Il lavoro descritto in questa tesi riguarda il progetto formativo del mio periodo di stage presso l'Area Biblioteche dell'Universita'  di Camerino. Il catalogo bibliografico di Ateneo viene gestito tramite il software Aleph della societa'  ExLibris, la versione del software e' la 18.1, installata su un server Red Hat Linux. I moduli in cui il software si articola (Catalogazione/Copie, Acquisizione/Periodici, Circolazione, ILL) consentono agli operatori di gestire i vari flussi delle operazioni di gestione e le attivita' della biblioteca, mentre l'Opac Web offre all'utente del sistema bibliotecario strumenti diversificati di ricerca e servizi personalizzati attraverso un'interfaccia web. Sul server e' installato il web server Apache con il modulo PHP4. I dati anagrafici degli utenti e i dati riguardanti il materiale bibliografico sono contenuti in un database relazionale Oracle 10g. Le biblioteche al giorno d'oggi stanno affrontando diverse sfide riguardanti l'incremento esponenziale delle informazioni reperibili e l'incremento delle aspettative degli utenti che pretendono un accesso piu' veloce e piu' facile ai dati. Il sistema Aleph fornisce supporto e funzionalita' a molte biblioteche nel mondo per soddisfare queste richieste oggi e nel futuro. La struttura del sistema Aleph puo' essere personalizzata per andare incontro alle esigenze delle biblioteche cosi' da creare delle politiche di azione specifiche per ogni istituzione e delle procedure uniche. Aleph e' un sistema con le seguenti caratteristiche: Flessibile: le componenti sono personalizzabili per soddisfare le richieste di biblioteche e librerie di qualsiasi grandezza. Facile da usare: l'intuitivita'  delle interfacce grafiche e procedure user-friendly incrementano l'efficienza dello staff e rendono piu' piacevole l'esperienza dell'utente. Aperto: basato su un database Oracle, Aleph puo' funzionare su sistemi operativi differenti. Tutti i prodotti Ex Libris sono basati su standard industriali e sfruttano le tecnologie piu' avanzate per quanto riguarda la condivisione di risorse, la connettivita' e l'interazione con altri sistemi e database. Multilingua: gli utenti possono utilizzare il sistema con la lingua che preferiscono e le biblioteche possono aggiungere dei nuovi linguaggi per le loro interfacce. Sviluppi futuri: il sistema Aleph evolve continuamente per andare incontro ai cambiamenti che richiedono le biblioteche. Gli obiettivi del mio lavoro erano quello di rendere piu' facile e veloce il lavoro dello staff della biblioteca di Unicam sviluppando delle procedure da aggiungere alla GUI (Grapichal User Interface) di Aleph e quello di ampliare e migliorare i servizi offerti agli utenti attraverso l'Opac Web. Il primo intervento effettuato riguarda il modulo ''Catalogazione'' del sistema Aleph ed e' stato di particolare rilevanza per il personale della biblioteca. Questo modulo viene utilizzato per importare le informazioni bibliografiche da altri cataloghi nazionali ed internazionali. Le informazioni, organizzate in record formati da campi e sottocampi, vengono importate nella GUI, vengono modificate per rispecchiare gli standard di codifica del sistema Aleph e vengono poi memorizzate nel database. A tale scopo ho creato delle procedure per effettuare la correzione automatica dei record bibliografici importati e per fare cio' e' stato necessario creare inizialmente un elenco degli errori da correggere. E' stato poi creato il codice di correzione utilizzando delle operazioni messe a disposizione dal sistema. Una volta creato il file contenente il codice di correzione sono state apportate delle modifiche tecniche al sistema Aleph per includere la possibilita' di attivare queste operazioni di correzione dalla GUI. [...] La seconda parte del lavoro aveva come obiettivo l'ampliamento delle funzionalita' messe a disposizione dell'utente nell'Opac Web. In particolare e' stato inserito un collegamento tra Aleph e SFX. SFX e' il nome che e' stato dato ad un progetto pluriennale a piu' stadi, portato avanti dall'Universita'  