Il trapianto di organi e tessuti è la somma di un percorso organizzativo che, coinvolgendo figure professionali di discipline diverse, inizia con l’individuazione del potenziale donatore e si conclude con l’atto operatorio del trapianto; quest’ultimo, oltre ad essere una reale necessità terapeutica per tutti i pazienti che sono in attesa di un organo, rappresenta il coronamento di un lungo e impegnativo lavoro di molti professionisti appartenenti a strutture operative differenti. La liceità del trapianto è ammessa dalle legislazioni di tutti i Paesi scientificamente progrediti . Inizialmente le leggi erano avevano la peculiarità di elencare tassativamente gli organi trapiantabili, successivamente la normativa ha assunto un carattere più aperto, lasciando solo ai progressi delle tecniche chirurgiche la limitazione delle parti trapiantabili. Purtroppo la carenza di organi destinata ai trapianti solleva diversi problemi; ci sono Paesi dove la disponibilità di organi è maggiore ma nel contempo vengono meno le necessarie garanzie di qualità e sicurezza che devono contraddistinguere questo tipo di chirurgia, inoltre si alimentano i viaggi della speranza che pongono interrogativi di natura giuridica ed etica contrastando con il principio di sussidiarietà e con quello di giustizia. Il presente lavoro analizza i progressi effettuati in trapiantologia soprattutto per quel che riguarda la possibilità di reperire organi impiantabili da donatore a cuore non battente, no heart beating donor (NHBD), in cui l’Italia si vede ancorata ad una normativa non ancora completamente attuata, mentre i processi scientifici continuano a svilupparsi, come nel Protocollo operativo approntato al Policlinico S. Matteo a Pavia.
La donazione di organi a cuore non battente (NHBD): la situazione italiana, aspetti etici e medico-legali
SIRIGNANO, Ascanio;RICCI, GIOVANNA;PREMATE, ALESSANDRA;
2012-01-01
Abstract
Il trapianto di organi e tessuti è la somma di un percorso organizzativo che, coinvolgendo figure professionali di discipline diverse, inizia con l’individuazione del potenziale donatore e si conclude con l’atto operatorio del trapianto; quest’ultimo, oltre ad essere una reale necessità terapeutica per tutti i pazienti che sono in attesa di un organo, rappresenta il coronamento di un lungo e impegnativo lavoro di molti professionisti appartenenti a strutture operative differenti. La liceità del trapianto è ammessa dalle legislazioni di tutti i Paesi scientificamente progrediti . Inizialmente le leggi erano avevano la peculiarità di elencare tassativamente gli organi trapiantabili, successivamente la normativa ha assunto un carattere più aperto, lasciando solo ai progressi delle tecniche chirurgiche la limitazione delle parti trapiantabili. Purtroppo la carenza di organi destinata ai trapianti solleva diversi problemi; ci sono Paesi dove la disponibilità di organi è maggiore ma nel contempo vengono meno le necessarie garanzie di qualità e sicurezza che devono contraddistinguere questo tipo di chirurgia, inoltre si alimentano i viaggi della speranza che pongono interrogativi di natura giuridica ed etica contrastando con il principio di sussidiarietà e con quello di giustizia. Il presente lavoro analizza i progressi effettuati in trapiantologia soprattutto per quel che riguarda la possibilità di reperire organi impiantabili da donatore a cuore non battente, no heart beating donor (NHBD), in cui l’Italia si vede ancorata ad una normativa non ancora completamente attuata, mentre i processi scientifici continuano a svilupparsi, come nel Protocollo operativo approntato al Policlinico S. Matteo a Pavia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.