L’organizzazione del cantiere è cambiata e si è sviluppata nei secoli diventando un indicatore oltre che della ricchezza della committenza e del grado di competenza delle maestranze anche del periodo di realizzazione della fabbrica. Lo studio ha riguardato il cantiere e le tecniche di costruzione in Sardegna in specie nell’arco temporale compreso fra il X e il XV secolo con lo scopo di contribuire ad un accrescimento delle conoscenze storico-critiche relative alle pratiche costruttive medievali. L’analisi stratigrafica è stata compiuta analizzando contemporaneamente il tipo di cantiere presumibilmente organizzato, ricavabile dalla presenza o meno di fori pontai e dalla loro natura e disposizione. Per comprendere la struttura dei cantieri medievali è necessario, infatti, esaminare le caratteristiche delle murature anche in relazione alla presenza dei fori pontai ancora visibili sulle superfici murarie e all’ipotizzabile sistema di montaggio dei vari elementi in legno che costituivano i relativi ponteggi. Nel caso specifico d’indagine una delle principali discriminanti individuate per lo studio delle murature è rappresentata dalle tipologie dei fori da ponte adottate; tale discriminante è stata poi rapportata e letta congiuntamente agli altri parametri, utili ai fini dell’individuazione dei tipi murari, e alle caratteristiche tecnico-costruttive e tipologico-stilistiche dell’intera ‘macchina’ architettonica. La suddetta chiave di lettura si è rivelata fondamentale ai fini della classificazione e della definizione cronologica dei paramenti murari e delle loro sezioni.
Analisi e interpretazione di tracce, simboli e stilemi per la comprensione del cantiere medievale. Un’esemplificazione in Sardegna
maria giovanna putzu
2023-01-01
Abstract
L’organizzazione del cantiere è cambiata e si è sviluppata nei secoli diventando un indicatore oltre che della ricchezza della committenza e del grado di competenza delle maestranze anche del periodo di realizzazione della fabbrica. Lo studio ha riguardato il cantiere e le tecniche di costruzione in Sardegna in specie nell’arco temporale compreso fra il X e il XV secolo con lo scopo di contribuire ad un accrescimento delle conoscenze storico-critiche relative alle pratiche costruttive medievali. L’analisi stratigrafica è stata compiuta analizzando contemporaneamente il tipo di cantiere presumibilmente organizzato, ricavabile dalla presenza o meno di fori pontai e dalla loro natura e disposizione. Per comprendere la struttura dei cantieri medievali è necessario, infatti, esaminare le caratteristiche delle murature anche in relazione alla presenza dei fori pontai ancora visibili sulle superfici murarie e all’ipotizzabile sistema di montaggio dei vari elementi in legno che costituivano i relativi ponteggi. Nel caso specifico d’indagine una delle principali discriminanti individuate per lo studio delle murature è rappresentata dalle tipologie dei fori da ponte adottate; tale discriminante è stata poi rapportata e letta congiuntamente agli altri parametri, utili ai fini dell’individuazione dei tipi murari, e alle caratteristiche tecnico-costruttive e tipologico-stilistiche dell’intera ‘macchina’ architettonica. La suddetta chiave di lettura si è rivelata fondamentale ai fini della classificazione e della definizione cronologica dei paramenti murari e delle loro sezioni.File | Dimensione | Formato | |
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