Il dialogo tra giudice amministrativo e Corte di Giustizia dell’Unione europea si è snodato attraverso tappe successive di assestamento. L’esame delle ordinanze di rinvio pregiudiziale denota una progressiva affermazione della ricerca di una sorta di sindacato sull’operato del giudice nazionale in relazione alla norma sovranazionale. Questa tendenza conosce l’apice con riferimento alla contestazione da parte del giudice amministrativo del ruolo nomofilattico dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, laddove abbia affermato un principio di diritto in possibile contrasto con l’interpretazione del diritto europeo. La necessità di garantire il funzionamento del sistema di cooperazione e il primato del diritto europeo riconoscendo al giudice nazionale la libertà di sottoporre alla CGUE la questione pregiudiziale che consideri necessaria, ha per effetto una funzione nomofilattica nazionale condizionata. In tale contesto il principio di diritto espresso dall’Adunanza Plenaria viene equiparato ad una disposizione nazionale di cui il giudice chiede alla CGUE la valutazione di conformità al diritto europeo e che, in presenza dei presupposti riconosciuti dalla giurisprudenza europea, il giudice nazionale può direttamente disapplicare.

Il ruolo del rinvio pregiudiziale alla CGUE nella giurisdizione amministrativa

Spuntarelli Sara
2018-01-01

Abstract

Il dialogo tra giudice amministrativo e Corte di Giustizia dell’Unione europea si è snodato attraverso tappe successive di assestamento. L’esame delle ordinanze di rinvio pregiudiziale denota una progressiva affermazione della ricerca di una sorta di sindacato sull’operato del giudice nazionale in relazione alla norma sovranazionale. Questa tendenza conosce l’apice con riferimento alla contestazione da parte del giudice amministrativo del ruolo nomofilattico dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, laddove abbia affermato un principio di diritto in possibile contrasto con l’interpretazione del diritto europeo. La necessità di garantire il funzionamento del sistema di cooperazione e il primato del diritto europeo riconoscendo al giudice nazionale la libertà di sottoporre alla CGUE la questione pregiudiziale che consideri necessaria, ha per effetto una funzione nomofilattica nazionale condizionata. In tale contesto il principio di diritto espresso dall’Adunanza Plenaria viene equiparato ad una disposizione nazionale di cui il giudice chiede alla CGUE la valutazione di conformità al diritto europeo e che, in presenza dei presupposti riconosciuti dalla giurisprudenza europea, il giudice nazionale può direttamente disapplicare.
2018
262
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