The article analyzes the impact of the decision of the European Court of Human Rights Cordellaand Othersv.Italyin the Italian legal system. More precisely, it studies the effects of the two violationsthere identified: thatof art. 8 ECHR and that ofart. 13 ECHR. With regard to the first one, while underlining the limits and contradictions of the Strasbourg case-lawon environmental matters (with reference to the identification of the conventional foundation of environmental protection and the related probative issues), thearticle verifies theimportant consequences of thedeclaration of failure to respect the "right balance"between rights and interests by national public policies onthe ILVA case, with particular regard to the divergences with the decisionn. 85 of 2013 of the ItalianConstitutional Court.With regard to the second profile, the writingshowsthat the lack of effective internal remedies to protect the environment is deeply rooted in the domestic procedural structureand,therefore,that it posesproblems of a systemicnature that are difficult to resolve. On the other hand, the issuesposed by the Strasbourg Court have long appeared as unavoidable and the writing tries to proposesome viable solutions

L’articolo analizza l’impatto della pronuncia Cordella e a. c. Italia della Corte europea dei diritti dell’uomo nell’ordinamento italiano. Più precisamente, si studiano partitamente gli effetti delle due condanne: quella per la violazione dell’art. 8 CEDU e quella per la violazione dell’art. 13 CEDU.Quanto al primo profilo, pur sottolineando i limitie le contraddizionidella giurisprudenza di Strasburgo in materia ambientale (con riferimento all’individuazione del fondamento convenzionale della tutela e alle connesse problematiche probatorie) si verificano le importanti conseguenze della dichiarazione del mancato rispetto del “giusto equilibrio” fra diritti ed interessi da parte delle politiche pubbliche nazionali riferite al caso Ilva, con particolare riguardo alle divergenze rispetto alla pronuncia n. 85 del 2013 del nostro Giudice costituzionale.Circailsecondo profilo, si sottolinea come la rilevata mancanza di rimedi interni effettivi a tutela dell’ambiente e della salubrità ambientale si radichi profondamente nell’impianto processuale domestico e prospetti, perciò, problemi di natura strutturale difficilmente risolubili. D’altra parte, le questioni poste dalla Corte di Strasburgo si presentavano già da tempo come ineludibili e lo scritto cerca di avanzare alcune proposte e soluzioni percorribili.

Ancora sul caso Ilva... sotto la lente della Corte di Strasburgo

tatiana guarnier
2018-01-01

Abstract

The article analyzes the impact of the decision of the European Court of Human Rights Cordellaand Othersv.Italyin the Italian legal system. More precisely, it studies the effects of the two violationsthere identified: thatof art. 8 ECHR and that ofart. 13 ECHR. With regard to the first one, while underlining the limits and contradictions of the Strasbourg case-lawon environmental matters (with reference to the identification of the conventional foundation of environmental protection and the related probative issues), thearticle verifies theimportant consequences of thedeclaration of failure to respect the "right balance"between rights and interests by national public policies onthe ILVA case, with particular regard to the divergences with the decisionn. 85 of 2013 of the ItalianConstitutional Court.With regard to the second profile, the writingshowsthat the lack of effective internal remedies to protect the environment is deeply rooted in the domestic procedural structureand,therefore,that it posesproblems of a systemicnature that are difficult to resolve. On the other hand, the issuesposed by the Strasbourg Court have long appeared as unavoidable and the writing tries to proposesome viable solutions
2018
L’articolo analizza l’impatto della pronuncia Cordella e a. c. Italia della Corte europea dei diritti dell’uomo nell’ordinamento italiano. Più precisamente, si studiano partitamente gli effetti delle due condanne: quella per la violazione dell’art. 8 CEDU e quella per la violazione dell’art. 13 CEDU.Quanto al primo profilo, pur sottolineando i limitie le contraddizionidella giurisprudenza di Strasburgo in materia ambientale (con riferimento all’individuazione del fondamento convenzionale della tutela e alle connesse problematiche probatorie) si verificano le importanti conseguenze della dichiarazione del mancato rispetto del “giusto equilibrio” fra diritti ed interessi da parte delle politiche pubbliche nazionali riferite al caso Ilva, con particolare riguardo alle divergenze rispetto alla pronuncia n. 85 del 2013 del nostro Giudice costituzionale.Circailsecondo profilo, si sottolinea come la rilevata mancanza di rimedi interni effettivi a tutela dell’ambiente e della salubrità ambientale si radichi profondamente nell’impianto processuale domestico e prospetti, perciò, problemi di natura strutturale difficilmente risolubili. D’altra parte, le questioni poste dalla Corte di Strasburgo si presentavano già da tempo come ineludibili e lo scritto cerca di avanzare alcune proposte e soluzioni percorribili.
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