Una geografia di luoghi e storie , un viaggio nei libri prodotti dalle mostre di architettura. Il 2019 è un anno particolare perché è un anno caratterizzato da Biennali e Triennali d’architettura: Seoul, Chicago, Orleans, Lisbona, Oslo, Rabat solo per citare le mostre che hanno inaugurato negli ultimi mesi. Queste biennali producono conoscenza, raccontano storie immaginano mondi. I cataloghi ad esse collegati sono invece libri capaci di accompagnare i lettori in un viaggio a distanza attraverso il mondo. Ogni mostra ha una sua caratteristica crea una geografia di luoghi e spazi, in cui cercare e riflettere sui significati dell’architettura. E’ chiaro che i libri legati alle mostre stanno cambiando, si stanno trasformando in qualcosa di prezioso, non sono semplici cataloghi, ma vere e proprie mappe per orientarsi in un mondo che sempre di più si sta trasformando. Biennials/Triennials Conversations on the Geography of Itinerant Display Léa-Catherine Szacka Columbia Books on Architecture and the City 2019 Il libro è una riflessione leggera sul proliferare nel mondo di mostre Biennali e Triennali. Ognuna con una sua storia da raccontare ognuna che cerca di rendere la città che la ospita una finestra da cui osservare il mondo. L’autrice, storica dell’architettura sceglie la forma dell’intervista per descrivere questo fenomeno in evoluzione. Nel farlo non sempre sceglie i curatori delle mostre, ma allarga il campo d’azione ad editori, direttori di musei, critici educatori ed architetti. Il libro ospita interventi di After Belonging Agency, Beatriz Colomina e Mark Wigley, Sarah Herda, Adrian Lahoud, Ippolito Pestellini e Andre Tavares. Alcuni di loro hanno curato edizioni di queste mostre altri sono stati tra i protagonisti invitati a partecipare. Uno sguardo necessario il loro per capire il ruolo delle mostre di architettura, forse l’unico errore è quello di accostare queste mostre alla Biennale di Venezia il cui ruolo nella storia dell’architettura ha un carattere completamente diverso. Venezia è la città perfetta per dare significato ad una Biennale, la mostra e la città hanno un rapporto paritario, forse non è lo stesso per tutte le altre edizioni. Inner Space Lisbon Architecture triennale Mariabruna Fabrizi e Fosco Lucarelli  Poligrafa 2019 La mostra Inner Space è una delle mostre della Triennale di Lisbona, forse la più riuscita, che indaga l’immaginario legato alla produzione dell’architettura. Ogni architetto infatti produce, nel proprio spazio privato, un lavoro di raccolta ed organizzazione di immagini, capace di definire le condizioni necessarie utili a produrre visioni spaziali, premessa necessaria ad ogni idea di architettura. Come l’immaginazione si confronta con il pensiero razionale, e come da questo confronto artisti e architetti definiscono il loro universo mentale? La mostra dimostra come l’immaginazione architettonica sia il fondamento di ogni progetto. Il libro non è un catalogo tradizionale ma piuttosto un saggio capace di creare le premesse e le riflessioni che ci introducono a una viaggio nella mente di artisti e architetti. Architectural imagination could progressively appropriate images and methods not only through first-hand experience or traditional education, but also through the mediation of books, treaties, engravings, and later magazines, exhibitions……through the contemporary extreme proliferation of architectural information across the Internet landscape. What is Ornament? Lisbon Architecture triennale Ambra Fabi e Giovanni Piovene Poligrafa 2019 Cosa è l’ornamento è un viaggio tra memoria e contemporaneo, per riscoprire il significato della parola Ornamento in architettura. L’ornamento cancellato dal movimento moderno riappare nella storia dell’architettura sempre in momenti di crisi quasi a sottolineare un’ esigenza dell’uomo a produrre nuovi significati simbolici, o a mettere in crisi l’interpretazione razionale dell’architettura. La mostra attraverso diverse sezioni tematiche dimostra come l’ornamento sia sempre stato e continua ad essere un tema di ricerca architettonico importante. Come per gli altri cataloghi della mostra il libro vuole accompagnare il visitatore ad intraprendere il viaggio attraverso le parole dei curatori e una raccolta di citazioni capaci di costruire una vera e propria mappa capace di dare vita ad una nuova costruzione di senso. Ornament in architecture never disappeared, but evolved through time into diverse incarnations, either embraced, rejected or reinvented. Years of Solitude Orleans Biennale Abdelkader Damani e Luca Galofaro Les Presses du réel 2019 Ogni mostra espone se stessa ai visitatori, espone se stessa al tempo e alle immagini che è capace di produrre. Secondo questa concezione una mostra di Architettura è un’Architettura e viceversa. Un progetto