recenti eventi sismici che hanno interessato il Centro Italia, mettendo a rischio la sopravvivenza della civiltà dell’Appennino, impongono una riflessione, non più procrastinabile, su la prevenzione e la preparazione ai disastri naturali. In questo momento, in cui l’attenzione su questa drammatica vicenda è ancora alta, è auspicabile che almeno si possa trarre qualche insegnamento dalla difficile conduzione dell’emergenza e della ricostruzione per apprendere la lezione e non farsi trovare un’altra volta impreparati. E’ dunque necessario che il “Disaster Risk Reduction” impegni sempre più, nel tempo precedente l’evento (che sappiamo potrà ripetersi), ai diversi livelli, soggetti pubblici e privati, enti di governo e organismi di formazione e ricerca, innescando le azioni per la prevenzione; agendo, in particolare, sulle politiche urbane e territoriali.
Paesaggio e ricostruzione
Massimo Sargolini;
2018-01-01
Abstract
recenti eventi sismici che hanno interessato il Centro Italia, mettendo a rischio la sopravvivenza della civiltà dell’Appennino, impongono una riflessione, non più procrastinabile, su la prevenzione e la preparazione ai disastri naturali. In questo momento, in cui l’attenzione su questa drammatica vicenda è ancora alta, è auspicabile che almeno si possa trarre qualche insegnamento dalla difficile conduzione dell’emergenza e della ricostruzione per apprendere la lezione e non farsi trovare un’altra volta impreparati. E’ dunque necessario che il “Disaster Risk Reduction” impegni sempre più, nel tempo precedente l’evento (che sappiamo potrà ripetersi), ai diversi livelli, soggetti pubblici e privati, enti di governo e organismi di formazione e ricerca, innescando le azioni per la prevenzione; agendo, in particolare, sulle politiche urbane e territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.