Aspetti teorici del negozio giuridico. Appunti romanistici

Dai riferimenti nella manualistica e trattatistica in tema di negozio giuridico si verifica, in Italia, una progressiva e manifesta disparità di visuali interpretative sin dalla configurabilità stessa del concetto per l’esperienza giuridica romana. Dall’esame diretto delle fonti (spec. Ulp. 11 ad ed. D. 4.2.9.3; Paul. 16 ad Plaut. D. 44.7.48; Gai 3.106-107; Tit. Ulp. 11.27) si evince un uso del termine negotium con valenza generale e in un senso che poi verrà elaborato dalla storiografia giuridica sino alla concettualizzazione moderna: se ne ripercorrono, dunque, i passaggi fondamentali, dall’«invenzione» da parte di Nettelbladt, sino a Savigny, Windscheid e la fortuna scaturita da allora e dilagata in Italia e Germania soprattutto, nonché fino al profondo rinnovamento ad opera di Emilio Betti, di cui si esamina in particolar modo il significativo apporto, pur oggi superato ed inattuale.