di architettura mette in scena spazi, oggetti e vita. Una mostra trasforma questi spazi in opportunità di immaginare altri spazi. Senza soluzione di continuità dobbiamo essere capaci di indagare la città, la casa dell’uomo e alla fine la casa dell’anima. In questo modo l’architettura diventa interpretazione del senso della vita. Questo libro è un addensarsi di sguardi diversi che definiscono attitudini di ricerca. Attraverso le opere raccolte gli autori creano un percorso di senso, costruiscono un’architettura che riflette su se stessa. Ogni progetto, ogni immagine apre un dialogo a distanza con il lettore. L’ordine non è importante ognuno costruisce il suo attraverso la dialettica delle immagini. La solitudine è una nuova metafora attraverso la quale cercare di definire il paesaggio che definisce l’ambito in cui l’architettura diventa forma, una forma instabile fatta di una moltitudine di idee e pensieri prima che di linguaggi da sempre in contrasto tra loro. Una costruzione di una nuova mitologia dell’abitare. Se l’architettura non può più essere lo strumento della costruzione di un nuovo futuro, dovrà essere intesa come dispositivo attraverso il quale rivelare la condizione umana. An Instant before the world Rabat Biennale Abdelkader Damani e Diptyk Les éditions art en stock_Casablanca 2019 La prima Biennale d’arte del mondo Arabo, è una biennale tutta al femminile. Tra i due cataloghi ho scelto quello meno descrittivo che definisce un atlante dell’immaginazione collettivo, che prende forma attorno alle immagini scelte dagli artisti invitati per rispondere al tema un istante prima del mondo. Il momento della creazione artistica, o meglio definire quel momento di passaggio tra il vuoto e la creazione, fuori dai dogmi della cultura occidentale e con uno sguardo ad un mondo nuovo. La biennale è un tentativo di viaggiare indietro verso questo infinito istante. Ogni sezione della mostra quindi prende forma attraverso un immaginario un tempo e un luogo che precede l’opera stessa. Il libro curato da Abdelkader Damani e dal collettivo Diptyk è costruito attraverso frammenti di testi, citazione letterarie, immagini raccolte dagli artisti, testi dei curatori, è diviso in sezioni ognuna delle quali introduce ad una diversa sezione della mostra.

una geografia di luoghi e storie, un viaggio nei libri prodotti dalle mostre di architettura

luca galofaro
2019-01-01

Abstract

Una geografia di luoghi e storie , un viaggio nei libri prodotti dalle mostre di architettura. Il 2019 è un anno particolare perché è un anno caratterizzato da Biennali e Triennali d’architettura: Seoul, Chicago, Orleans, Lisbona, Oslo, Rabat solo per citare le mostre che hanno inaugurato negli ultimi mesi. Queste biennali producono conoscenza, raccontano storie immaginano mondi. I cataloghi ad esse collegati sono invece libri capaci di accompagnare i lettori in un viaggio a distanza attraverso il mondo. Ogni mostra ha una sua caratteristica crea una geografia di luoghi e spazi, in cui cercare e riflettere sui significati dell’architettura. E’ chiaro che i libri legati alle mostre stanno cambiando, si stanno trasformando in qualcosa di prezioso, non sono semplici cataloghi, ma vere e proprie mappe per orientarsi in un mondo che sempre di più si sta trasformando. Biennials/Triennials Conversations on the Geography of Itinerant Display Léa-Catherine Szacka Columbia Books on Architecture and the City 2019 Il libro è una riflessione leggera sul proliferare nel mondo di mostre Biennali e Triennali. Ognuna con una sua storia da raccontare ognuna che cerca di rendere la città che la ospita una finestra da cui osservare il mondo. L’autrice, storica dell’architettura sceglie la forma dell’intervista per descrivere questo fenomeno in evoluzione. Nel farlo non sempre sceglie i curatori delle mostre, ma allarga il campo d’azione ad editori, direttori di musei, critici educatori ed architetti. Il libro ospita interventi di After Belonging Agency, Beatriz Colomina e Mark Wigley, Sarah Herda, Adrian Lahoud, Ippolito Pestellini e Andre Tavares. Alcuni di loro hanno curato edizioni di queste mostre altri sono stati tra i protagonisti invitati a partecipare. Uno sguardo necessario il loro per capire il ruolo delle mostre di architettura, forse l’unico errore è quello di accostare queste mostre alla Biennale di Venezia il cui ruolo nella storia dell’architettura ha un carattere completamente diverso. Venezia è la città perfetta per dare significato ad una Biennale, la mostra e la città hanno un rapporto paritario, forse non è lo stesso per tutte le altre edizioni. Inner Space Lisbon Architecture triennale Mariabruna Fabrizi e Fosco Lucarelli  Poligrafa 2019 La mostra Inner Space è una delle mostre della Triennale di Lisbona, forse la più riuscita, che indaga l’immaginario