L'articolo esamina il nuovo corso della giurisprudenza costituzionale in punto di questioni doppiamente pregiudiziali alla luce del confronto con la Corte di giustizia nel "caso Consob". Una particolare attenzione è dedicata alla novità del ricorso al rinvio pregiudiziale di validità da parte della Corte costituzionale ed alle sue possibili implicazioni nel rapporto tra Corti. In secondo luogo, si dedica ampio spazio alle ripercussioni di questo filone giurisprudenziale non solo nel rapporto con i giudici comuni, eventualmente inibiiti a disapplicare immediatamente normativa interna in contrasto con norme della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ritenute direttamente applicabili dalla Corte di giustizia, ma anche con il legislatore: la sentenza n. 84 del 2021 dimostra infatti il maggiore equilibrio e rispetto del ruolo del legislatore che è possibile accordare tramite la soluzione di questioni siffatte dinnanzi alla Corte costituzionale. Infine, si valutano alcuni profili problematici nel rapporto fra Corti che si stagliano all'orizzonte: quello relativo al sindacato della diretta efficacia della normativa europea e quello relativo alla ponderazione del margine di discrezionalità statale nell'attuazione della stessa.

Corte costituzionale, Corti sovranazionali, giudici comuni e legislatore. Lo scenario a seguito della sentenza n. 84 del 2021 della Corte costituzionale

Tatiana Guarnier
2021-01-01

Abstract

L'articolo esamina il nuovo corso della giurisprudenza costituzionale in punto di questioni doppiamente pregiudiziali alla luce del confronto con la Corte di giustizia nel "caso Consob". Una particolare attenzione è dedicata alla novità del ricorso al rinvio pregiudiziale di validità da parte della Corte costituzionale ed alle sue possibili implicazioni nel rapporto tra Corti. In secondo luogo, si dedica ampio spazio alle ripercussioni di questo filone giurisprudenziale non solo nel rapporto con i giudici comuni, eventualmente inibiiti a disapplicare immediatamente normativa interna in contrasto con norme della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ritenute direttamente applicabili dalla Corte di giustizia, ma anche con il legislatore: la sentenza n. 84 del 2021 dimostra infatti il maggiore equilibrio e rispetto del ruolo del legislatore che è possibile accordare tramite la soluzione di questioni siffatte dinnanzi alla Corte costituzionale. Infine, si valutano alcuni profili problematici nel rapporto fra Corti che si stagliano all'orizzonte: quello relativo al sindacato della diretta efficacia della normativa europea e quello relativo alla ponderazione del margine di discrezionalità statale nell'attuazione della stessa.
2021
262
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