INTRODUZIONE Numerose ricerche dimostrano che l'esposizione ai terremoti può portare a qualità della vita compromessa e a sintomi psicologici duraturi spesso diagnosticati come disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Recenti ricerche su adolescenti hanno suggerito che l'esperienza di un terremoto può aumentare la sensibilità all'impatto di quelli successivi. A nostra conoscenza, non ci sono studi che indaghino su sequele di esposizione ripetuta tra gli adulti. L’entroterra marchigiano è stato ripetutamente colpito da terremoti di varia intensità, particolarmente negli ultimi 20 anni. Lo scopo del presente studio era di indagare la prevalenza di disturbi mentali, sintomi psicologici e qualità della vita percepita in una popolazione adulta colpita dal sisma del 2016, che ha perso casa e beni a causa del terremoto. MATERIALI E METODI Lo studio è iniziato nel luglio 2017, attraverso un’intervista che ha coinvolto 256 cittadini residenti nel cratere sismico dell’entroterra maceratese, selezionati casualmente. Come strumenti per valutare gli eventuali disturbi psichici sono stati utilizzati il test BSI (Brief Symptom Inventory) ed il test IES-R (Impact of Event Scale). Infine, per valutare la qualità della vita (SQOL), è stato utilizzato il test MANSA (MANchester Short Assessment Quality of Life). Per l’analisi statistica è stato usato il test X2. RISULTATI Parte del campione esaminato mostra una forte intensità di sintomi psicologici. La scala IES-R evidenzia un 25% circa di campione con probabile PTSD. Gli stessi soggetti riferiscono una minore qualità della vita. Dall’analisi statistica è emerso che tra i soggetti con elevati sintomi psicologici, il 91,67% mostra probabile PTSD (p<0,01) e minore qualità della vita (p<0,05). Infine, disturbi mentali e sintomi psicologici sembrano essere più presenti in coloro che non avevano mai vissuto il terremoto (p<0,05). CONCLUSIONI Il nostro studio evidenzia come un disastro naturale possa avere conseguenze sulla salute psichica anche a lungo termine. Dai nostri dati sembra emergere maggiore resilienza in coloro che hanno già vissuto tale fenomeno e maggiore fragilità in coloro che non l’hanno vissuto. Tuttavia, nonostante tali differenze, anche chi ha già avuto queste esperienze non risulta immune dalle conseguenze sulla salute psichica. Nuove strategie di intervento in sintonia con linee guida, che tengano in debito conto la problematica del post-emergenza e dei possibili effetti a lungo termine sulla salute umana, rappresentano le migliori soluzioni da adottare per la gestione di tali emergenze.

Disturbi mentali e qualità della vita in una popolazione colpita dal sisma del 2016

Grappasonni I;Scuri S;Petrelli F;
2019-01-01

Abstract

INTRODUZIONE Numerose ricerche dimostrano che l'esposizione ai terremoti può portare a qualità della vita compromessa e a sintomi psicologici duraturi spesso diagnosticati come disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Recenti ricerche su adolescenti hanno suggerito che l'esperienza di un terremoto può aumentare la sensibilità all'impatto di quelli successivi. A nostra conoscenza, non ci sono studi che indaghino su sequele di esposizione ripetuta tra gli adulti. L’entroterra marchigiano è stato ripetutamente colpito da terremoti di varia intensità, particolarmente negli ultimi 20 anni. Lo scopo del presente studio era di indagare la prevalenza di disturbi mentali, sintomi psicologici e qualità della vita percepita in una popolazione adulta colpita dal sisma del 2016, che ha perso casa e beni a causa del terremoto. MATERIALI E METODI Lo studio è iniziato nel luglio 2017, attraverso un’intervista che ha coinvolto 256 cittadini residenti nel cratere sismico dell’entroterra maceratese, selezionati casualmente. Come strumenti per valutare gli eventuali disturbi psichici sono stati utilizzati il test BSI (Brief Symptom Inventory) ed il test IES-R (Impact of Event Scale). Infine, per valutare la qualità della vita (SQOL), è stato utilizzato il test MANSA (MANchester Short Assessment Quality of Life). Per l’analisi statistica è stato usato il test X2. RISULTATI Parte del campione esaminato mostra una forte intensità di sintomi psicologici. La scala IES-R evidenzia un 25% circa di campione con probabile PTSD. Gli stessi soggetti riferiscono una minore qualità della vita. Dall’analisi statistica è emerso che tra i soggetti con elevati sintomi psicologici, il 91,67% mostra probabile PTSD (p<0,01) e minore qualità della vita (p<0,05). Infine, disturbi mentali e sintomi psicologici sembrano essere più presenti in coloro che non avevano mai vissuto il terremoto (p<0,05). CONCLUSIONI Il nostro studio evidenzia come un disastro naturale possa avere conseguenze sulla salute psichica anche a lungo termine. Dai nostri dati sembra emergere maggiore resilienza in coloro che hanno già vissuto tale fenomeno e maggiore fragilità in coloro che non l’hanno vissuto. Tuttavia, nonostante tali differenze, anche chi ha già avuto queste esperienze non risulta immune dalle conseguenze sulla salute psichica. Nuove strategie di intervento in sintonia con linee guida, che tengano in debito conto la problematica del post-emergenza e dei possibili effetti a lungo termine sulla salute umana, rappresentano le migliori soluzioni da adottare per la gestione di tali emergenze.
2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/449362
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