legato alla produzione dell’architettura. Ogni architetto infatti produce, nel proprio spazio privato, un lavoro di raccolta ed organizzazione di immagini, capace di definire le condizioni necessarie utili a produrre visioni spaziali, premessa necessaria ad ogni idea di architettura. Come l’immaginazione si confronta con il pensiero razionale, e come da questo confronto artisti e architetti definiscono il loro universo mentale? La mostra dimostra come l’immaginazione architettonica sia il fondamento di ogni progetto. Il libro non è un catalogo tradizionale ma piuttosto un saggio capace di creare le premesse e le riflessioni che ci introducono a una viaggio nella mente di artisti e architetti. Architectural imagination could progressively appropriate images and methods not only through first-hand experience or traditional education, but also through the mediation of books, treaties, engravings, and later magazines, exhibitions……through the contemporary extreme proliferation of architectural information across the Internet landscape. What is Ornament? Lisbon Architecture triennale Ambra Fabi e Giovanni Piovene Poligrafa 2019 Cosa è l’ornamento è un viaggio tra memoria e contemporaneo, per riscoprire il significato della parola Ornamento in architettura. L’ornamento cancellato dal movimento moderno riappare nella storia dell’architettura sempre in momenti di crisi quasi a sottolineare un’ esigenza dell’uomo a produrre nuovi significati simbolici, o a mettere in crisi l’interpretazione razionale dell’architettura. La mostra attraverso diverse sezioni tematiche dimostra come l’ornamento sia sempre stato e continua ad essere un tema di ricerca architettonico importante. Come per gli altri cataloghi della mostra il libro vuole accompagnare il visitatore ad intraprendere il viaggio attraverso le parole dei curatori e una raccolta di citazioni capaci di costruire una vera e propria mappa capace di dare vita ad una nuova costruzione di senso. Ornament in architecture never disappeared, but evolved through time into diverse incarnations, either embraced, rejected or reinvented. Years of Solitude Orleans Biennale Abdelkader Damani e Luca Galofaro Les Presses du réel 2019 Ogni mostra espone se stessa ai visitatori, espone se stessa al tempo e alle immagini che è capace di produrre. Secondo questa concezione una mostra di Architettura è un’Architettura e viceversa. Un progetto di architettura mette in scena spazi, oggetti e vita. Una mostra trasforma questi spazi in opportunità di immaginare altri spazi. Senza soluzione di continuità dobbiamo essere capaci di indagare la città, la casa dell’uomo e alla fine la casa dell’anima. In questo modo l’architettura diventa interpretazione del senso della vita. Questo libro è un addensarsi di sguardi diversi che definiscono attitudini di ricerca. Attraverso le opere raccolte gli autori creano un percorso di senso, costruiscono un’architettura che riflette su se stessa. Ogni progetto, ogni immagine apre un dialogo a distanza con il lettore. L’ordine non è importante ognuno costruisce il suo attraverso la dialettica delle immagini. La solitudine è una nuova metafora attraverso la quale cercare di definire il paesaggio che definisce l’ambito in cui l’architettura diventa forma, una forma instabile fatta di una moltitudine di idee e pensieri prima che di linguaggi da sempre in contrasto tra loro. Una costruzione di una nuova mitologia dell’abitare. Se l’architettura non può più essere lo strumento della costruzione di un nuovo futuro, dovrà essere intesa come dispositivo attraverso il quale rivelare la condizione umana. An Instant before the world Rabat Biennale Abdelkader Damani e Diptyk Les éditions art en stock_Casablanca 2019 La prima Biennale d’arte del mondo Arabo, è una biennale tutta al femminile. Tra i due cataloghi ho scelto quello meno descrittivo che definisce un atlante dell’immaginazione collettivo, che prende forma attorno alle immagini scelte dagli artisti invitati per rispondere al tema un istante prima del mondo. Il momento della creazione artistica, o meglio definire quel momento di passaggio tra il vuoto e la creazione, fuori dai dogmi della cultura occidentale e con uno sguardo ad un mondo nuovo. La biennale è un tentativo di viaggiare indietro verso questo infinito istante. Ogni sezione della mostra quindi prende forma attraverso un immaginario un tempo e un luogo che precede l’opera stessa. Il libro curato da Abdelkader Damani e dal collettivo Diptyk è costruito attraverso frammenti di testi, citazione letterarie, immagini raccolte dagli artisti, testi dei curatori, è diviso in sezioni ognuna delle quali introduce ad una diversa sezione della mostra.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/430484
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