Il sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi (RASFF) nel corso della sua attività trentennale ha dimostrato di essere un utile strumento che contribuisce al mantenimento di un elevato standard di sicurezza alimentare nell’Unione Europea. La sfida che il RASFF non può non affrontare e vincere se vuole mantenere il suo livello di efficienza e di efficacia nel futuro è quella di svolgere un ruolo sempre più attivo sul proscenio internazionale sia a livello di formazione, sia a livello operativo di sistema. La globalizzazione delle relazioni e degli scambi commerciali a livello mondiale, infatti, determina la necessità di affrontare e risolvere i problemi di sicurezza alimentare verificatisi nel mercato dell’Unione Europea in una prospettiva internazionale. In tale contesto il futuro del RASFF non può non essere quello di confrontarsi in maniera sempre meno episodica e sempre più strutturale con altri sistemi di circolazione di informazioni relative a rischi dovuti ad alimenti o a mangimi che operano al di fuori dei confini dell’Unione Europea, siano essi organizzati a livello nazionale, sovrannazionale o mondiale. La Commissione, consapevole di tale necessità, ha creato nel 2009 RASFF Windows, una nuova piattaforma on line che ha consentito a più di 60 paesi non membri del sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi di consultare le notifiche RASFF che direttamente li riguardavano; inoltre ha coordinato seminari aperti alla partecipazione di paesi terzi nell’ambito del programma “Migliorare la formazione per rendere sicuri gli alimenti” ed ha promosso e sostenuto finanziariamente un progetto pilota volto ad istituire un sistema regionale di allarme rapido per prodotti alimentari tra Tailandia, Vietnam, Filippine e Birmania. Di grande importanza, in particolare, è stabilizzare la collaborazione tra RASFF e INFOSAN (acronimo di International Food Safety Authorities Network), organizzazione nata nel 2004 e gestita congiuntamente dalla FAO e dall’OMS con lo scopo di incoraggiare gli scambi di informazione sulla sicurezza sanitaria degli alimenti e di migliorare la collaborazione tra le Autorità di sicurezza sanitaria degli alimenti a livello nazionale ed internazionale. Attualmente fanno parte di INFOSAN circa 160 Stati membri i quali hanno provveduto a designare uno o più punti focali INFOSAN e un solo punto di contatto INFOSAN Emergency “ramo”, quest’ultimo, di INFOSAN che facilita la valutazione e la gestione di situazioni collegate alla sicurezza alimentare degli alimenti, in particolare la contaminazione degli alimenti e le malattie di origine alimentare che hanno una implicazione internazionale e necessitano di misure conseguenti. L’ottima prova fornita dalla collaborazione istauratasi tra RASFF, paesi terzi, reti regionali e INFOSAN in occasione della recente crisi alimentare (2008), scoppiata a livello mondiale, derivante dalla scoperta di melanina in alcune partite di latte e di alimenti per lattanti in Cina, fa ben sperare per la realizzazione di un sempre più efficace sistema di circolazione rapida, su scala mondiale, di informazioni sui rischi dovuti ad alimenti o mangimi, e sulle iniziative messe in campo per fronteggiarli.
Il sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi
PETRELLI, Luca
2010-01-01
Abstract
Il sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi (RASFF) nel corso della sua attività trentennale ha dimostrato di essere un utile strumento che contribuisce al mantenimento di un elevato standard di sicurezza alimentare nell’Unione Europea. La sfida che il RASFF non può non affrontare e vincere se vuole mantenere il suo livello di efficienza e di efficacia nel futuro è quella di svolgere un ruolo sempre più attivo sul proscenio internazionale sia a livello di formazione, sia a livello operativo di sistema. La globalizzazione delle relazioni e degli scambi commerciali a livello mondiale, infatti, determina la necessità di affrontare e risolvere i problemi di sicurezza alimentare verificatisi nel mercato dell’Unione Europea in una prospettiva internazionale. In tale contesto il futuro del RASFF non può non essere quello di confrontarsi in maniera sempre meno episodica e sempre più strutturale con altri sistemi di circolazione di informazioni relative a rischi dovuti ad alimenti o a mangimi che operano al di fuori dei confini dell’Unione Europea, siano essi organizzati a livello nazionale, sovrannazionale o mondiale. La Commissione, consapevole di tale necessità, ha creato nel 2009 RASFF Windows, una nuova piattaforma on line che ha consentito a più di 60 paesi non membri del sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi di consultare le notifiche RASFF che direttamente li riguardavano; inoltre ha coordinato seminari aperti alla partecipazione di paesi terzi nell’ambito del programma “Migliorare la formazione per rendere sicuri gli alimenti” ed ha promosso e sostenuto finanziariamente un progetto pilota volto ad istituire un sistema regionale di allarme rapido per prodotti alimentari tra Tailandia, Vietnam, Filippine e Birmania. Di grande importanza, in particolare, è stabilizzare la collaborazione tra RASFF e INFOSAN (acronimo di International Food Safety Authorities Network), organizzazione nata nel 2004 e gestita congiuntamente dalla FAO e dall’OMS con lo scopo di incoraggiare gli scambi di informazione sulla sicurezza sanitaria degli alimenti e di migliorare la collaborazione tra le Autorità di sicurezza sanitaria degli alimenti a livello nazionale ed internazionale. Attualmente fanno parte di INFOSAN circa 160 Stati membri i quali hanno provveduto a designare uno o più punti focali INFOSAN e un solo punto di contatto INFOSAN Emergency “ramo”, quest’ultimo, di INFOSAN che facilita la valutazione e la gestione di situazioni collegate alla sicurezza alimentare degli alimenti, in particolare la contaminazione degli alimenti e le malattie di origine alimentare che hanno una implicazione internazionale e necessitano di misure conseguenti. L’ottima prova fornita dalla collaborazione istauratasi tra RASFF, paesi terzi, reti regionali e INFOSAN in occasione della recente crisi alimentare (2008), scoppiata a livello mondiale, derivante dalla scoperta di melanina in alcune partite di latte e di alimenti per lattanti in Cina, fa ben sperare per la realizzazione di un sempre più efficace sistema di circolazione rapida, su scala mondiale, di informazioni sui rischi dovuti ad alimenti o mangimi, e sulle iniziative messe in campo per fronteggiarli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.