di Gand in Belgio e di Los Alamos in USA, e che ha coinvolto un buon numero di partner commerciali. Lo scopo del progetto e' stato produrre un software (un "componente di servizio") che permetta ad una istituzione (diciamo una digital library o una hybrid library) di creare un ambiente informativo interconnesso, cioe' di stabilire link tra le varie risorse elettroniche (a pagamento o ad accesso libero) che costituiscono la sua collezione, indipendentemente dalle connessioni previste a priori da ogni risorsa. Cio' permette che un utente, effettuata una ricerca su una risorsa (detta origin) ed ottenuta una risposta, possa richiedere, per un certo record o citazione o entita' informativa bibliografica (che diventa la link-source), dei cosiddetti "servizi estesi", cioe' collegamenti rilevanti ad altre risorse della collezione (che saranno dette target). Attualmente, il nome SFX definisce l'implementazione proprietaria di Ex Libris, e SFX server e' il componente di servizio di Ex Libris. Questo componente di servizio non e' installato localmente presso le macchine dell'Universita'  di Camerino. Per comodita' e' stato deciso di sfruttare un server messo a disposizione dal Caspur (Consorzio interuniversitario per le applicazioni di supercalcolo per universita'  e ricerca) a Roma. Il Caspur gestisce i servizi di altre universita'  italiane come fanno il Cilea a Milano e il Cipe a Padova. SFX e' la soluzione scelta da oltre 1.500 istituzioni in tutto il mondo ed e' oggi la tecnologia di linking piu' utilizzata. Per tecnologia di linking si intende l'insieme di tutti gli strumenti a disposizione delle biblioteche per creare dei collegamenti tra materiale cartaceo e materiale digitale e per ampliare i tipi di ricerche. SFX fornisce strumenti per definire i legami fra le varie risorse informative, collegando ed integrando, all'interno di un sistema bibliotecario, tutti i possibili servizi attivi per ciascuna risorsa bibliografica. Questo software permette di effettuare ricerche avanzate nel catalogo bibliografico tramite titolo o citazioni per quanto riguarda il materiale bibliografico periodico, come riviste o inserti. SFX offre agli utenti link contestuali al full-text degli articoli e ad altre risorse definite dalla biblioteca, inclusi i link al materiale posseduto nell'Opac, ai servizi di document delivery di preferenza, a risorse e servizi disponibili via Web di interesse correlato e ad archivi locali. SFX e' una parte integrante dell'infrastruttura informativa della biblioteca, ed e' strettamente integrato oltre che con Aleph anche gli altri prodotti Ex Libris e con molte altre soluzioni per le biblioteche. L'integrazione attraverso plug-in con le differenti fonti informative, come ad esempio i cataloghi bibliografici, permette alle istituzioni di ottimizzare l'uso delle risorse locali minimizzando gli sforzi di configurazione e mantenimento. Il plug-in o add-on e' un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne le funzioni. La capacita'  di un software di supportare i plug-in e' generalmente un'ottima caratteristica, perche' rende possibile l'ampliamento e la personalizzazione delle funzioni da attivare in maniera semplice e veloce. Le proprieta' di linking di SFX possono essere incorporate all'interno di altri applicativi in uso presso la biblioteca, portali e soluzioni di document delivery, oltre che all'interno di altri applicativi a livello istituzionale, come ad esempio i sistemi per la didattica. Per gli utenti delle biblioteche, SFX rappresenta uno strumento rapido ed affidabile per accedere alle risorse attraverso l'utilizzo di diversi servizi e funzionalita' messi a disposizione. SFX permette infatti agli utenti di ottenere rapidamente le pubblicazione richieste, collegandole al testo integrale degli articoli cercati attraverso una vasta gamma di opzioni di delivery. Se il full-text non e' disponibile in formato elettronico, l'utente puo' collegarsi direttamente al record appropriato nel catalogo, controllare il posseduto cartaceo per richiedere le