tali fenomeni in modo che plasmando il modello sull'intera scala di studio possano essere, successivamente, evidenziate le aree a maggior probabilita' di accadimento di fenomeni di trasporto di massa. La metodologia di studio utilizzata nel progetto di ricerca e' innovativa nel panorama scientifico, in quanto i fenomeni di debris flows sono sempre stati trattati da un punto di vista idraulico e meno da un punto di vista geologico-geomorfologico, tralasciando o non dando il giusto risalto a quelle caratteristiche geo-litologiche e morfologiche che invece molta importanza hanno nella comprensione dei meccanismi di innesco e nelle probabilita' che tali fenomeni si attivino.
I fenomeni di Debris Flows dell'Appennino Umbro-Marchigiano (versante Adriatico): caratterizzazione geomorfologico-idraulica, analisi della pericolosita' e GIS
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2009-01-01
Abstract
La tesi [...] ha per argomento l'analisi geomorfologica ed idraulica dei fenomeni di debris flows che caratterizzano il versante adriatico della dorsale dei monti Sibillini (Appennino centrale), ed e' stata effettuata attraverso l'applicazione di diverse metodologie di lavoro, partendo da un rilevamento geomorfologico di campagna dei fenomeni di debris flows che hanno caratterizzato e caratterizzano tale area. L'analisi e' stata poi condotta attraverso studi di dettaglio, corredati da monitoraggi effettuati sulle aree ove la ricerca storica e bibliografica ed i rilevamenti di campagna hanno evidenziano una maggiore propensione all'attivazione di fenomeni di trasporti di massa, soprattutto in corrispondenza della presenza di strutture ed infrastrutture antropiche. Sono state quindi dettagliatamente investigate le modalita' di sviluppo e la reologia dei movimenti ed e' stata elaborata una banca dati sui processi e sulle condizioni al contorno. Pertanto il lavoro e' stato svolto dapprima a piccola scala attraverso il censimento dei fenomeni legati al ''trasporto di massa'' presenti nell'area di studio, ognuno dei quali e' stato approfondito a scala pia'¹ grande- attraverso un approccio metodologico consequenziale e per steeps: indagini storiche e d'archivio, rilievo geomorfologico di dettaglio, ricostruzione ove possibile - dell'evoluzione del paesaggio anche in rapporto all'antropizzazione del territorio, analisi morfometriche ed idrauliche sui bacini montani sede dei processi di trasporto di massa, analisi sedimentologiche sui materiali coinvolti, stime volumetriche dei materiali amovibili ed elaborazione di cartografie, sezioni e schede informatizzate per la realizzazione di una banca dati continuamente aggiornabile. Analogamente sono state effettuate analisi spazio-temporali delle caratteristiche meteo-climatiche delle area di studio in modo da avere una precisa caratterizzazione termo-pluviometrica delle aree ove tali fenomeni di trasporto di massa si manifestano maggiormente: e' stato possibile quindi definire le condizioni favorevoli all'innesco di tali fenomeni in modo che plasmando il modello sull'intera scala di studio possano essere, successivamente, evidenziate le aree a maggior probabilita' di accadimento di fenomeni di trasporto di massa. La metodologia di studio utilizzata nel progetto di ricerca e' innovativa nel panorama scientifico, in quanto i fenomeni di debris flows sono sempre stati trattati da un punto di vista idraulico e meno da un punto di vista geologico-geomorfologico, tralasciando o non dando il giusto risalto a quelle caratteristiche geo-litologiche e morfologiche che invece molta importanza hanno nella comprensione dei meccanismi di innesco e nelle probabilita' che tali fenomeni si attivino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.