The International Exhibition held in 1911 in Turin, Florence and Rome offers the opportunity to organize a major event, which is joined by various initiatives to promote the Made in Italy. The result is obtained through the presentation of architecture, mainly from the Renaissance period, able to represent the Italian regions through the construction of ephemeral pavilions in which the most famous architects of the period dedicate to the design of real collage buildings: they embed some citations taken from the most representative regional monuments. This is what happens for the Marche Pavilion, designed by Guido Cirilli which collects a wide consensus, for his full knowledge of the Marche architecture and for the ability to combine together the elements of the “style” that enrich civil and religious buildings located in the more hidden regional areas.

L’Esposizione Internazionale tenutasi nel 1911 nelle sedi di Torino, Firenze e Roma offre all’Italia l’opportunità di organizzare un grande evento, a cui si uniscono svariate iniziative di promozione del “made in Italy”. Il risultato e ottenuto attraverso la presentazione dell’architettura, in prevalenza di epoca rinascimentale, in grado di rappresentare le regioni italiane attraverso la costruzione di effimeri padiglioni in cui gli architetti più conosciuti del periodo, si dedicano alla progettazione di veri e propri edifici “collage”, in cui incastonano alcune citazioni prese dai monumenti regionali più rappresentativi. Questo e quello che avviene per il Padiglione delle Marche, progettato da Guido Cirilli che raccoglie un vasto consenso, per la ampia conoscenza dell’architettura marchigiana e per la capacità di combinare insieme gli elementi dello “stile” che arricchiscono edifici civili e religiosi collocati nei più nascosti ambiti regionali.

La stagione delle Esposizioni Internazionali: Guido Cirilli e il padiglione delle “Marche” alla “Mostra Regionale” di Roma (1911)

Enrica Petrucci
2023-01-01

Abstract

The International Exhibition held in 1911 in Turin, Florence and Rome offers the opportunity to organize a major event, which is joined by various initiatives to promote the Made in Italy. The result is obtained through the presentation of architecture, mainly from the Renaissance period, able to represent the Italian regions through the construction of ephemeral pavilions in which the most famous architects of the period dedicate to the design of real collage buildings: they embed some citations taken from the most representative regional monuments. This is what happens for the Marche Pavilion, designed by Guido Cirilli which collects a wide consensus, for his full knowledge of the Marche architecture and for the ability to combine together the elements of the “style” that enrich civil and religious buildings located in the more hidden regional areas.
2023
L’Esposizione Internazionale tenutasi nel 1911 nelle sedi di Torino, Firenze e Roma offre all’Italia l’opportunità di organizzare un grande evento, a cui si uniscono svariate iniziative di promozione del “made in Italy”. Il risultato e ottenuto attraverso la presentazione dell’architettura, in prevalenza di epoca rinascimentale, in grado di rappresentare le regioni italiane attraverso la costruzione di effimeri padiglioni in cui gli architetti più conosciuti del periodo, si dedicano alla progettazione di veri e propri edifici “collage”, in cui incastonano alcune citazioni prese dai monumenti regionali più rappresentativi. Questo e quello che avviene per il Padiglione delle Marche, progettato da Guido Cirilli che raccoglie un vasto consenso, per la ampia conoscenza dell’architettura marchigiana e per la capacità di combinare insieme gli elementi dello “stile” che arricchiscono edifici civili e religiosi collocati nei più nascosti ambiti regionali.
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