fotocopie, oppure collegarsi direttamente ad un modulo per la richiesta di document delivery o di prestito interbibliotecario. Altri servizi di SFX includono i link agli e-books, a servizi per la gestione delle bibliografie, la possibilita' di ricercare informazioni correlate in banche dati disponibili nel Web e la possibilita' di ricercare informazioni su brevetti. Vediamo ora i punti fondamentali del funzionamento di SFX. Questo procedimento si basa sul protocollo OpenURL, un protocollo per lo scambio di metadati finalizzato alla gestione di servizi di linking come SFX. Il processo avviene in tre tempi e attraverso tre passaggi consecutivi. 1. All'utente, in ogni record o citazione trovati con la sua ricerca di partenza, viene presentato il bottone SFX per servizi estesi. Dietro quel bottone c'e' una particolare URL, la OpenURL, che al momento del "click" verra' inviata al componente di servizio cioe' l'SFX server. 2. Cliccando il bottone SFX, si apre una nuova finestra con un elenco di servizi, cioe' di link, potenzialmente rilevanti per la citazione di partenza, ognuno con un proprio bottoncino cliccabile per l'attivazione. Attivando il bottone SFX si realizza dunque l'invio della OpenURL all'SFX server. Ad esso la OpenURL porta come parametri i metadati della link-source, utilizzando i quali l'SFX server puo' attuare il processo di verifica concettuale o valutazione SFX (cioe' il confronto con la base SFX) e selezionare i servizi possibili, cioe' una serie di link potenziali, attivabili singolarmente cliccando l'apposito bottoncino. 3. Cliccando uno dei servizi proposti, si apre una terza finestra con l'effettivo collegamento all'interno della risorsa selezionata. [...] Gli utenti possono accedere ai servizi SFX da svariati tipi di risorse bibliotecarie, tutte configurabili dalla biblioteca. Tali risorse includono le banche dati bibliografiche o di citazioni, periodici elettronici, tesi e dissertazioni in formato elettronico, archivi digitali locali e, come nel nostro caso, l'Opac Web del sistema. Un altro servizio correlato a SFX e' il Citation linker che permette agli utenti di individuare rapidamente articoli specifici in base al titolo della rivista, all'anno, volume e al fascicolo di pubblicazione. Una volta individuato l'articolo tutti i servizi di SFX rilevanti per esso sono disponibili e possono essere acceduti. SFX e' infine uno strumento particolarmente utile per il personale della biblioteca. Esso offre infatti un set completo di strumenti con i quali localizzare e personalizzare facilmente l'accesso alle risorse, mantenerle aggiornate e monitorarne l'accesso. In particolare SFX offre strumenti automatizzati per il caricamento delle risorse locali che semplificano le attivita' amministrative quali ad esempio la localizzazione dei dati. I servizi di questo software della Ex Libris permettono di ottenere dei rapporti in tempo reale sull'utilizzo delle risorse. Un ampio pacchetto di report fornisce infatti una visione in tempo reale dei pattern e trend di utilizzo, dell'uso dei dati per sorgente, delle riviste richieste per le quali non e' disponibile il full-text e delle riviste disponibili ma mai utilizzate dagli utenti. L'esecuzione dei report puo' essere programmata in modo automatico e successivamente i risultati possono essere inviati automaticamente per e-mail al fine di ridurre il tempo e le energie dedicati all'amministrazione. Per inserire tutte queste funzionalita' nel catalogo web di ateneo ho creato uno script per inviare le informazioni dall'Opac Web a SFX attraverso una funzione di sistema di Aleph. Ho poi inserito il link a SFX nella schermata di visualizzazione completa del record ricercato nel catalogo utilizzando l'icona di SFX presente nel server. Cliccando quest'icona si apre una nuova finestra che offre all'utente tutte le funzionalita'  descritte in precedenza riguardanti il record selezionato. Il collegamento e' stato inserito anche nella parte superiore della schermata in modo testuale, senza l'utilizzo di icone, insieme alle altre