In contesti assai complessi, come quello dei contratti c.dd. «derivati», il contributo dello studioso dovrebbe essere considerato un punto di riferimento imprescindibile. In realtà, l’art. 118, comma 3, disp. prel. c.p.c., vietando la citazione (all’interno della sentenza) dell’autore giuridico, limita la portata dell’impatto delle riflessioni svolte dalla dottrina. Ciò è riscontrabile nelle decisioni considerate. In una sentenza, viene accolto il suggerimento dell’indicazione del diritto di una parte di stimare il c.d. «mark to market» ma non dei criteri né delle metodologie attraverso i quali provvedere alla stima stessa. In un’altra, viene proposto un collegamento tra il c.d. «mark to market» e la provvigione del mandatario. Il lavoro analizza i risultati raggiunti nei provvedimenti esaminati.
Contratto c.d. "derivato", recesso e "mark to market": contributo della dottrina e recepimento da parte della giurisprudenza
MAGNI ANTONIO
2015-01-01
Abstract
In contesti assai complessi, come quello dei contratti c.dd. «derivati», il contributo dello studioso dovrebbe essere considerato un punto di riferimento imprescindibile. In realtà, l’art. 118, comma 3, disp. prel. c.p.c., vietando la citazione (all’interno della sentenza) dell’autore giuridico, limita la portata dell’impatto delle riflessioni svolte dalla dottrina. Ciò è riscontrabile nelle decisioni considerate. In una sentenza, viene accolto il suggerimento dell’indicazione del diritto di una parte di stimare il c.d. «mark to market» ma non dei criteri né delle metodologie attraverso i quali provvedere alla stima stessa. In un’altra, viene proposto un collegamento tra il c.d. «mark to market» e la provvigione del mandatario. Il lavoro analizza i risultati raggiunti nei provvedimenti esaminati.File | Dimensione | Formato | |
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