Clément scrive un trattato attraverso il quale decodificare le trasformazioni e le forme spontanee che definiscono nuovi paesaggi. Non lavora come uno scrittore, un’artista o un critico, ma come un semplice osservatore. L’operazione che compie è quella di restituire una forma definita al caso, di trovare un senso ai segni che si trovano intorno a noi, così come hanno fatto prima di lui gli artisti delle Avanguardie novecentesche. L’arte involontaria è il risultato di uno scontro, una collisione inconsapevole, tra naturale ed artificiale, tra scarti e azioni dell’uomo. Un’opera senza firma evidente se non l’appropriazione da parte dell’uomo di quello che in realtà è il paesaggio antropizzato.
Gilles Clément Breve trattato sull’arte involontaria
luca galofaro
2019-01-01
Abstract
Clément scrive un trattato attraverso il quale decodificare le trasformazioni e le forme spontanee che definiscono nuovi paesaggi. Non lavora come uno scrittore, un’artista o un critico, ma come un semplice osservatore. L’operazione che compie è quella di restituire una forma definita al caso, di trovare un senso ai segni che si trovano intorno a noi, così come hanno fatto prima di lui gli artisti delle Avanguardie novecentesche. L’arte involontaria è il risultato di uno scontro, una collisione inconsapevole, tra naturale ed artificiale, tra scarti e azioni dell’uomo. Un’opera senza firma evidente se non l’appropriazione da parte dell’uomo di quello che in realtà è il paesaggio antropizzato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.