In Italia da diversi anni assistiamo ad una scissione tra pensiero teorico e pratica del progetto di architettura. Appare evidente come la produzione teorica e critica attuale, italiana ed internazionale, abbia difficoltà ad individuare un filo conduttore che possa raccogliere e ordinare le diverse ricerche teoriche e progettuali in atto nel nostro paese. Se la produzione della nostra architettura fino agli anni Ottanta ha assunto un peso rilevante nel panorama internazionale, allo stato delle cose risulta difficile riconoscere un carattere di specificità e di identità dell'architettura contemporanea. Oggi, nel nostro territorio, esistono delle eccellenze che, inserite nel vortice del pluriverso, della società delle reti, della “modernità liquida”, non riescono a situare con coerenza i loro progetti all’interno del proprio percorso teorico, o in un virtuoso ambito di confronto dove poter formulare una teoresi. Il contributo della rivista è dunque quello di individuare alcune delle peculiarità dell’architettura italiana attraverso una serie di videointerviste ad architetti che hanno dimostrato - attraverso il progetto – il radicamento in un pensiero teorico. Lo strumento audiovisivo, finora poco utilizzato in ambito accademico, può documentare in maniera più diretta e comprensibile rispetto all’intervista di tipo tradizionale, il lavoro, il percorso teorico formativo e la ricerca di ciascun architetto. Più in generale, il progetto editoriale tenta di sviluppare un prodotto audiovisivo accompagnato da immagini e testi critici da far circolare in rete - all’interno del portale della Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno, Università di Camerino - che sia in grado di fornire contributi italiani significativi, anche rivolgendosi al contesto internazionale. Nella proliferazione di pubblicazioni digitali, il video offre l’opportunità di riflettere sul rapporto tra progetto di architettura e forme di comunicazione nel passaggio dalla carta stampata al web. Le riviste esistenti in rete quasi sempre replicano la struttura di quelle cartacee pubblicando unicamente gli articoli in formato pdf spesso accompagnati da una raccolta arbitraria di immagini. Enter_Vista, che assume nel suo complesso un carattere monografico, consente attraverso la simultaneità del ragionamento e della percezione visiva, delle parole chiave poste in relazione all’immagine, del rapporto tra riferimento teorico e costruzione, di stabilire un rapporto virtuoso ed esaustivo tra il nuovo ‘mezzo’ e il ‘fine’ della rappresentazione delle esili e incerte certezze disciplinari. Le videointerviste intitolate “10 domande a…” con sottotitoli in inglese, costituiscono una testimonianza autentica dell'architetto dalla sua formazione sino allo stato attuale della propria ricerca. Ogni singola intervista viene realizzata all’interno di un’opera significativa dell’autore a cui è dedicato il numero monografico o nel proprio atelier. La scelta dei protagonisti, concordata e approvata dal comitato scientifico della rivista, dipende dalla rilevanza, sia progettuale che teorica, nonchè dal grado di riconoscibilità che gli stessi architetti esprimono. La rivista è destinata in prima istanza alla comunità scientifica e, grazie alla sua particolare forma editoriale, può essere in grado di rivolgersi anche ad un pubblico più ampio.
Enter_Vista
ludovico romagni;anna rita emili
2018-01-01
Abstract
In Italia da diversi anni assistiamo ad una scissione tra pensiero teorico e pratica del progetto di architettura. Appare evidente come la produzione teorica e critica attuale, italiana ed internazionale, abbia difficoltà ad individuare un filo conduttore che possa raccogliere e ordinare le diverse ricerche teoriche e progettuali in atto nel nostro paese. Se la produzione della nostra architettura fino agli anni Ottanta ha assunto un peso rilevante nel panorama internazionale, allo stato delle cose risulta difficile riconoscere un carattere di specificità e di identità dell'architettura contemporanea. Oggi, nel nostro territorio, esistono delle eccellenze che, inserite nel vortice del pluriverso, della società delle reti, della “modernità liquida”, non riescono a situare con coerenza i loro progetti all’interno del proprio percorso teorico, o in un virtuoso ambito di confronto dove poter formulare una teoresi. Il contributo della rivista è dunque quello di individuare alcune delle peculiarità dell’architettura italiana attraverso una serie di videointerviste ad architetti che hanno dimostrato - attraverso il progetto – il radicamento in un pensiero teorico. Lo strumento audiovisivo, finora poco utilizzato in ambito accademico, può documentare in maniera più diretta e comprensibile rispetto all’intervista di tipo tradizionale, il lavoro, il percorso teorico formativo e la ricerca di ciascun architetto. Più in generale, il progetto editoriale tenta di sviluppare un prodotto audiovisivo accompagnato da immagini e testi critici da far circolare in rete - all’interno del portale della Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno, Università di Camerino - che sia in grado di fornire contributi italiani significativi, anche rivolgendosi al contesto internazionale. Nella proliferazione di pubblicazioni digitali, il video offre l’opportunità di riflettere sul rapporto tra progetto di architettura e forme di comunicazione nel passaggio dalla carta stampata al web. Le riviste esistenti in rete quasi sempre replicano la struttura di quelle cartacee pubblicando unicamente gli articoli in formato pdf spesso accompagnati da una raccolta arbitraria di immagini. Enter_Vista, che assume nel suo complesso un carattere monografico, consente attraverso la simultaneità del ragionamento e della percezione visiva, delle parole chiave poste in relazione all’immagine, del rapporto tra riferimento teorico e costruzione, di stabilire un rapporto virtuoso ed esaustivo tra il nuovo ‘mezzo’ e il ‘fine’ della rappresentazione delle esili e incerte certezze disciplinari. Le videointerviste intitolate “10 domande a…” con sottotitoli in inglese, costituiscono una testimonianza autentica dell'architetto dalla sua formazione sino allo stato attuale della propria ricerca. Ogni singola intervista viene realizzata all’interno di un’opera significativa dell’autore a cui è dedicato il numero monografico o nel proprio atelier. La scelta dei protagonisti, concordata e approvata dal comitato scientifico della rivista, dipende dalla rilevanza, sia progettuale che teorica, nonchè dal grado di riconoscibilità che gli stessi architetti esprimono. La rivista è destinata in prima istanza alla comunità scientifica e, grazie alla sua particolare forma editoriale, può essere in grado di rivolgersi anche ad un pubblico più ampio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.