Editoriale Stiamo attraversando, come altre volte è avvenuto nella storia dell’umanità, una fase di mutamenti profondi e probabilmente irreversibili, che trasformano economie, società e culture a un ritmo a cui fatichiamo ad abituarci. Mutamenti che si collocano all’interno di un più ampio contesto di problematiche non eludibili: il cambiamento climatico e le preoccupazioni per il futuro del pianeta; la crisi del modello di produzione materiale delle merci e la difficile affermazione della economia della conoscenza; il progressivo esaurimento delle fonti energetiche convenzionali; la crescita delle disuguaglianze e delle povertà; le nuove sfide aperte dai movimenti migratori. Se è vero che le trasformazioni territoriali richiedono processi lenti e graduali, ma persistenti in un arco di lungo periodo, è anche vero che i momenti più significativi di questo percorso sono quelli caratterizzati da condizioni di forte discontinuità che derivano da eventi traumatici (di crisi ecologica, politica, sociale ed economica) solo in parte prevedibili, come quello che stiamo appena attraversando. Peraltro, in questo periodo storico, ogni mutamento si innesta nella marcia affannosa e concitata della globalizzazione, che accentua i fenomeni di propagazione, di contagio e di interdipendenza delle dinamiche evolutive, mettendo a dura prova la capacità di tenuta degli equilibri territoriali.

Editoriale

SARGOLINI, Massimo;TALIA, Michele
2011-01-01

Abstract

Editoriale Stiamo attraversando, come altre volte è avvenuto nella storia dell’umanità, una fase di mutamenti profondi e probabilmente irreversibili, che trasformano economie, società e culture a un ritmo a cui fatichiamo ad abituarci. Mutamenti che si collocano all’interno di un più ampio contesto di problematiche non eludibili: il cambiamento climatico e le preoccupazioni per il futuro del pianeta; la crisi del modello di produzione materiale delle merci e la difficile affermazione della economia della conoscenza; il progressivo esaurimento delle fonti energetiche convenzionali; la crescita delle disuguaglianze e delle povertà; le nuove sfide aperte dai movimenti migratori. Se è vero che le trasformazioni territoriali richiedono processi lenti e graduali, ma persistenti in un arco di lungo periodo, è anche vero che i momenti più significativi di questo percorso sono quelli caratterizzati da condizioni di forte discontinuità che derivano da eventi traumatici (di crisi ecologica, politica, sociale ed economica) solo in parte prevedibili, come quello che stiamo appena attraversando. Peraltro, in questo periodo storico, ogni mutamento si innesta nella marcia affannosa e concitata della globalizzazione, che accentua i fenomeni di propagazione, di contagio e di interdipendenza delle dinamiche evolutive, mettendo a dura prova la capacità di tenuta degli equilibri territoriali.
2011
262
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