Il progetto nasce da una attenta indagine sul caratteri architettonici del luogo. La casa si colloca ad 800 metri di altitudine ad Est di Roma, nell'antica acropoli di Praeneste (oggi Palestrina) a 70 km da Roma Luogo dove nel 1953 venne realizzato il film Pane amore e fantasia di Comencini, Castel San Pietro Romano si caratterizza oggi come un piccolo borgo compatto, composto di strade strettissime e case rivestite di intonaco grezzo. Le antiche mura, che lo avvolgono a partire da una fortezza risalente all'anno 1000, pongono in evidenza una serie di superfetazioni realizzare a partire dagli anni 50 che aggettano sulla strada provinciale. La casa rappresenta una di queste entità ed è disposta su cinque livelli. Il suo sviluppo in altezza consente una vista mirabile a 360 gradi sul panorama. Precedentemente l'antico muro del borgo era stato nascosto all'interno della casa compreso tra una prima superfetazione e il nucleo originario risalente ai primi anni del Novecento, provocando la totale perdita percettiva delle tracce storiche. Il primo intervento è stato quello di far leggere la sequenza di interventi avvenuti negli anni, attraverso la suddivisione della serie di superfetazioni e la vecchia casa. La concezione netta tra vecchio e nuovo viene garantita dalla presenza di una vetrata alta 10mt e larga 90cm, consentendo in questo modo anche la rilettura delle mura storiche del borgo. La vecchia casa, prima completamente intonacata presenta oggi un rivestimento interno di pietra faccia a vista, mentre all'esterno è stato ripristinato l'intonaco grezzo, in linea con il resto del borgo. L'annesso, (il volume della superfetazione), collegato al resto della casa solo attraverso una scala a chiocciola è stato ristrutturato e intonacato, lasciando in pietra solo la parte coincidente con il muro storico. Entrambi i volumi caratterizzati da un intervento minimale in grado di consentire la lettura di tutti i materiali e le tecnologie costruttive utilizzate, sono stati suddivisi al loto interno da pareti vetrate o colorate. Concepite come piani orizzontali e verticali che si intersecano, con lo scopo di creare una percezione spaziale sempre diversa, le pareti suddividono nei tre livelli ottenuti all'interno del nucleo originario un soggiorno cucina e bagno al piano terra mentre nei due livelli superiori trovano collocazione una stanza da letto, un soggiorno di piano, uno studio e rispettivi servizi. All'interno del nucleo originario tutto è visibile persino il tetto. Una grande libreria in ferro percepibile nella sua interezza scandisce tutti i livelli arrivando sino al tetto in lamiera e putrelle di ferro. L'annesso suddiviso sempre da pareti vetrate o colorate presenta al suo interno una zina relax idromassaggio con spogliatoio , una stanza da letto, uno studio e rispettivi servizi.
CASA A CASTELLO
EMILI, Anna Rita
2014-01-01
Abstract
Il progetto nasce da una attenta indagine sul caratteri architettonici del luogo. La casa si colloca ad 800 metri di altitudine ad Est di Roma, nell'antica acropoli di Praeneste (oggi Palestrina) a 70 km da Roma Luogo dove nel 1953 venne realizzato il film Pane amore e fantasia di Comencini, Castel San Pietro Romano si caratterizza oggi come un piccolo borgo compatto, composto di strade strettissime e case rivestite di intonaco grezzo. Le antiche mura, che lo avvolgono a partire da una fortezza risalente all'anno 1000, pongono in evidenza una serie di superfetazioni realizzare a partire dagli anni 50 che aggettano sulla strada provinciale. La casa rappresenta una di queste entità ed è disposta su cinque livelli. Il suo sviluppo in altezza consente una vista mirabile a 360 gradi sul panorama. Precedentemente l'antico muro del borgo era stato nascosto all'interno della casa compreso tra una prima superfetazione e il nucleo originario risalente ai primi anni del Novecento, provocando la totale perdita percettiva delle tracce storiche. Il primo intervento è stato quello di far leggere la sequenza di interventi avvenuti negli anni, attraverso la suddivisione della serie di superfetazioni e la vecchia casa. La concezione netta tra vecchio e nuovo viene garantita dalla presenza di una vetrata alta 10mt e larga 90cm, consentendo in questo modo anche la rilettura delle mura storiche del borgo. La vecchia casa, prima completamente intonacata presenta oggi un rivestimento interno di pietra faccia a vista, mentre all'esterno è stato ripristinato l'intonaco grezzo, in linea con il resto del borgo. L'annesso, (il volume della superfetazione), collegato al resto della casa solo attraverso una scala a chiocciola è stato ristrutturato e intonacato, lasciando in pietra solo la parte coincidente con il muro storico. Entrambi i volumi caratterizzati da un intervento minimale in grado di consentire la lettura di tutti i materiali e le tecnologie costruttive utilizzate, sono stati suddivisi al loto interno da pareti vetrate o colorate. Concepite come piani orizzontali e verticali che si intersecano, con lo scopo di creare una percezione spaziale sempre diversa, le pareti suddividono nei tre livelli ottenuti all'interno del nucleo originario un soggiorno cucina e bagno al piano terra mentre nei due livelli superiori trovano collocazione una stanza da letto, un soggiorno di piano, uno studio e rispettivi servizi. All'interno del nucleo originario tutto è visibile persino il tetto. Una grande libreria in ferro percepibile nella sua interezza scandisce tutti i livelli arrivando sino al tetto in lamiera e putrelle di ferro. L'annesso suddiviso sempre da pareti vetrate o colorate presenta al suo interno una zina relax idromassaggio con spogliatoio , una stanza da letto, uno studio e rispettivi servizi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.