In Sardegna l’insediamento costiero su vasta scala è un fenomeno recente. Fino ai primi decenni del secolo scorso, infatti, la fascia litoranea isolana risulta scarsamente abitata, tranne per alcuni episodi legati alle esigenze commerciali e produttive. Negli anni Cinquanta, come è noto, la crescente domanda turistica su scala nazionale trova uno scenario favorevole in Italia così come nel territorio sardo, determinando, al contempo, una astorica, repentina e incontrollata evoluzione. La definizione delle tendenze progettuali, a valle di un repertorio tipologico e linguistico autoctono limitato, tende a individuare altrove i propri elementi d’ispirazione, con l’illusione di riprodurre un’autentica mediterraneità ma, al contrario, generando un esperanto vernacolare, somma di linguaggi, tecniche e materiali. Per contro, negli stessi anni maturano opere di grande pregio, in grado di rivelare relazioni inedite tra terra e acqua, traducendo con grande maestria i caratteri dell’abitare locale, o più diffusamente, mediterraneo. Nelle opere realizzate da importanti autori quali Luigi Vietti, Michele Busiri Vici, Jacques Couëlle, Umberto Riva, Vico Magistretti, Cini Boeri, Marco Zanuso, Luigi Caccia Dominioni, Roberto Menghi, Giancarlo Poli e Alberto Ponis si riconoscono diversi principi di modernità, autonomia interpretativa e radicalità, che le rendono singolari esempi d’innovazione del tipo per la residenza estiva.
Analogie costiere. Tema e variazione nella lettura critica della forma architettonica.
ludovico romagni
2024-01-01
Abstract
In Sardegna l’insediamento costiero su vasta scala è un fenomeno recente. Fino ai primi decenni del secolo scorso, infatti, la fascia litoranea isolana risulta scarsamente abitata, tranne per alcuni episodi legati alle esigenze commerciali e produttive. Negli anni Cinquanta, come è noto, la crescente domanda turistica su scala nazionale trova uno scenario favorevole in Italia così come nel territorio sardo, determinando, al contempo, una astorica, repentina e incontrollata evoluzione. La definizione delle tendenze progettuali, a valle di un repertorio tipologico e linguistico autoctono limitato, tende a individuare altrove i propri elementi d’ispirazione, con l’illusione di riprodurre un’autentica mediterraneità ma, al contrario, generando un esperanto vernacolare, somma di linguaggi, tecniche e materiali. Per contro, negli stessi anni maturano opere di grande pregio, in grado di rivelare relazioni inedite tra terra e acqua, traducendo con grande maestria i caratteri dell’abitare locale, o più diffusamente, mediterraneo. Nelle opere realizzate da importanti autori quali Luigi Vietti, Michele Busiri Vici, Jacques Couëlle, Umberto Riva, Vico Magistretti, Cini Boeri, Marco Zanuso, Luigi Caccia Dominioni, Roberto Menghi, Giancarlo Poli e Alberto Ponis si riconoscono diversi principi di modernità, autonomia interpretativa e radicalità, che le rendono singolari esempi d’innovazione del tipo per la residenza estiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.