funzioni di gestione del record gia'  offerte nell'Opac Web. [...] Il terzo lavoro riguarda sempre l'Opac Web e i servizi offerti agli utenti. L'obiettivo e' quello di ampliare le informazioni visualizzate al momento della restituzione a video dei risultati di una ricerca all'interno del catalogo web di Ateneo sfruttando Google Books. Google Ricerca libri e' l'interfaccia in italiano di Google Book Search, lo strumento sviluppato da Google per permettere la ricerca nel testo di libri digitalizzati oppure in commercio. Nel caso in cui il volume digitalizzato non sia protetto da copyright, Google permette di consultarlo integralmente e di scaricarlo in formato PDF. Altrimenti, a seconda dell'accordo stipulato con l'editore che detiene i diritti per lo sfruttamento dell'opera,consente di visualizzare piccole porzioni del testo (snippet), intere pagine (copertina, indice ecc.) oppure solo di effettuare ricerche nei dati identificativi. Google Books nasce, con il nome di Google Print, nel 2004, e viene presentato al pubblico la prima volta alla Buchmesse, la fiera mondiale del libro di Francoforte. Tra i primi editori che stipulano accordi commerciali con Google si trovano Blackwell, Cambridge University Press, the University of Chicago Press, Houghton Mifflin, Hyperion, McGraw-Hill, Oxford University Press, Pearson, Penguin, Perseus, Princeton University Press, Springer, Taylor & Francis, Thomson Delmar e Warner Books. A dicembre 2004 Google annuncia l'iniziativa Google Print Library Project, che prevede l'accordo con numerose biblioteche pubbliche e universitarie di alto livello per la digitalizzazione di circa 15 milioni di volumi e la loro messa a disposizione nell'interfaccia di ricerca nell'arco di un decennio. L'annuncio suscita le reazioni delle associazioni degli editori e degli autori, dato che il processo di digitalizzazione coinvolgera' anche opere coperte dal diritto d'autore. Nell'edizione della Buchmesse del 2005 viene presentata l'interfaccia di Google Print nelle principali lingue europee. A novembre del 2005 Google Print cambia nome in Google Book Search. A Marzo 2007 Google possedeva gia' oltre un milioni di libri digitalizzati, il New York Times ne aveva stimato il valore di mercato approssimativamente intorno ai cinque milioni di dollari. Il 28 Ottobre 2008 Google dichiaro' che i volumi ricercabili attraverso il servizio Google Search erano sette milioni, dei quali un milione di volumi era disponibile in full-view grazie agli accordi stipulati tra Google e gli autori. Oggi sono oltre dieci milioni i volumi consultabili attraverso Google Books. Alla fine del 2006 Microsoft fece partire un progetto simile per entrare in competizione con Google ma il progetto fu abbandonato nel Maggio del 2008. Creando un account Google e' possibile creare una libreria personale aggiungendo agli scaffali virtuali i libri di interesse. E' possibile inoltre scrivere delle recensioni e valutare i libri offrendo informazioni aggiuntive agli altri membri della community di Google. Nell'Opac Web e' stato inserito il collegamento a questi servizi di Google. In particolare il mio lavoro si e' concentrato nell'inserimento delle cover come informazione aggiuntiva ai risultati della ricerca effettuata nel catalogo web di Ateneo. Queste cover forniscono un'anteprima visiva del libro in modo da rendere piu' veloce la ricerca del materiale nel catalogo e sono anche dei collegamenti diretti al libro su Google e a tutte le funzionalita'  descritte in precedenza. [...] Le attivita' svolte hanno permesso un'evoluzione del sistema informatico del catalogo bibliografico di Ateneo e un adattamento agli standard di altri cataloghi nazionali. Il lavoro di back-office della creazione di procedure di correzione dei dati importati da cataloghi esterni e' risultato particolarmente funzionale per il personale della biblioteca. Per quanto riguarda i lavori sull'Opac Web ho inserito il collegamento con il software SFX e ampliato i risultati della ricerca nel catalogo inserendo il collegamento a Google Books.

PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI NUOVI SERVIZI PER IL CATALOGO BIBLIOGRAFICO WEB DI ATENEO

BENEDETTI, RICCARDO
2010-01-01

Abstract

Il lavoro descritto in questa tesi riguarda il progetto formativo del mio periodo di stage presso l'Area Biblioteche dell'Universita'  di Camerino. Il catalogo bibliografico di Ateneo viene gestito tramite il software Aleph della societa'  ExLibris, la versione del software e' la 18.1, installata su un server Red Hat Linux. I moduli in cui il software si articola (Catalogazione/Copie, Acquisizione/Periodici, Circolazione, ILL) consentono agli operatori di gestire i vari flussi delle operazioni di gestione e le attivita' della biblioteca, mentre l'Opac Web offre all'utente del sistema bibliotecario strumenti diversificati di ricerca e servizi personalizzati attraverso un'interfaccia web. Sul server e' installato il web server Apache con il modulo PHP4. I dati anagrafici degli utenti e i dati riguardanti il materiale bibliografico sono contenuti in un database relazionale Oracle 10g. Le biblioteche al giorno d'oggi stanno affrontando diverse sfide riguardanti l'incremento esponenziale delle informazioni reperibili e l'incremento delle aspettative degli utenti che pretendono un accesso piu' veloce e piu' facile ai dati. Il sistema Aleph fornisce supporto e funzionalita' a molte biblioteche nel mondo per soddisfare queste richieste oggi e nel futuro. La struttura del sistema Aleph puo' essere personalizzata per andare incontro alle esigenze delle biblioteche cosi' da creare delle politiche di azione specifiche per ogni istituzione e delle procedure uniche. Aleph e' un sistema con le seguenti caratteristiche: Flessibile: le componenti sono personalizzabili per soddisfare le richieste di biblioteche e librerie di qualsiasi grandezza. Facile da usare: l'intuitivita'  delle interfacce grafiche e procedure user-friendly incrementano l'efficienza dello staff e rendono piu' piacevole l'esperienza dell'utente. Aperto: basato su un database Oracle, Aleph puo' funzionare su sistemi operativi differenti. Tutti i prodotti Ex Libris sono basati su standard industriali e sfruttano le tecnologie piu' avanzate per quanto riguarda la condivisione di risorse, la connettivita' e l'interazione con altri sistemi e database. Multilingua: gli utenti possono utilizzare il sistema con la lingua che preferiscono e le biblioteche possono aggiungere dei nuovi linguaggi per le loro interfacce. Sviluppi futuri: il sistema Aleph evolve continuamente per andare incontro ai cambiamenti che richiedono le biblioteche. Gli obiettivi del mio lavoro erano quello di rendere piu' facile e veloce il lavoro dello staff della biblioteca di Unicam sviluppando delle procedure da aggiungere alla GUI (Grapichal User Interface) di Aleph e quello di ampliare e migliorare i servizi offerti agli utenti attraverso l'Opac Web. Il primo intervento effettuato riguarda il modulo ''Catalogazione'' del sistema Aleph ed e' stato di particolare rilevanza per il personale della biblioteca. Questo modulo viene utilizzato per importare le informazioni bibliografiche da altri cataloghi nazionali ed internazionali. Le informazioni, organizzate in record formati da campi e sottocampi, vengono importate nella GUI, vengono modificate per rispecchiare gli standard di codifica del sistema Aleph e vengono poi memorizzate nel database. A tale scopo ho creato delle procedure per effettuare la correzione automatica dei record bibliografici importati e per fare cio' e' stato necessario creare inizialmente un elenco degli errori da correggere. E' stato poi creato il codice di correzione utilizzando delle operazioni messe a disposizione dal sistema. Una volta creato il file contenente il codice di correzione sono state apportate delle modifiche tecniche al sistema Aleph per includere la possibilita' di attivare queste operazioni di correzione dalla GUI. [...] La seconda parte del lavoro aveva come obiettivo l'ampliamento delle funzionalita' messe a disposizione dell'utente nell'Opac Web. In particolare e' stato inserito un collegamento tra Aleph e