Nella seconda metà dell’Ottocento la penalistica italiana risentiva degli esiti di una tradizione che, per quanto dominata dalla altissima figura di Francesco Carrara1, necessitava di un radicale rinnovamento, anche al fine di potersi efficacemente aprire al confronto con le “nuove scienze”, che avrebbero sempre più conteso il campo alla scienza giuridica a partire dagli anni settanta dell’Ottocento in poi. In tale contesto, le riviste giuridiche hanno fornito un impulso rilevante all’informazione e alla divulgazione scientifica, favorendo un vivace confronto interdisciplinare.

Diritto Penale e “Nuove Scienze” a confronto nei periodici di fine Ottocento

TORINI A
2014-01-01

Abstract

Nella seconda metà dell’Ottocento la penalistica italiana risentiva degli esiti di una tradizione che, per quanto dominata dalla altissima figura di Francesco Carrara1, necessitava di un radicale rinnovamento, anche al fine di potersi efficacemente aprire al confronto con le “nuove scienze”, che avrebbero sempre più conteso il campo alla scienza giuridica a partire dagli anni settanta dell’Ottocento in poi. In tale contesto, le riviste giuridiche hanno fornito un impulso rilevante all’informazione e alla divulgazione scientifica, favorendo un vivace confronto interdisciplinare.
2014
262
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