Il recente revival degli studi marxiani lascia in ombra la sfaccettata analisi marxiana del lavoro e del processo di produzione. Nonostante l'interpretazione di Hannah Arendt, Marx non riduce l'uomo ad 'animal laboransa': il lavoro è una tipica attività umana, un' 'inquietudine creatrice' che incorpora la cooperazione la conoscenza. Ma con lo 'sconfinamento del capitale nel tempo di lavoro' anche gli elementi cooperativi e scientifici diventano un poter estraneo che domina i lavoratori. Riprendere questo approccio può contribuire all'interpretazione dell'attività umana nella produzione post-fordista e nel capitalismo globalizzato; e riconoscere il nesso fra la teoria marxiana del lavoro umano e la sua visione del conflitto sociale può offrire un punto di vista critico sulle contemporanee teorie della giustizia (incluse quelle elaborate dagli'Analytical Marxists').
Inquietudine creatrice. Marx e il lavoro
BACCELLI, Luca
2015-01-01
Abstract
Il recente revival degli studi marxiani lascia in ombra la sfaccettata analisi marxiana del lavoro e del processo di produzione. Nonostante l'interpretazione di Hannah Arendt, Marx non riduce l'uomo ad 'animal laboransa': il lavoro è una tipica attività umana, un' 'inquietudine creatrice' che incorpora la cooperazione la conoscenza. Ma con lo 'sconfinamento del capitale nel tempo di lavoro' anche gli elementi cooperativi e scientifici diventano un poter estraneo che domina i lavoratori. Riprendere questo approccio può contribuire all'interpretazione dell'attività umana nella produzione post-fordista e nel capitalismo globalizzato; e riconoscere il nesso fra la teoria marxiana del lavoro umano e la sua visione del conflitto sociale può offrire un punto di vista critico sulle contemporanee teorie della giustizia (incluse quelle elaborate dagli'Analytical Marxists').I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.