Le nanoemulsioni rappresentano una valida strategia per la somministrazione dermica e/o transdermica di composti farmacologicamente attivi che non possiedono una elevata solubilità in acqua e nei fluidi biologici. L’indometacina è un potente antinfiammatorio ed antidolorifico la cui somministrazione orale è compromessa dagli effetti collaterali a carico della mucosa gastrica. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di sviluppare nanoemulsioni contenenti indometacina per somministrazione transdermica. Le emulsioni sono state preparate utilizzando, come fase dispersa, olio essenziale di chiodi di garofano (Eugenia caryophyllata L. Merr. & Perry) che ha dimostrato un buon potere solvente nei confronti dell’indometacina. Inoltre, avendo proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche, l’olio essenziale di chiodi di garofano potrebbe coadiuvare l’effetto del principio attivo. Il Polisorbato 80 ed il Transcutol P sono stati utilizzati rispettivamente come surfattante e co-surfactante. Impiegando il metodo della titolazione con acqua, sono state preparate una serie di emulsioni e, con l’aiuto di diagrammi pseudo-ternari, sono stati selezionati i rapporti tra fase acquosa, fase lipidica e surfattante/co-surfattante che davano origine ad emulsioni colloidali. Da questi studi preliminari sono state selezionate 25 emulsioni sulle quali sono stati eseguiti studi di stabilità termodinamica (stabilità alla centrifugazione ed a cicli di congelamento/scongelamento). Tulle le emulsioni sono risultate stabili e sottoposte a studi di permeazione su pelle del tratto addominale di ratto, usando celle a diffusione di tipo Franz. La migliore emulsione, che ha fatto registrare un flusso di indometacina di 816 µg · cm2 · h-1, è stata caratterizzata in termini di morfologia (microscopia elettronica a trasmissione), viscosità, indice di rifrazione e dimensione media delle fase dispersa. La fase dispersa era formata da gocce di dimensione media di 49±1 nm ed un indice di polidispersione pari a 0.25±0.06, un indice di rifrazione di 1.40±0.004 ed una viscosità di 29.4±2.50 mPa. Dalle analisi calorimetriche non sembrano essere presenti interazioni farmaco-eccipienti. Studi in vivo, eseguiti applicando la formulazione su edema indotto da carragenina, hanno suggerito, indirettamente, un aumento della penetrazione dell’indometacina attraverso la cute rispetto al gruppo di controllo. Studi istopatologici hanno inoltre mostrato che, dopo 6 applicazioni giornaliere consecutive, la cute non presentava eritema o alterazioni della sua struttura normale. Dai risultati ottenuti si può concludere che le nanoemulsioni possono essere impiegate per aumentare la diffusione e quindi l’assorbimento di indometacina attraverso la cute. L’olio essenziale di chiodi di garofano è un veicolo interessante per la preparazione di nanoemulsioni, anche grazie alle sue proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche

NANOEMULSIONI PER LA VEICOLAZIONE DI INDOMETACINA

Serena Logrippo;Diego Romano Perinelli;Marco Cespi;Giulia Bonacucina;Paolo Blasi;Giovanni Filippo Palmieri.
2015-01-01

Abstract

Le nanoemulsioni rappresentano una valida strategia per la somministrazione dermica e/o transdermica di composti farmacologicamente attivi che non possiedono una elevata solubilità in acqua e nei fluidi biologici. L’indometacina è un potente antinfiammatorio ed antidolorifico la cui somministrazione orale è compromessa dagli effetti collaterali a carico della mucosa gastrica. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di sviluppare nanoemulsioni contenenti indometacina per somministrazione transdermica. Le emulsioni sono state preparate utilizzando, come fase dispersa, olio essenziale di chiodi di garofano (Eugenia caryophyllata L. Merr. & Perry) che ha dimostrato un buon potere solvente nei confronti dell’indometacina. Inoltre, avendo proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche, l’olio essenziale di chiodi di garofano potrebbe coadiuvare l’effetto del principio attivo. Il Polisorbato 80 ed il Transcutol P sono stati utilizzati rispettivamente come surfattante e co-surfactante. Impiegando il metodo della titolazione con acqua, sono state preparate una serie di emulsioni e, con l’aiuto di diagrammi pseudo-ternari, sono stati selezionati i rapporti tra fase acquosa, fase lipidica e surfattante/co-surfattante che davano origine ad emulsioni colloidali. Da questi studi preliminari sono state selezionate 25 emulsioni sulle quali sono stati eseguiti studi di stabilità termodinamica (stabilità alla centrifugazione ed a cicli di congelamento/scongelamento). Tulle le emulsioni sono risultate stabili e sottoposte a studi di permeazione su pelle del tratto addominale di ratto, usando celle a diffusione di tipo Franz. La migliore emulsione, che ha fatto registrare un flusso di indometacina di 816 µg · cm2 · h-1, è stata caratterizzata in termini di morfologia (microscopia elettronica a trasmissione), viscosità, indice di rifrazione e dimensione media delle fase dispersa. La fase dispersa era formata da gocce di dimensione media di 49±1 nm ed un indice di polidispersione pari a 0.25±0.06, un indice di rifrazione di 1.40±0.004 ed una viscosità di 29.4±2.50 mPa. Dalle analisi calorimetriche non sembrano essere presenti interazioni farmaco-eccipienti. Studi in vivo, eseguiti applicando la formulazione su edema indotto da carragenina, hanno suggerito, indirettamente, un aumento della penetrazione dell’indometacina attraverso la cute rispetto al gruppo di controllo. Studi istopatologici hanno inoltre mostrato che, dopo 6 applicazioni giornaliere consecutive, la cute non presentava eritema o alterazioni della sua struttura normale. Dai risultati ottenuti si può concludere che le nanoemulsioni possono essere impiegate per aumentare la diffusione e quindi l’assorbimento di indometacina attraverso la cute. L’olio essenziale di chiodi di garofano è un veicolo interessante per la preparazione di nanoemulsioni, anche grazie alle sue proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche
2015
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