Il prodotto riguarda la realizzazione di un Centro per Attività Economiche e Produttive di Camerino denominato "Sottocorte Village" (progetto architettonico: Luigi Coccia e Marco D'Annuntiis). Opera emergenziale realizzata all'indomani del sisma verificatosi nell'agosto del 2016 nel Centro Italia che ha sviluppato la possibilità di stabilire relazioni tra strutture temporanee, caratteri dei luoghi ed integrazione di usi, operando nelle rigide maglie del quadro normativo emergenziale. La ripresa delle attività economiche e il rilancio produttivo dei territori colpiti dal sisma ha rappresentato una sfida importante sia nell’arco temporale della ricostruzione, sia nel futuro. Governo e Regioni hanno concordato sulla necessità di una delocalizzazione temporanea delle attività economiche che, per la prima volta, fosse sostenuta e finanziata da parte dello Stato anche attraverso la realizzazione di strutture temporanee unitarie per il loro collocamento temporaneo. In tale scenario, considerando che la temporaneità delle suddette strutture sarebbe stata inevitabilmente di lungo periodo, il Comune di Camerino si è avvalso della collaborazione della S.A.A.D. per proporre di realizzare non un mero “campo emergenziale”, ma una interpretazione degli ambienti delle attività produttive dislocati nella città prima del sisma, seppur realizzate in un ambito spaziale ridotto e concentrato. Il progetto ha quindi avuto come obiettivo prioritario la realizzazione di uno spazio pubblico, un luogo d’incontro per una comunità ormai rassegnata ad attendere diversi anni prima di tornare ad abitare il borgo gravemente danneggiato dal sisma.
Progetto e realizzazione del Centro per Attività Economiche e Produttive a Camerino
luigi coccia;marco d'annuntiis
2019-01-01
Abstract
Il prodotto riguarda la realizzazione di un Centro per Attività Economiche e Produttive di Camerino denominato "Sottocorte Village" (progetto architettonico: Luigi Coccia e Marco D'Annuntiis). Opera emergenziale realizzata all'indomani del sisma verificatosi nell'agosto del 2016 nel Centro Italia che ha sviluppato la possibilità di stabilire relazioni tra strutture temporanee, caratteri dei luoghi ed integrazione di usi, operando nelle rigide maglie del quadro normativo emergenziale. La ripresa delle attività economiche e il rilancio produttivo dei territori colpiti dal sisma ha rappresentato una sfida importante sia nell’arco temporale della ricostruzione, sia nel futuro. Governo e Regioni hanno concordato sulla necessità di una delocalizzazione temporanea delle attività economiche che, per la prima volta, fosse sostenuta e finanziata da parte dello Stato anche attraverso la realizzazione di strutture temporanee unitarie per il loro collocamento temporaneo. In tale scenario, considerando che la temporaneità delle suddette strutture sarebbe stata inevitabilmente di lungo periodo, il Comune di Camerino si è avvalso della collaborazione della S.A.A.D. per proporre di realizzare non un mero “campo emergenziale”, ma una interpretazione degli ambienti delle attività produttive dislocati nella città prima del sisma, seppur realizzate in un ambito spaziale ridotto e concentrato. Il progetto ha quindi avuto come obiettivo prioritario la realizzazione di uno spazio pubblico, un luogo d’incontro per una comunità ormai rassegnata ad attendere diversi anni prima di tornare ad abitare il borgo gravemente danneggiato dal sisma.File | Dimensione | Formato | |
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