I lavori di grafica lasciano molte tracce di sé, inscritte direttamente negli artefatti o disseminate intorno a essi dagli attori sociali implicati nel processo di progettazione, produzione e ricezione. Le tracce però restano indizi muti in assenza di quesiti. Gli artefatti stessi arrivano a noi come traccia documentale e il modo in cui ci giungono – studi, schizzi, progetti esecutivi, prove di stampa, esemplari originali di una tiratura, riproduzioni fotografiche o digitali, copie intonse o con evidenti segni d’uso – può raccontare molte cose. L'articolo avanza alcune riflessioni metodologiche sul valore e sull'uso delle tracce nella storia del progetto grafico.

Interrogare le tracce: appunti di metodo sulla storia del progetto grafico

VINTI, Carlo
2014-01-01

Abstract

I lavori di grafica lasciano molte tracce di sé, inscritte direttamente negli artefatti o disseminate intorno a essi dagli attori sociali implicati nel processo di progettazione, produzione e ricezione. Le tracce però restano indizi muti in assenza di quesiti. Gli artefatti stessi arrivano a noi come traccia documentale e il modo in cui ci giungono – studi, schizzi, progetti esecutivi, prove di stampa, esemplari originali di una tiratura, riproduzioni fotografiche o digitali, copie intonse o con evidenti segni d’uso – può raccontare molte cose. L'articolo avanza alcune riflessioni metodologiche sul valore e sull'uso delle tracce nella storia del progetto grafico.
2014
262
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/335987
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