Le ipoteche naturalistiche nella teoria della colpa. Soluzioni de lege lata e de lege ferenda. “Sindrome di rischio” e “dolo parziale”. L’inizio dell’azione punibile. La perdita di controllo ed il suo significato espressivo. Dalla concezione causale a quella finalistica dell’illecito. La “colpevolezza della volontà”. La colpa come “omissione di una azione interna” e come “sentimento antisociale”. La “teoria personale dell’illecito”. La distinzione fra interna ed externa. La funzione dell’imputazione ed il suo contenuto materiale. La validità della norma ed i meccanismi di garanzia. I riferimenti materiali nella costruzione del reato. La violazione del dovere di diligenza e la sua doppia collocazione. La diligenza conforme al traffico. Diligenza esteriore ed interiore. La dissoluzione del dovere di diligenza nella fattispecie obbiettiva. L’imputazione obbiettiva. La definizione della competenza per il controllo dei rischi nella interazione sociale. Condotta conforme al ruolo e rischio consentito. Valore fondante del dolo? La fattispecie ad evento e l’amministrazione decentralizzata delle norme. La “concretizzazione della norma nel dovere”. Il modello imperativistico applicato ai profili soggettivi dell’illecito e ai doveri di diligenza. Doveri di esecuzione diligente di attività illecite? I delitti aggravati dall’evento ed in genere le ipotesi di responsabilità oggettiva. L’utilizzo del parametro positivo dell’“agente modello e dell’“agente medio” ed il carattere frammentario e non diffusivo del diritto penale. La volontà nel dolo. Il dolo come conoscenza della fattispecie obbiettiva. La concezione psicologico emozionale. La fattispecie soggettiva del delitto colposo come assenza del fatto psichico. Sanzione informale e poena naturalis come presupposti del privilegio sanzionatorio in tema di colpa. Limiti e meccanismi correttivi. Prevedibilità – o rappresentabilità – soggettiva? Misura oggettiva dell’illecito o della colpa? La costruzione del soggetto tramite il diritto penale. Colpa e colpevolezza. L’autonomia del soggetto di colpevolezza. Colpevolezza come giudizio finale dell’imputazione. L’oggetto del rimprovero giuridico penale. Governo dell’azione e governo dei motivi. Il profilo funzionale della fattispecie di colpevolezza. L’inesigibilità. Stato di necessità e legittima difesa. Lo stato di necessità scusante nel delitto colposo. “Colpa per condotta di vita”. La “libertà” del soggetto come postulato normativo. Amministrazione diffusa delle norme ed irriducibilità del soggetto.

Fattispecie soggettiva e colpevolezza nel delitto colposo. Linee di una analisi dogmatica

PIOLETTI, Ugo
1991-01-01

Abstract

Le ipoteche naturalistiche nella teoria della colpa. Soluzioni de lege lata e de lege ferenda. “Sindrome di rischio” e “dolo parziale”. L’inizio dell’azione punibile. La perdita di controllo ed il suo significato espressivo. Dalla concezione causale a quella finalistica dell’illecito. La “colpevolezza della volontà”. La colpa come “omissione di una azione interna” e come “sentimento antisociale”. La “teoria personale dell’illecito”. La distinzione fra interna ed externa. La funzione dell’imputazione ed il suo contenuto materiale. La validità della norma ed i meccanismi di garanzia. I riferimenti materiali nella costruzione del reato. La violazione del dovere di diligenza e la sua doppia collocazione. La diligenza conforme al traffico. Diligenza esteriore ed interiore. La dissoluzione del dovere di diligenza nella fattispecie obbiettiva. L’imputazione obbiettiva. La definizione della competenza per il controllo dei rischi nella interazione sociale. Condotta conforme al ruolo e rischio consentito. Valore fondante del dolo? La fattispecie ad evento e l’amministrazione decentralizzata delle norme. La “concretizzazione della norma nel dovere”. Il modello imperativistico applicato ai profili soggettivi dell’illecito e ai doveri di diligenza. Doveri di esecuzione diligente di attività illecite? I delitti aggravati dall’evento ed in genere le ipotesi di responsabilità oggettiva. L’utilizzo del parametro positivo dell’“agente modello e dell’“agente medio” ed il carattere frammentario e non diffusivo del diritto penale. La volontà nel dolo. Il dolo come conoscenza della fattispecie obbiettiva. La concezione psicologico emozionale. La fattispecie soggettiva del delitto colposo come assenza del fatto psichico. Sanzione informale e poena naturalis come presupposti del privilegio sanzionatorio in tema di colpa. Limiti e meccanismi correttivi. Prevedibilità – o rappresentabilità – soggettiva? Misura oggettiva dell’illecito o della colpa? La costruzione del soggetto tramite il diritto penale. Colpa e colpevolezza. L’autonomia del soggetto di colpevolezza. Colpevolezza come giudizio finale dell’imputazione. L’oggetto del rimprovero giuridico penale. Governo dell’azione e governo dei motivi. Il profilo funzionale della fattispecie di colpevolezza. L’inesigibilità. Stato di necessità e legittima difesa. Lo stato di necessità scusante nel delitto colposo. “Colpa per condotta di vita”. La “libertà” del soggetto come postulato normativo. Amministrazione diffusa delle norme ed irriducibilità del soggetto.
1991
262
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/240174
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