Coniugare libertà e coercizione è un vecchio problema della nostra civiltà liberale. Il tema ha portato in primo piano il problema dei limiti della potestà punitiva dello Stato nella configurazione dei reati: di quello, cioè, che, all’interno di una moderna democrazia liberale, il legislatore può legittimamente e giustamente punire, e quello che deve lasciare impunito. La questione involge la perenne dialettica tra politica e diritto; tra ciò che è ontologicamente, o naturalisticamente, delitto, e ciò che è tale per mera creazione politico-sociale; tra efficienza repressiva e limitazione della coercizione e, in radice, tra diritto penale e morale.
Libertà e coercizione Che cosa vietare e punire, e che cosa no nelle democrazie costituzionali Il diritto a confronto con le morali le culture le religioni
MERLI, Antonella
2013-01-01
Abstract
Coniugare libertà e coercizione è un vecchio problema della nostra civiltà liberale. Il tema ha portato in primo piano il problema dei limiti della potestà punitiva dello Stato nella configurazione dei reati: di quello, cioè, che, all’interno di una moderna democrazia liberale, il legislatore può legittimamente e giustamente punire, e quello che deve lasciare impunito. La questione involge la perenne dialettica tra politica e diritto; tra ciò che è ontologicamente, o naturalisticamente, delitto, e ciò che è tale per mera creazione politico-sociale; tra efficienza repressiva e limitazione della coercizione e, in radice, tra diritto penale e morale.File | Dimensione | Formato | |
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