L’articolo riflette sul ruolo della progettazione del paesaggio nei contesti post disastro quando nell’arco di un brevissimo tempo le strutture spaziali consolidate e le organizzazioni sociali sono danneggiate e la popolazione è costretta a spostarsi e a ricollocare residenze e attività produttive in spazi temporanei costruiti appositamente per far fronte ai tempi della ricostruzione. L’urgenza e la semplificazione dei processi edilizi conducono verso una banalizzazione progettuale, gli interventi temporanei per l’emergenza proseguono con l’applicazione di layout preconfezionati che spesso vengono applicati in maniera indistinta ai luoghi. Prendendo in esame il caso del Centro Italia dopo gli eventi sismici del 2016-17 e alcune esperienze negli Stati Uniti di Garrett Eckbo per gli insediamenti temporanei della Farm Security Administration per i migranti, sono analizzati lo spazio aperto e l’impianto vegetale come dispositivi per fondare una relazione con i luoghi, determinare qualità degli spazi di vita, rompendo gli schemi della serialità.

Il progetto dello spazio aperto e del verde nei paesaggi della temporaneità. Riflessioni dal Cratere del Centro Italia.

Sara Cipolletti
2022-01-01

Abstract

L’articolo riflette sul ruolo della progettazione del paesaggio nei contesti post disastro quando nell’arco di un brevissimo tempo le strutture spaziali consolidate e le organizzazioni sociali sono danneggiate e la popolazione è costretta a spostarsi e a ricollocare residenze e attività produttive in spazi temporanei costruiti appositamente per far fronte ai tempi della ricostruzione. L’urgenza e la semplificazione dei processi edilizi conducono verso una banalizzazione progettuale, gli interventi temporanei per l’emergenza proseguono con l’applicazione di layout preconfezionati che spesso vengono applicati in maniera indistinta ai luoghi. Prendendo in esame il caso del Centro Italia dopo gli eventi sismici del 2016-17 e alcune esperienze negli Stati Uniti di Garrett Eckbo per gli insediamenti temporanei della Farm Security Administration per i migranti, sono analizzati lo spazio aperto e l’impianto vegetale come dispositivi per fondare una relazione con i luoghi, determinare qualità degli spazi di vita, rompendo gli schemi della serialità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/468214
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