Se della ricchezza artistica, archeologica, paesaggistica del nostro territorio provinciale siamo abbastanza consapevoli, forse meno conosciuta e certamente meno valorizzata è la realtà di tanti piccoli Musei naturalistici di cui proprio la nostra Provincia è particolarmente ricca. Sono luoghi che propongono all’occhio del visitatore i tesori della natura, la lettura del paesaggio, la valorizzazione del nostro territorio attraverso reperti, collezioni anche storiche (spesso donate da privati), piccole ricostruzioni di scorci e ambienti. Minerali, fossili, animali, insetti e piante, ma anche storie che schiudono orizzonti di grandissimo fascino, sia per i grandi che per i piccoli, e che sono accolte in questi spazi troppo spesso sconosciuti e poco collegati tra loro. Uno di questi è il Museo universitario di Scienze di Camerino, unico nel suo genere nelle Marche; da questo Museo e dalle considerazioni di cui sopra è nata l’idea di proporre percorsi che legassero le diverse opportunità offerte del territorio e ne accrescessero così la fruibilità ed il significato. Condivisa dal Sistema Museale della Provincia di Macerata, la proposta ha raccolto il favore delle Amministrazioni comunali e degli operatori dei musei e l’appoggio della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. Grazie all’adesione del Museo di Storia Naturale di Macerata, del Museo di Storia Naturale di Gagliole, del Museo Paleontologico e Parco dei Dinosauri di Matelica, del Museo Moretti, sezione geopaleontologica, di San Severino, e del Laboratorio Museo Paleontologico e Archeologico di Serravalle del Chienti, dei rispettivi Comuni e grazie al Comune di Camerino che ha accettato di fare da capofila per il Museo Universitario, il Progetto presentato sul bando relativo alla L.R. n. 75/1997 del 2009 ha ottenuto il finanziamento che gli ha consentito di cominciare il cammino. La guida che vi presentiamo è solo un primo passo per raggiungere quell’obiettivo di lavorare e proporsi come rete per consentire anche al patrimonio culturale naturalistico di essere maggiormente conosciuto e riconosciuto come patrimonio culturale “diffuso”. L’ intento è quello di creare un circuito che permetta a cittadini, turisti e scuole di usufruire di questo patrimonio che consente di parlare di evoluzione, biodiversità, cambiamento climatico, salvaguardia dell’ambiente e del territorio, sviluppo sostenibile. Di quei temi, insomma, che sono ormai emergenze del nostro vivere nel terzo millennio ed anche riflessioni fondamentali per le nuove generazioni. Come punto di partenza abbiamo scelto le collezioni paleontologiche presenti nei sei Musei, e le abbiamo censite e quindi rilette in un percorso trasversale capace di coinvolgere il visitatore, collegare idealmente tutto il territorio, facendo però emergere le particolarità che ciascuno può offrire. Il tema scelto è “l’evoluzione”: ritroverete, nei contenuti di questa guida e nelle postazioni multimediali allestite all’interno dei Musei, un colore ed un simbolo che richiamano il percorso. Notizie semplici ma rigorose dal punto di vista scientifico vi aiuteranno con idee e spunti a comprendere come il paesaggio che vi circonda si sia profondamente e ripetutamente modificato nel corso di molti milioni di anni (dal mare alle terre emerse, dai climi tropicali a quelli glaciali). Cominciamo dunque!! scegliendo in base all’interesse o alla disponibilità di tempo, di percorrere l’ itinerario del viaggiatore, che si snoda attraverso i sei Musei e li inserisce nel panorama delle ricchezze che li circondano, oppure preferendo di percorrere la storia della vita e della Terra con fossili curiosi che arrivano anche da altre parti del mondo, o infine inserendosi in uno specifico ambiente del passato ormai scomparso di questa regione, ma ancora testimoniato dalla vita che vi pullulava anche milioni di anni fa.

