Questo articolo di revisione offre una sintesi aggiornata del lavoro fatto su un argomento di crescente impatto sociale, medico e scientifico quale il gioco d’azzardo patologico (GAP). Anche se il GAP è classificato come un disordine del controllo degli impulsi nel DSM IV, il comportamento di gioco d’azzardo patologico è stato recentemente riconcettualizzato ed è ora considerato una vera e propria dipendenza comportamentale perché presenta notevoli affinità con i disordini di dipendenza da sostanze. Questa ricategorizzazione del problema ha fortemente contribuito a una migliore comprensione dei meccanismi che sono alla base della sua eziologia e mantenimento. In questo articolo sono prima rivisitati l’impatto sociale e gli aspetti epidemiologici del GAP con particolare riferimento alla situazione italiana. Poi, gli aspetti comportamentali caratteristici del disturbo come l’elevata impulsività, i deficit nella capacità di prendere decisioni associate a rischio e la tendenza al comportamento compulsivo sono descritti e discussi nell’ambito di una dettagliata presentazione dei modelli clinici e preclinici comunemente utilizzati nello studio del disordine. Inoltre, sono raccolte le più significative evidenze sperimentali che fanno luce sui meccanismi neurobiologici che regolano il GAP in termini di alterata funzionalità cerebrale ed attività neurotrasmettitoriale. La descrizione del fenomeno è completata da un’attenta rivisitazione degli agenti farmacologici sperimentati finora nel trattamento di questa patologia.

La Neurobiologia del gioco d’azzardo patologico

BRUNORI, Gloria;CIPPITELLI, Andrea;CICCOCIOPPO, Roberto
2013-01-01

Abstract

Questo articolo di revisione offre una sintesi aggiornata del lavoro fatto su un argomento di crescente impatto sociale, medico e scientifico quale il gioco d’azzardo patologico (GAP). Anche se il GAP è classificato come un disordine del controllo degli impulsi nel DSM IV, il comportamento di gioco d’azzardo patologico è stato recentemente riconcettualizzato ed è ora considerato una vera e propria dipendenza comportamentale perché presenta notevoli affinità con i disordini di dipendenza da sostanze. Questa ricategorizzazione del problema ha fortemente contribuito a una migliore comprensione dei meccanismi che sono alla base della sua eziologia e mantenimento. In questo articolo sono prima rivisitati l’impatto sociale e gli aspetti epidemiologici del GAP con particolare riferimento alla situazione italiana. Poi, gli aspetti comportamentali caratteristici del disturbo come l’elevata impulsività, i deficit nella capacità di prendere decisioni associate a rischio e la tendenza al comportamento compulsivo sono descritti e discussi nell’ambito di una dettagliata presentazione dei modelli clinici e preclinici comunemente utilizzati nello studio del disordine. Inoltre, sono raccolte le più significative evidenze sperimentali che fanno luce sui meccanismi neurobiologici che regolano il GAP in termini di alterata funzionalità cerebrale ed attività neurotrasmettitoriale. La descrizione del fenomeno è completata da un’attenta rivisitazione degli agenti farmacologici sperimentati finora nel trattamento di questa patologia.
2013
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