Nella ricostruzione delle aree dannieggiate dal sisma del 2016 dovremmo valutare, preventivamente, “per chi ricostruire”, per quale tipo di comunità dobbiamo modellare la città. In tal senso, riteniamo che l'azione progettuale tesa ad individuare "nuovi sentieri di sviluppo" possa essere, da un lato, la via maestra per ridare prospettive di futuro a comunità attualmente, "spaesate", sfrangiate e disperse; dall'altro, lo sfondo sociale che orienta il progetto delle nuove città che dovranno essere certamente più sicure ma anche adeguate alle diversificazioni geografiche, paesaggistiche, culturali e ambientali che caratterizzano il cratere e ben calibrate rispetto alle esigenze delle popolazioni insediate.

Sguardi nel territorio

Sargolini M.
2018-01-01

Abstract

Nella ricostruzione delle aree dannieggiate dal sisma del 2016 dovremmo valutare, preventivamente, “per chi ricostruire”, per quale tipo di comunità dobbiamo modellare la città. In tal senso, riteniamo che l'azione progettuale tesa ad individuare "nuovi sentieri di sviluppo" possa essere, da un lato, la via maestra per ridare prospettive di futuro a comunità attualmente, "spaesate", sfrangiate e disperse; dall'altro, lo sfondo sociale che orienta il progetto delle nuove città che dovranno essere certamente più sicure ma anche adeguate alle diversificazioni geografiche, paesaggistiche, culturali e ambientali che caratterizzano il cratere e ben calibrate rispetto alle esigenze delle popolazioni insediate.
2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/413105
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