Il mondo del farmaco sta vivendo un periodo esaltante, una sorta di nuovo rinascimento. Parafrasando Dickens, potremmo dire che per il mondo del farmaco questi sono i tempi migliori e che questi sono i tempi peggiori. Le metodologie della ricerca sono radicalmente cambiate rispetto al passato e ci sono migliaia di nuovi potenziali farmaci in sviluppo preclinico e clinico; la valutazione del valore dell’innovazione è un processo sempre più complesso e abbiamo l’assoluta necessità di creare un ecosistema che favorisca la ricerca clinica e l’innovazione. Oggi disponiamo di farmaci per patologie non trattabili fino a pochi anni fa; il rapido turn over dell’innovazione porta a costi dei trattamenti elevatissimi e non sostenibili dal singolo; l’accesso ai nuovi trattamenti rischia di mettere in crisi la sostenibilità del nostro sistema sanitario universalistico. La personalizzazione delle terapie e la medicina di precisione sono una realtà in rapida evoluzione; la rinnovata attenzione della popolazione al benessere e alla prevenzione delle malattie indirizza verso l’uso di prodotti naturali; big data, intelligenza artificiale, digitalizzazione stanno rapidamente cambiando il mondo del farmaco: l’invecchiamento della popolazione e la cronicizzazione di malattie che in precedenza portavano rapidamente a morte aprono nuove problematiche anche sul piano della appropriatezza prescrittiva e della formazione continua. In questo contesto la Farmacologia è chiamata a rivestire un ruolo centrale e nello stesso tempo trasversale favorendo il metodo multidisciplinare, il dialogo intersettoriale, l’approccio olistico alla salute quale bene comune. Nel prossimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia verranno affrontate le tematiche relative a RICERCA, INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ, APPROPRIATEZZA, FORMAZIONE. Ne parleranno i farmacologi di base e clinici insieme ai regolatori, alle aziende farmaceutiche, ai clinici, agli esperti di analisi dei big data, ai politici, alle associazioni dei cittadini-pazienti in una contaminazione di saperi ed in un percorso di confronto che è l’unico modo per poter programmare il nostro futuro.

39° Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia

Carlo Cifani;
2019-01-01

Abstract

Il mondo del farmaco sta vivendo un periodo esaltante, una sorta di nuovo rinascimento. Parafrasando Dickens, potremmo dire che per il mondo del farmaco questi sono i tempi migliori e che questi sono i tempi peggiori. Le metodologie della ricerca sono radicalmente cambiate rispetto al passato e ci sono migliaia di nuovi potenziali farmaci in sviluppo preclinico e clinico; la valutazione del valore dell’innovazione è un processo sempre più complesso e abbiamo l’assoluta necessità di creare un ecosistema che favorisca la ricerca clinica e l’innovazione. Oggi disponiamo di farmaci per patologie non trattabili fino a pochi anni fa; il rapido turn over dell’innovazione porta a costi dei trattamenti elevatissimi e non sostenibili dal singolo; l’accesso ai nuovi trattamenti rischia di mettere in crisi la sostenibilità del nostro sistema sanitario universalistico. La personalizzazione delle terapie e la medicina di precisione sono una realtà in rapida evoluzione; la rinnovata attenzione della popolazione al benessere e alla prevenzione delle malattie indirizza verso l’uso di prodotti naturali; big data, intelligenza artificiale, digitalizzazione stanno rapidamente cambiando il mondo del farmaco: l’invecchiamento della popolazione e la cronicizzazione di malattie che in precedenza portavano rapidamente a morte aprono nuove problematiche anche sul piano della appropriatezza prescrittiva e della formazione continua. In questo contesto la Farmacologia è chiamata a rivestire un ruolo centrale e nello stesso tempo trasversale favorendo il metodo multidisciplinare, il dialogo intersettoriale, l’approccio olistico alla salute quale bene comune. Nel prossimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia verranno affrontate le tematiche relative a RICERCA, INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ, APPROPRIATEZZA, FORMAZIONE. Ne parleranno i farmacologi di base e clinici insieme ai regolatori, alle aziende farmaceutiche, ai clinici, agli esperti di analisi dei big data, ai politici, alle associazioni dei cittadini-pazienti in una contaminazione di saperi ed in un percorso di confronto che è l’unico modo per poter programmare il nostro futuro.
2019
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