La proposta nasce da un’attenta valutazione delle crisi strutturali che, negli ultimi anni hanno condizionato l’attrattività Urbana del Centro Storico di Ascoli Piceno. Molte criticità sono emerse dall’analisi di contesto e da esse ne è derivata la necessità di dover agire con una strategia di interventi integrati che convergano all’interno di un sistema ben delineato e capace di attuare quella transizione verso la sostenibilità richiamata dal PNRR. Tale scenario indica le strategie da affrontare nel presente, per attivare un volano che conferisca nuovo impulso allo sviluppo del territorio. I principali paradigmi sui quali è necessario intervenire riguardano la rigenerazione sostenibile, attraverso il recupero degli edifici storici di proprietà del Comune di Ascoli da riconvertire in edilizia sociale, l’organizzazione del sistema degli spazi aperti e delle connessioni urbane introducendo sistemi di mobilità sostenibile e interventi di verde urbano, la smart governance e il corretto utilizzo di competenze e creatività come ricchezze da rendere maggiormente feconde per una crescita del territorio. Il gruppo di lavoro della SAAD ha contribuito a delineare la strategia del progetto prevedendo uno sviluppo della città che inverta il processo tradizionale di espansione verso l’esterno (sviluppo centrifugo), per privilegiare un rientro verso il proprio nucleo (sviluppo centripeto), utilizzando tutte le potenzialità presenti. In particolare si indica un percorso di transizione verso una sostenibilità basata sulle peculiarità intrinseche della città storica, legate alle caratteristiche del tessuto urbano, alle infrastrutture viarie importanti, alla presenza di attività culturali, commerciali, ludico ricreative, alla presenza di emergenze significative (palazzi, chiese, ex conventi, …). Queste specificità hanno permesso, più che di delineare zone omogenee, di definire degli “ambiti vocazionali” utili alla individuazione della strategia: cultura (lato nord ovest), servizi, welfare e tempo libero (lato nord est), formazione, ricerca e innovazione (lato sud). Partendo da questi ambiti, attraverso un confronto con gli attori coinvolti nel progetto, si è formulato il programma progettuale con le indicazioni funzionali, ambientali e tecnologiche per ciascun intervento. PAROLE-CHIAVE (max 5) urban regeneration, urban indicators, historical centres, urban open spaces
Formedellabitare_inAscoli
Maria Federica Ottone
;Roberta Cocci Grifoni
;Rosalba D'Onofrio
;Enrica Petrucci
;
2022-01-01
Abstract
La proposta nasce da un’attenta valutazione delle crisi strutturali che, negli ultimi anni hanno condizionato l’attrattività Urbana del Centro Storico di Ascoli Piceno. Molte criticità sono emerse dall’analisi di contesto e da esse ne è derivata la necessità di dover agire con una strategia di interventi integrati che convergano all’interno di un sistema ben delineato e capace di attuare quella transizione verso la sostenibilità richiamata dal PNRR. Tale scenario indica le strategie da affrontare nel presente, per attivare un volano che conferisca nuovo impulso allo sviluppo del territorio. I principali paradigmi sui quali è necessario intervenire riguardano la rigenerazione sostenibile, attraverso il recupero degli edifici storici di proprietà del Comune di Ascoli da riconvertire in edilizia sociale, l’organizzazione del sistema degli spazi aperti e delle connessioni urbane introducendo sistemi di mobilità sostenibile e interventi di verde urbano, la smart governance e il corretto utilizzo di competenze e creatività come ricchezze da rendere maggiormente feconde per una crescita del territorio. Il gruppo di lavoro della SAAD ha contribuito a delineare la strategia del progetto prevedendo uno sviluppo della città che inverta il processo tradizionale di espansione verso l’esterno (sviluppo centrifugo), per privilegiare un rientro verso il proprio nucleo (sviluppo centripeto), utilizzando tutte le potenzialità presenti. In particolare si indica un percorso di transizione verso una sostenibilità basata sulle peculiarità intrinseche della città storica, legate alle caratteristiche del tessuto urbano, alle infrastrutture viarie importanti, alla presenza di attività culturali, commerciali, ludico ricreative, alla presenza di emergenze significative (palazzi, chiese, ex conventi, …). Queste specificità hanno permesso, più che di delineare zone omogenee, di definire degli “ambiti vocazionali” utili alla individuazione della strategia: cultura (lato nord ovest), servizi, welfare e tempo libero (lato nord est), formazione, ricerca e innovazione (lato sud). Partendo da questi ambiti, attraverso un confronto con gli attori coinvolti nel progetto, si è formulato il programma progettuale con le indicazioni funzionali, ambientali e tecnologiche per ciascun intervento. PAROLE-CHIAVE (max 5) urban regeneration, urban indicators, historical centres, urban open spacesI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.