Le prospettive dello sviluppo rurale sono ancorate a due questioni tra loro significativamente intrecciate: 1) il consolidarsi di un uso multifunzionale dell'agricoltura che favorisce un'offerta ampia e diversificata, avvicinando la produzione di qualità alla fruizione turistica, didattico-ricreativa, museale e scientifica e segna il declino di politiche unilaterali di industrializzazione della produzione agraria; 2) l'instaurarsi di un nuovo rapporto città campagna che ha portato ad una diffusione nelle aree rurali di servizi e infrastrutture proprie degli spazi urbani: a) favorendo continue ibridazioni e contaminazioni di tipologie e destinazioni d'uso di spazi e manufatti; b) rendendo sempre più difficile il riconoscimento di comunità rurali con riferimento a chi vive e lavora in campagna. Su questo sfondo, in cui si proiettano i nuovi scenari di sviluppo promossi dalla riforma della Politica Agricola Comunitaria (2003), il 5° Programma d'azione per l'ambiente (1992), la Strategia pan-europea per la diversità ecologica ed il paesaggio (Unep, Coe, Ecnc, 1995), la Strategia europea per la diversità biologica (Com, 1998), il paesaggio non ha solamente un valore simbolico e culturale, ma diventa anche attrattore e veicolo di nuovi modelli di sviluppo territoriale. Il ruolo politico e strategico del bene paesaggistico è sancito con nettezza dalla Convenzione Europea del Paesaggio , mentre il recente Codice dei beni culturali sembra non avere ancora recepito appieno che, nel progetto territoriale, le azioni per la tutela e quelle per la valorizzazione non sono antinomiche. In tal senso, lo specifico contributo del nostro gruppo di lavoro , in quest'attività di ricerca, è volto a delineare indicazioni e riferimenti strutturali e strategici per la pianificazione urbanistica e territoriale, al fine di pervenire a feconde interazioni tra la conservazione delle risorse naturali e culturali e lo sviluppo delle attività radicate nelle tradizioni produttive locali, con particolare attenzione alle produzioni vitivinicole.

Piano strategico territoriale area del Piceno

SARGOLINI, Massimo
2010-01-01

Abstract

Le prospettive dello sviluppo rurale sono ancorate a due questioni tra loro significativamente intrecciate: 1) il consolidarsi di un uso multifunzionale dell'agricoltura che favorisce un'offerta ampia e diversificata, avvicinando la produzione di qualità alla fruizione turistica, didattico-ricreativa, museale e scientifica e segna il declino di politiche unilaterali di industrializzazione della produzione agraria; 2) l'instaurarsi di un nuovo rapporto città campagna che ha portato ad una diffusione nelle aree rurali di servizi e infrastrutture proprie degli spazi urbani: a) favorendo continue ibridazioni e contaminazioni di tipologie e destinazioni d'uso di spazi e manufatti; b) rendendo sempre più difficile il riconoscimento di comunità rurali con riferimento a chi vive e lavora in campagna. Su questo sfondo, in cui si proiettano i nuovi scenari di sviluppo promossi dalla riforma della Politica Agricola Comunitaria (2003), il 5° Programma d'azione per l'ambiente (1992), la Strategia pan-europea per la diversità ecologica ed il paesaggio (Unep, Coe, Ecnc, 1995), la Strategia europea per la diversità biologica (Com, 1998), il paesaggio non ha solamente un valore simbolico e culturale, ma diventa anche attrattore e veicolo di nuovi modelli di sviluppo territoriale. Il ruolo politico e strategico del bene paesaggistico è sancito con nettezza dalla Convenzione Europea del Paesaggio , mentre il recente Codice dei beni culturali sembra non avere ancora recepito appieno che, nel progetto territoriale, le azioni per la tutela e quelle per la valorizzazione non sono antinomiche. In tal senso, lo specifico contributo del nostro gruppo di lavoro , in quest'attività di ricerca, è volto a delineare indicazioni e riferimenti strutturali e strategici per la pianificazione urbanistica e territoriale, al fine di pervenire a feconde interazioni tra la conservazione delle risorse naturali e culturali e lo sviluppo delle attività radicate nelle tradizioni produttive locali, con particolare attenzione alle produzioni vitivinicole.
2010
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/311202
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