Progetto per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico -Regione Marche. Attività di Consulenza per aspetti urbanistici, territoriali e paesaggistici.

Dall’esperienza del metodo condiviso da cui in Consulta sono nati diversi progetti di coerenza territoriale, laddove i vari amministratori locali hanno di volta in volta evidenziato le varie problematiche sofferte dai loro territori e dai loro cittadini, è scaturita la necessità di affrontare la problematica legata alla salvaguardia e controllo dei fiumi. Dalle consultazioni con le governance locali si è deciso di approcciare la problematica con due linee di azioni a diversa velocità: una, da tempi medio lunghi, che delinea un'ipotesi di studio per un contratto di fiume, relativo alle principali aste fluviali del territorio della Consulta (Potenza, Chienti, Tenna ed Esino); una invece riferita alle problematiche cogenti che necessitano di soluzioni rapide. A questo proposito nella riunione del 30 giugno scorso si era considerata l’opportunità di predisporre un progetto cantierabile entro il 31 dicembre 2014 in relazione a quanto stabilito dal recente DL 91/2014. A tutto ciò si è aggiunta anche la richiesta, pervenuta dalla Regione attraverso il tavolo della Consulta, di un progetto esecutivo per il mese di ottobre 2014 sul rischio idrogeologico ed in particolare sugli interventi da effettuare sulle principali aste fluviali del territorio della Consulta (Potenza, Chienti, Tenna ed Esino) e relativi affluenti principali. La progettazione è stata condotta, per le rispettive competenze, dai progettisti UNICAM attraverso la Piattaforma RAP (Rischi ambientali e Prevenzione) e dallo spin-off di Unicam “Terre.it” e relativi collaboratori. Parallelamente alla stesura del progetto è stato necessario procedere alla sottoscrizione di un patto d’area con tutti i Comuni che risulteranno coinvolti da detta progettualità, in quanto gli stessi possano essere consapevoli del processo. A tal riguardo è stato deciso, in sede di tavolo della Consulta, di predisporre immediatamente una bozza di accordo, che i Comuni interessati avrebbero deliberato nelle prossime giunte utili, in quanto tale accordo non è a titolo oneroso, rinviando a delibere di Consiglio ulteriori eventuali atti di spesa. Le linee di azione sono state condivise con gli uffici tecnici delle Comunità Montane interessate e dei relativi Comuni: a questo proposito è stato chiesto ai rispettivi Presidenti che si facciano parte attiva nel richiedere a detti Uffici tecnici eventuali criticità sopraggiunte in merito e non inserite nei piani di emergenza già consegnati in Provincia nel 2013 e quindi già disponibili. In riferimento al contratto di fiume è stato più volte ribadito come lo stesso sia lo strumento necessario per delineare definitivamente la strategia della Consulta rispetto alla problematica su rischio idrogeologico e segnatamente rispetto a quella della salvaguardia e controllo dei fiumi; in questo ambito infatti, lo stesso progetto sopra esplicitato, è propedeutico a questa finalità ultima dei contratti di fiume.