SFX. SFX e' il nome che e' stato dato ad un progetto pluriennale a piu' stadi, portato avanti dall'Universita'  di Gand in Belgio e di Los Alamos in USA, e che ha coinvolto un buon numero di partner commerciali. Lo scopo del progetto e' stato produrre un software (un "componente di servizio") che permetta ad una istituzione (diciamo una digital library o una hybrid library) di creare un ambiente informativo interconnesso, cioe' di stabilire link tra le varie risorse elettroniche (a pagamento o ad accesso libero) che costituiscono la sua collezione, indipendentemente dalle connessioni previste a priori da ogni risorsa. Cio' permette che un utente, effettuata una ricerca su una risorsa (detta origin) ed ottenuta una risposta, possa richiedere, per un certo record o citazione o entita' informativa bibliografica (che diventa la link-source), dei cosiddetti "servizi estesi", cioe' collegamenti rilevanti ad altre risorse della collezione (che saranno dette target). Attualmente, il nome SFX definisce l'implementazione proprietaria di Ex Libris, e SFX server e' il componente di servizio di Ex Libris. Questo componente di servizio non e' installato localmente presso le macchine dell'Universita'  di Camerino. Per comodita' e' stato deciso di sfruttare un server messo a disposizione dal Caspur (Consorzio interuniversitario per le applicazioni di supercalcolo per universita'  e ricerca) a Roma. Il Caspur gestisce i servizi di altre universita'  italiane come fanno il Cilea a Milano e il Cipe a Padova. SFX e' la soluzione scelta da oltre 1.500 istituzioni in tutto il mondo ed e' oggi la tecnologia di linking piu' utilizzata. Per tecnologia di linking si intende l'insieme di tutti gli strumenti a disposizione delle biblioteche per creare dei collegamenti tra materiale cartaceo e materiale digitale e per ampliare i tipi di ricerche. SFX fornisce strumenti per definire i legami fra le varie risorse informative, collegando ed integrando, all'interno di un sistema bibliotecario, tutti i possibili servizi attivi per ciascuna risorsa bibliografica. Questo software permette di effettuare ricerche avanzate nel catalogo bibliografico tramite titolo o citazioni per quanto riguarda il materiale bibliografico periodico, come riviste o inserti. SFX offre agli utenti link contestuali al full-text degli articoli e ad altre risorse definite dalla biblioteca, inclusi i link al materiale posseduto nell'Opac, ai servizi di document delivery di preferenza, a risorse e servizi disponibili via Web di interesse correlato e ad archivi locali. SFX e' una parte integrante dell'infrastruttura informativa della biblioteca, ed e' strettamente integrato oltre che con Aleph anche gli altri prodotti Ex Libris e con molte altre soluzioni per le biblioteche. L'integrazione attraverso plug-in con le differenti fonti informative, come ad esempio i cataloghi bibliografici, permette alle istituzioni di ottimizzare l'uso delle risorse locali minimizzando gli sforzi di configurazione e mantenimento. Il plug-in o add-on e' un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne le funzioni. La capacita'  di un software di supportare i plug-in e' generalmente un'ottima caratteristica, perche' rende possibile l'ampliamento e la personalizzazione delle funzioni da attivare in maniera semplice e veloce. Le proprieta' di linking di SFX possono essere incorporate all'interno di altri applicativi in uso presso la biblioteca, portali e soluzioni di document delivery, oltre che all'interno di altri applicativi a livello istituzionale, come ad esempio i sistemi per la didattica. Per gli utenti delle biblioteche, SFX rappresenta uno strumento rapido ed affidabile per accedere alle risorse attraverso l'utilizzo di diversi servizi e funzionalita' messi a disposizione. SFX permette infatti agli utenti di ottenere rapidamente le pubblicazione richieste, collegandole al testo integrale degli articoli cercati attraverso una vasta gamma di opzioni di delivery. Se il full-text non e' disponibile in formato elettronico, l'utente puo' collegarsi direttamente al record appropriato nel catalogo, controllare