The seat of the ancient, prestigious Academy of San Luca, the leading cultural institution in Roma, was traditionally located by the church of SS. Luca e Martina in the Roman Forum. The first building, which housed the Academy of Painters, was destroyed in 1929-31 when extensive demolitions were carried out in the area, as part of a plan for recovery of the Forum complex. Projects for the new building were submitted by Tullio Passarelli, Gustavo Giovannoni and finally Arnaldo Foschini; after a long debate construction started in 1932, but the project was soon abandoned as the archaeological issue prevailed, and it was decided to excavate the underlying remain of Caesar’s Forum. Passarelli’s and Foschini’s drawings are published here, together with surveys of the present state by the author of the article, and show careful planning in the layout of the interiors, while the exteriors are a remarkable exercise in the academic style, universally adopted in Rome’s official buildings in the Thirties.

La breve vita dell’incompiuto palazzo dell’Accademia di S. Luca, la cui costruzione venne iniziata nel 1931, è indissolubilmente legata alla lunga storia del Foro di Cesare, sulle cui spoglie si erge, e della chiesa dei Ss. Luca e Martina, sul retro della quale sorse la prima sede storica dell’Accademia realizzata al tempo di papa Urbano VIII (1635-44). Il nuovo palazzo dell’Accademia dei pittori del quale ancora si conservano le fondazioni riportate alla luce negli scavi condotti dalla Sovraintendenza Comunale di Roma negli anni 1998-2000, doveva infatti essere eretto sul medesimo sito occupato dalla precedente sede. L’importanza dell’edificio è legata, oltre che alla sua prestigiosa ubicazione, anche agli illustri progettisti che furono personalità di spicco del panorama culturale del periodo a cavallo tra gli anni Venti e Trenta dello scorso secolo. I resti del palazzo e i progetti di seguito analizzati sono infatti una eloquente testimonianza tanto dei nuovi fermenti intellettuali quanto delle criticità dell’epoca e palesano pensieri e ripensamenti che furono sottesi alla realizzazione oltre che dell’Accademia stessa anche, e soprattutto, della nascente via dell’Impero.

Le vicende storiche della sede dell’Accademia di San Luca al Foro di Cesare

Maria Giovanna Putzu
2018-01-01

Abstract

The seat of the ancient, prestigious Academy of San Luca, the leading cultural institution in Roma, was traditionally located by the church of SS. Luca e Martina in the Roman Forum. The first building, which housed the Academy of Painters, was destroyed in 1929-31 when extensive demolitions were carried out in the area, as part of a plan for recovery of the Forum complex. Projects for the new building were submitted by Tullio Passarelli, Gustavo Giovannoni and finally Arnaldo Foschini; after a long debate construction started in 1932, but the project was soon abandoned as the archaeological issue prevailed, and it was decided to excavate the underlying remain of Caesar’s Forum. Passarelli’s and Foschini’s drawings are published here, together with surveys of the present state by the author of the article, and show careful planning in the layout of the interiors, while the exteriors are a remarkable exercise in the academic style, universally adopted in Rome’s official buildings in the Thirties.
2018
La breve vita dell’incompiuto palazzo dell’Accademia di S. Luca, la cui costruzione venne iniziata nel 1931, è indissolubilmente legata alla lunga storia del Foro di Cesare, sulle cui spoglie si erge, e della chiesa dei Ss. Luca e Martina, sul retro della quale sorse la prima sede storica dell’Accademia realizzata al tempo di papa Urbano VIII (1635-44). Il nuovo palazzo dell’Accademia dei pittori del quale ancora si conservano le fondazioni riportate alla luce negli scavi condotti dalla Sovraintendenza Comunale di Roma negli anni 1998-2000, doveva infatti essere eretto sul medesimo sito occupato dalla precedente sede. L’importanza dell’edificio è legata, oltre che alla sua prestigiosa ubicazione, anche agli illustri progettisti che furono personalità di spicco del panorama culturale del periodo a cavallo tra gli anni Venti e Trenta dello scorso secolo. I resti del palazzo e i progetti di seguito analizzati sono infatti una eloquente testimonianza tanto dei nuovi fermenti intellettuali quanto delle criticità dell’epoca e palesano pensieri e ripensamenti che furono sottesi alla realizzazione oltre che dell’Accademia stessa anche, e soprattutto, della nascente via dell’Impero.
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