The church of SS. Faustino and Giovita in Rome was built by the Brescian confraternity in 1575, following a papal permit necessary for an intervention within the ruins of an unfinished Palace of Justice (Palazzo dei Tribunali) by Donato Bramante. The space played an important role in Roman public life, as during the sixteenth century plays were staged within its walls and one of the first Tiber traghetto dockings was situated nearby. The Brescian community also established a national hospice within the ruins, which was demolished, together with their church, during the late nineteenth-century rebuilding of the Tiber’s banks. This paper investigates the notion of the identity of the Brescian “Nation” (the city being ruled by the Republic of Venice which itself was represented in Rome through different buildings and institutions). It focuses on the activity of Carlo Fontana, the official architect for both the Serenissima and the Brescian confraternity, who designed the new façade for the church of SS. Faustino and Giovita, as well as many new features for the Venetian embassy in Rome, now known as Palazzo Venezia. Fontana also provided projects for Brescia and neighboring towns such as Bergamo and Como, as well as different projects for the Veneto, which will be discussed in comparative perspective.

La chiesa dei Ss. Faustino e Giovita a Roma fu realizzata nel 1575 dalla confraternita bresciana dopo aver ottennero il permesso papale necessario per un intervento tra le rovine dell’incompiuto palazzo di Giustizia (o palazzo dei Tribunali) di Donato Bramante. Quest’area ebbe un ruolo importante nella vita pubblica di Roma, poiché nel corso del XVI secolo al suo interno del suo perimetro murario furono prodotte alcune produzioni teatrali e uno dei primi attracchi dei traghetti sul Tevere fu situato nelle sue immediate vicinanze. La comunità bresciana stabilì anche un ospizio nazionale all'interno delle rovine, che fu demolito, insieme con la loro chiesa, durante la ricostruzione alla fine del XIX secolo degli argini del Tevere. Il contributo indaga la nozione di identità della cosiddetta "Nazione" bresciana (la città di Brescia è governata dalla Repubblica di Venezia, che a sua volta era rappresentata a Roma attraverso diversi edifici e istituzioni). Il testo approfondisce poi l'attività di Carlo Fontana, architetto ufficiale sia della Serenissima sia della confraternita bresciana, il quale progettò la nuova facciata della chiesa dei Ss. Faustino e Giovita, oltre a molte nuove funzionalità dell'ambasciata veneziana a Roma, ora conosciuta come Palazzo Venezia. Fontana ha anche progettato progetti a Brescia e nelle città vicine come Bergamo e Como, nonché diversi progetti nel Veneto, che verranno esplorati qui in una prospettiva comparata

La chiesa dei Ss. Faustino e Giovita dei Bresciani a Roma. La storia dell’area del palazzo dei Tribunali tra contese e progetti: da Bramante a Carlo Fontana

Giuseppe Bonaccorso
2020-01-01

Abstract

The church of SS. Faustino and Giovita in Rome was built by the Brescian confraternity in 1575, following a papal permit necessary for an intervention within the ruins of an unfinished Palace of Justice (Palazzo dei Tribunali) by Donato Bramante. The space played an important role in Roman public life, as during the sixteenth century plays were staged within its walls and one of the first Tiber traghetto dockings was situated nearby. The Brescian community also established a national hospice within the ruins, which was demolished, together with their church, during the late nineteenth-century rebuilding of the Tiber’s banks. This paper investigates the notion of the identity of the Brescian “Nation” (the city being ruled by the Republic of Venice which itself was represented in Rome through different buildings and institutions). It focuses on the activity of Carlo Fontana, the official architect for both the Serenissima and the Brescian confraternity, who designed the new façade for the church of SS. Faustino and Giovita, as well as many new features for the Venetian embassy in Rome, now known as Palazzo Venezia. Fontana also provided projects for Brescia and neighboring towns such as Bergamo and Como, as well as different projects for the Veneto, which will be discussed in comparative perspective.
2020
La chiesa dei Ss. Faustino e Giovita a Roma fu realizzata nel 1575 dalla confraternita bresciana dopo aver ottennero il permesso papale necessario per un intervento tra le rovine dell’incompiuto palazzo di Giustizia (o palazzo dei Tribunali) di Donato Bramante. Quest’area ebbe un ruolo importante nella vita pubblica di Roma, poiché nel corso del XVI secolo al suo interno del suo perimetro murario furono prodotte alcune produzioni teatrali e uno dei primi attracchi dei traghetti sul Tevere fu situato nelle sue immediate vicinanze. La comunità bresciana stabilì anche un ospizio nazionale all'interno delle rovine, che fu demolito, insieme con la loro chiesa, durante la ricostruzione alla fine del XIX secolo degli argini del Tevere. Il contributo indaga la nozione di identità della cosiddetta "Nazione" bresciana (la città di Brescia è governata dalla Repubblica di Venezia, che a sua volta era rappresentata a Roma attraverso diversi edifici e istituzioni). Il testo approfondisce poi l'attività di Carlo Fontana, architetto ufficiale sia della Serenissima sia della confraternita bresciana, il quale progettò la nuova facciata della chiesa dei Ss. Faustino e Giovita, oltre a molte nuove funzionalità dell'ambasciata veneziana a Roma, ora conosciuta come Palazzo Venezia. Fontana ha anche progettato progetti a Brescia e nelle città vicine come Bergamo e Como, nonché diversi progetti nel Veneto, che verranno esplorati qui in una prospettiva comparata
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