il posseduto cartaceo per richiedere le fotocopie, oppure collegarsi direttamente ad un modulo per la richiesta di document delivery o di prestito interbibliotecario. Altri servizi di SFX includono i link agli e-books, a servizi per la gestione delle bibliografie, la possibilita' di ricercare informazioni correlate in banche dati disponibili nel Web e la possibilita' di ricercare informazioni su brevetti. Vediamo ora i punti fondamentali del funzionamento di SFX. Questo procedimento si basa sul protocollo OpenURL, un protocollo per lo scambio di metadati finalizzato alla gestione di servizi di linking come SFX. Il processo avviene in tre tempi e attraverso tre passaggi consecutivi. 1. All'utente, in ogni record o citazione trovati con la sua ricerca di partenza, viene presentato il bottone SFX per servizi estesi. Dietro quel bottone c'e' una particolare URL, la OpenURL, che al momento del "click" verra' inviata al componente di servizio cioe' l'SFX server. 2. Cliccando il bottone SFX, si apre una nuova finestra con un elenco di servizi, cioe' di link, potenzialmente rilevanti per la citazione di partenza, ognuno con un proprio bottoncino cliccabile per l'attivazione. Attivando il bottone SFX si realizza dunque l'invio della OpenURL all'SFX server. Ad esso la OpenURL porta come parametri i metadati della link-source, utilizzando i quali l'SFX server puo' attuare il processo di verifica concettuale o valutazione SFX (cioe' il confronto con la base SFX) e selezionare i servizi possibili, cioe' una serie di link potenziali, attivabili singolarmente cliccando l'apposito bottoncino. 3. Cliccando uno dei servizi proposti, si apre una terza finestra con l'effettivo collegamento all'interno della risorsa selezionata. [...] Gli utenti possono accedere ai servizi SFX da svariati tipi di risorse bibliotecarie, tutte configurabili dalla biblioteca. Tali risorse includono le banche dati bibliografiche o di citazioni, periodici elettronici, tesi e dissertazioni in formato elettronico, archivi digitali locali e, come nel nostro caso, l'Opac Web del sistema. Un altro servizio correlato a SFX e' il Citation linker che permette agli utenti di individuare rapidamente articoli specifici in base al titolo della rivista, all'anno, volume e al fascicolo di pubblicazione. Una volta individuato l'articolo tutti i servizi di SFX rilevanti per esso sono disponibili e possono essere acceduti. SFX e' infine uno strumento particolarmente utile per il personale della biblioteca. Esso offre infatti un set completo di strumenti con i quali localizzare e personalizzare facilmente l'accesso alle risorse, mantenerle aggiornate e monitorarne l'accesso. In particolare SFX offre strumenti automatizzati per il caricamento delle risorse locali che semplificano le attivita' amministrative quali ad esempio la localizzazione dei dati. I servizi di questo software della Ex Libris permettono di ottenere dei rapporti in tempo reale sull'utilizzo delle risorse. Un ampio pacchetto di report fornisce infatti una visione in tempo reale dei pattern e trend di utilizzo, dell'uso dei dati per sorgente, delle riviste richieste per le quali non e' disponibile il full-text e delle riviste disponibili ma mai utilizzate dagli utenti. L'esecuzione dei report puo' essere programmata in modo automatico e successivamente i risultati possono essere inviati automaticamente per e-mail al fine di ridurre il tempo e le energie dedicati all'amministrazione. Per inserire tutte queste funzionalita' nel catalogo web di ateneo ho creato uno script per inviare le informazioni dall'Opac Web a SFX attraverso una funzione di sistema di Aleph. Ho poi inserito il link a SFX nella schermata di visualizzazione completa del record ricercato nel catalogo utilizzando l'icona di SFX presente nel server. Cliccando quest'icona si apre una nuova finestra che offre all'utente tutte le funzionalita'  descritte in precedenza riguardanti il record selezionato. Il collegamento e' stato inserito anche nella parte superiore della schermata in modo testuale, senza l'utilizzo di icone, insieme alle altre funzioni