Stiamo attraversando un momento storico in cui ai profondi cambiamenti ecologici ed economici si affiancano nuove spinte culturali e nuovi interessi della società che contrappongono allo stile di vita frenetico e stressante, nuovi comportamenti di vita, più a misura d'uomo. In un fase di omogeneizzazione dei paesaggi, di globalizzazione dei mercati, e di standardizzazione dei comportamenti dei consumatori, ogni spinta alla valorizzazione di milieu e sistemi identitari locali e quindi alla territorializzazione delle produzioni potrebbe essere motivo di elevato interesse per la società. Ad un mondo globale, veloce, dove le distanze si sono accorciate e si tende ad omologare tutto si contrappone, dunque, una ricerca esasperata di patrimonio identitario, di prodotti distintivi, alla scoperta e/o riscoperta delle origini e delle tradizioni. Si aprono scenari inediti per le aree interne che sembravano destinate all'emorragia demografica sino alla definitiva scomparsa. In queste aree, ora si contrappongono opportunità e minacce (vedi Analisi SWOT allegata) e sappiamo che il prevalere delle prime o delle seconde dipende dal valore di resilienza e quindi dalla capacità dei soggetti economici e istituzionali di rispondere ai mutamenti in atto con processi di adattamento e riposizionamento senza perdere i propri caratteri identitari. Si tratta di una condizione realizzabile nel contesto ambientale, sociale e culturale delle aree interne e potrebbe favorire anche una significativa crescita economica purchè le forze endogene delle reti lenti locali sappiano opportunamenti innescarsi nelle reti veloci della globalità.
Lento/veloce per lo sviluppo delle aree interne dell'Alto Mceratese
SARGOLINI, Massimo
2015-01-01
Abstract
Stiamo attraversando un momento storico in cui ai profondi cambiamenti ecologici ed economici si affiancano nuove spinte culturali e nuovi interessi della società che contrappongono allo stile di vita frenetico e stressante, nuovi comportamenti di vita, più a misura d'uomo. In un fase di omogeneizzazione dei paesaggi, di globalizzazione dei mercati, e di standardizzazione dei comportamenti dei consumatori, ogni spinta alla valorizzazione di milieu e sistemi identitari locali e quindi alla territorializzazione delle produzioni potrebbe essere motivo di elevato interesse per la società. Ad un mondo globale, veloce, dove le distanze si sono accorciate e si tende ad omologare tutto si contrappone, dunque, una ricerca esasperata di patrimonio identitario, di prodotti distintivi, alla scoperta e/o riscoperta delle origini e delle tradizioni. Si aprono scenari inediti per le aree interne che sembravano destinate all'emorragia demografica sino alla definitiva scomparsa. In queste aree, ora si contrappongono opportunità e minacce (vedi Analisi SWOT allegata) e sappiamo che il prevalere delle prime o delle seconde dipende dal valore di resilienza e quindi dalla capacità dei soggetti economici e istituzionali di rispondere ai mutamenti in atto con processi di adattamento e riposizionamento senza perdere i propri caratteri identitari. Si tratta di una condizione realizzabile nel contesto ambientale, sociale e culturale delle aree interne e potrebbe favorire anche una significativa crescita economica purchè le forze endogene delle reti lenti locali sappiano opportunamenti innescarsi nelle reti veloci della globalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.