Guida alla 'Rete dei Musei Scientifici della Provincia di Macerata'

INVERNIZZI, Maria Chiara;MAGNONI, Maria Luisa;BLASETTI, Alessandro
2011-01-01

Abstract

Se della ricchezza artistica, archeologica, paesaggistica del nostro territorio provinciale siamo abbastanza consapevoli, forse meno conosciuta e certamente meno valorizzata è la realtà di tanti piccoli Musei naturalistici di cui proprio la nostra Provincia è particolarmente ricca. Sono luoghi che propongono all’occhio del visitatore i tesori della natura, la lettura del paesaggio, la valorizzazione del nostro territorio attraverso reperti, collezioni anche storiche (spesso donate da privati), piccole ricostruzioni di scorci e ambienti. Minerali, fossili, animali, insetti e piante, ma anche storie che schiudono orizzonti di grandissimo fascino, sia per i grandi che per i piccoli, e che sono accolte in questi spazi troppo spesso sconosciuti e poco collegati tra loro. Uno di questi è il Museo universitario di Scienze di Camerino, unico nel suo genere nelle Marche; da questo Museo e dalle considerazioni di cui sopra è nata l’idea di proporre percorsi che legassero le diverse opportunità offerte del territorio e ne accrescessero così la fruibilità ed il significato. Condivisa dal Sistema Museale della Provincia di Macerata, la proposta ha raccolto il favore delle Amministrazioni comunali e degli operatori dei musei e l’appoggio della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. Grazie all’adesione del Museo di Storia Naturale di Macerata, del Museo di Storia Naturale di Gagliole, del Museo Paleontologico e Parco dei Dinosauri di Matelica, del Museo Moretti, sezione geopaleontologica, di San Severino, e del Laboratorio Museo Paleontologico e Archeologico di Serravalle del Chienti, dei rispettivi Comuni e grazie al Comune di Camerino che ha accettato di fare da capofila per il Museo Universitario, il Progetto presentato sul bando relativo alla L.R. n. 75/1997 del 2009 ha ottenuto il finanziamento che gli ha consentito di cominciare il cammino. La guida che vi presentiamo è solo un primo passo per raggiungere quell’obiettivo di lavorare e proporsi come rete per consentire anche al patrimonio culturale naturalistico di essere maggiormente conosciuto e riconosciuto come patrimonio culturale “diffuso”. L’ intento è quello di creare un circuito che permetta a cittadini, turisti e scuole di usufruire di questo patrimonio che consente di parlare di evoluzione, biodiversità, cambiamento climatico, salvaguardia dell’ambiente e del territorio, sviluppo sostenibile. Di quei temi, insomma, che sono ormai emergenze del nostro vivere nel terzo millennio ed anche riflessioni fondamentali per le nuove generazioni. Come punto di partenza abbiamo scelto le collezioni paleontologiche presenti nei sei Musei, e le abbiamo censite e quindi rilette in un percorso trasversale capace di coinvolgere il visitatore, collegare idealmente tutto il territorio, facendo però emergere le particolarità che ciascuno può offrire. Il tema scelto è “l’evoluzione”: ritroverete, nei contenuti di questa guida e nelle postazioni multimediali allestite all’interno dei Musei, un colore ed un simbolo che richiamano il percorso. Notizie semplici ma rigorose dal punto di vista scientifico vi aiuteranno con idee e spunti a comprendere come il paesaggio che vi circonda si sia profondamente e ripetutamente modificato nel corso di molti milioni di anni (dal mare alle terre emerse, dai climi tropicali a quelli glaciali). Cominciamo dunque!! scegliendo in base all’interesse o alla disponibilità di tempo, di percorrere l’ itinerario del viaggiatore, che si snoda attraverso i sei Musei e li inserisce nel panorama delle ricchezze che li circondano, oppure preferendo di percorrere la storia della vita e della Terra con fossili curiosi che arrivano anche da altre parti del mondo, o infine inserendosi in uno specifico ambiente del passato ormai scomparso di questa regione, ma ancora testimoniato dalla vita che vi pullulava anche milioni di anni fa.
2011
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/367601
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