di gestione del record gia'  offerte nell'Opac Web. [...] Il terzo lavoro riguarda sempre l'Opac Web e i servizi offerti agli utenti. L'obiettivo e' quello di ampliare le informazioni visualizzate al momento della restituzione a video dei risultati di una ricerca all'interno del catalogo web di Ateneo sfruttando Google Books. Google Ricerca libri e' l'interfaccia in italiano di Google Book Search, lo strumento sviluppato da Google per permettere la ricerca nel testo di libri digitalizzati oppure in commercio. Nel caso in cui il volume digitalizzato non sia protetto da copyright, Google permette di consultarlo integralmente e di scaricarlo in formato PDF. Altrimenti, a seconda dell'accordo stipulato con l'editore che detiene i diritti per lo sfruttamento dell'opera,consente di visualizzare piccole porzioni del testo (snippet), intere pagine (copertina, indice ecc.) oppure solo di effettuare ricerche nei dati identificativi. Google Books nasce, con il nome di Google Print, nel 2004, e viene presentato al pubblico la prima volta alla Buchmesse, la fiera mondiale del libro di Francoforte. Tra i primi editori che stipulano accordi commerciali con Google si trovano Blackwell, Cambridge University Press, the University of Chicago Press, Houghton Mifflin, Hyperion, McGraw-Hill, Oxford University Press, Pearson, Penguin, Perseus, Princeton University Press, Springer, Taylor & Francis, Thomson Delmar e Warner Books. A dicembre 2004 Google annuncia l'iniziativa Google Print Library Project, che prevede l'accordo con numerose biblioteche pubbliche e universitarie di alto livello per la digitalizzazione di circa 15 milioni di volumi e la loro messa a disposizione nell'interfaccia di ricerca nell'arco di un decennio. L'annuncio suscita le reazioni delle associazioni degli editori e degli autori, dato che il processo di digitalizzazione coinvolgera' anche opere coperte dal diritto d'autore. Nell'edizione della Buchmesse del 2005 viene presentata l'interfaccia di Google Print nelle principali lingue europee. A novembre del 2005 Google Print cambia nome in Google Book Search. A Marzo 2007 Google possedeva gia' oltre un milioni di libri digitalizzati, il New York Times ne aveva stimato il valore di mercato approssimativamente intorno ai cinque milioni di dollari. Il 28 Ottobre 2008 Google dichiaro' che i volumi ricercabili attraverso il servizio Google Search erano sette milioni, dei quali un milione di volumi era disponibile in full-view grazie agli accordi stipulati tra Google e gli autori. Oggi sono oltre dieci milioni i volumi consultabili attraverso Google Books. Alla fine del 2006 Microsoft fece partire un progetto simile per entrare in competizione con Google ma il progetto fu abbandonato nel Maggio del 2008. Creando un account Google e' possibile creare una libreria personale aggiungendo agli scaffali virtuali i libri di interesse. E' possibile inoltre scrivere delle recensioni e valutare i libri offrendo informazioni aggiuntive agli altri membri della community di Google. Nell'Opac Web e' stato inserito il collegamento a questi servizi di Google. In particolare il mio lavoro si e' concentrato nell'inserimento delle cover come informazione aggiuntiva ai risultati della ricerca effettuata nel catalogo web di Ateneo. Queste cover forniscono un'anteprima visiva del libro in modo da rendere piu' veloce la ricerca del materiale nel catalogo e sono anche dei collegamenti diretti al libro su Google e a tutte le funzionalita'  descritte in precedenza. [...] Le attivita' svolte hanno permesso un'evoluzione del sistema informatico del catalogo bibliografico di Ateneo e un adattamento agli standard di altri cataloghi nazionali. Il lavoro di back-office della creazione di procedure di correzione dei dati importati da cataloghi esterni e' risultato particolarmente funzionale per il personale della biblioteca. Per quanto riguarda i lavori sull'Opac Web ho inserito il collegamento con il software SFX e ampliato i risultati della ricerca nel catalogo inserendo il collegamento a Google Books.
2010
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