In principio, l’a. propone rapidamente alcune riflessioni intorno agli schiavi immigrati nell’antica Roma ed alla disciplina giuridica applicabile ad essi, con particolare riferimento al peculium ed alle actiones adiecticiae qualitatis. Di seguito, prendendo spunto dalla recente collettanea sul mondo romano del lavoro curata da Marcone, l’articolo contiene cenni sugli influssi ideologici in materia di schiavitù e di critica delle fonti; nonché sul GIREA e su altre aperture europeiste nella romanistica degli anni ’70. L’analisi si concentra, quindi, sui flussi volontari di manodopera servile e sul caso del mango. Infine, brevi considerazioni su diritto di cittadinanza ed integrazione sociale in Roma antica chiudono il contributo.
Schiavitù, immigrazione e lavoro in Roma antica. Brevi note
MERCOGLIANO F.
2017-01-01
Abstract
In principio, l’a. propone rapidamente alcune riflessioni intorno agli schiavi immigrati nell’antica Roma ed alla disciplina giuridica applicabile ad essi, con particolare riferimento al peculium ed alle actiones adiecticiae qualitatis. Di seguito, prendendo spunto dalla recente collettanea sul mondo romano del lavoro curata da Marcone, l’articolo contiene cenni sugli influssi ideologici in materia di schiavitù e di critica delle fonti; nonché sul GIREA e su altre aperture europeiste nella romanistica degli anni ’70. L’analisi si concentra, quindi, sui flussi volontari di manodopera servile e sul caso del mango. Infine, brevi considerazioni su diritto di cittadinanza ed integrazione sociale in Roma antica chiudono il contributo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.