Le malattie causate dai batteri del genere Clostridium rappre- sentano una sfida sanitaria per ovini e caprini, con impatti sul benessere animale e sulla produttività. Questi batteri, anaerobi e Gram-positivi, producono tossine letali responsa- bili di patologie come enterotossiemia, dissenteria neonatale, tetano, botulismo, edema maligno, gangrene gassose ed epatite necrotica. Clostridium perfringens è la specie più rilevante, classificata in cinque tossinotipi (A-E) in base alle tossine prodotte, tra cui alfa, beta, epsilon e iota, che causano dan- ni vascolari, necrosi e alterazioni neurologiche. Le infezioni si manifestano con sintomi variabili, da diarrea emorragica a sintomi neurologici gravi, fino alla morte improvvisa. La diagnosi si basa su sintomi clinici, esami di laboratorio (PCR per identificare i geni tossinici) e necroscopia. Il trattamento prevede antibiotici, antitossine, fluidoterapia, ripristino della flora intestinale e controllo del dolore. La prevenzione si ba- sa sulla vaccinazione, la gestione alimentare equilibrata e il miglioramento delle condizioni igieniche negli allevamenti. Le clostridiosi rappresentano un problema sanitario rilevante, e la ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull’ottimizzazione dei vaccini e sull’identificazione di nuovi bersagli terapeutici per migliorare la salute e il benessere degli animali allevati.
Le clostridiosi negli ovini e nei caprini
Cuteri Vincenzo
In corso di stampa
Abstract
Le malattie causate dai batteri del genere Clostridium rappre- sentano una sfida sanitaria per ovini e caprini, con impatti sul benessere animale e sulla produttività. Questi batteri, anaerobi e Gram-positivi, producono tossine letali responsa- bili di patologie come enterotossiemia, dissenteria neonatale, tetano, botulismo, edema maligno, gangrene gassose ed epatite necrotica. Clostridium perfringens è la specie più rilevante, classificata in cinque tossinotipi (A-E) in base alle tossine prodotte, tra cui alfa, beta, epsilon e iota, che causano dan- ni vascolari, necrosi e alterazioni neurologiche. Le infezioni si manifestano con sintomi variabili, da diarrea emorragica a sintomi neurologici gravi, fino alla morte improvvisa. La diagnosi si basa su sintomi clinici, esami di laboratorio (PCR per identificare i geni tossinici) e necroscopia. Il trattamento prevede antibiotici, antitossine, fluidoterapia, ripristino della flora intestinale e controllo del dolore. La prevenzione si ba- sa sulla vaccinazione, la gestione alimentare equilibrata e il miglioramento delle condizioni igieniche negli allevamenti. Le clostridiosi rappresentano un problema sanitario rilevante, e la ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull’ottimizzazione dei vaccini e sull’identificazione di nuovi bersagli terapeutici per migliorare la salute e il benessere degli animali allevati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.