Il controllo di legalità dell’azione amministrativa e l’abuso d’ufficio

Il tema dei rapporti fra autorità giudiziaria e potere esecutivo deve affrontare una questione fondamentale per uno Stato di diritto: come bilanciare due esigenze tendenzialmente opposte, quella di garantire che la pubblica amministrazione non subisca alcuna limitazione nei suoi poteri istituzionali, e la contrapposta ma complementare esigenza di predisporre un efficace sistema di tutela della legalità e dell’imparzialità dell’esercizio delle funzioni della pubblica amministrazione. La linea di confine fra l’attività esecutiva e quella giudiziaria passa perciò attraverso il più generale problema di stabilire in quali termini ed entro quali limiti rispetto al potere amministrativo possa parlarsi di “riserva”, cioè di uno spazio all’interno del quale è fatto divieto per i giudici di prendere decisioni che interferiscano con l’autonomia della funzione amministrativa, che la Costituzione (art 97) vuole imparziale ma anche efficiente.