l'articolo descrive il progetto dal titolo well house che rientra all'interno della ricerca progettuale di Anna Rita Emili. In particolar modo l’Italia è stata interessata recentemente, sia da un periodo di emergenza idrica (in particolare il Sud Italia) che da eventi alluvionali che hanno causato danni gravi evidenziando, oltre all’inadeguatezza dei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, la scarsa interconnessione dei punti di approvvigionamento. Il patrimonio idrico mondiale e la sua rinnovabilità sono in pericolo a causa di fenomeni di inquinamento, desertificazione e di un utilizzo irrazionale. Anche nei paesi sviluppati come l’Italia, è diventato sempre più costoso in termini economici ed ambientali accedere all’acqua dolce di buona qualità. In vista di queste preoccupanti previsioni la casa pozzo rappresenta una tipologia abitativa che vede proprio nell’acqua la principale componente architettonica , e non solo: l’acqua si può bere; con l’acqua si può mangiare; (attraverso l’acqua coltura) si possono coltivare prodotti ortofrutticoli (serre idroponiche); si può fare sport (piscina); si può fare fisioterapia (vasche idromassaggio); si può riscaldare gli ambienti (pompe geotermiche); si può illuminare (attraverso generatori elettrici e inverter) gli ambienti; ecc… anche in quei luoghi caratterizzati da problemi contingenti, come sopra accennato. La casa pozzo si trasforma dunque in un rifugio, uno spazio intimo, protetto dall’esterno, tutto rivolto verso la corte interna caratterizzata da una grande piscina. Da sempre il pozzo è considerato come uno strumento in grado di ricevere e recuperare l’acqua e nello stesso tempo assume caratteri architettonici, diventa cioè uno spazio: posto fuori terra per un piano e per molti piani sotterraneo. Così la casa si caratterizza come un volume puro, un parallelepipedo svuotato al centro, fuori terra per un piano e ipogea per due piani. La corte di forma quadrata presenta (al contrario del pozzo di san patrizio) degli elementi aggettanti sul vuoto centrale, dei parallelepipedi trasparenti che contengono acquari per l’acquacoltura, serre idroponiche, ecc… Gli acquari sono suddivisi secondo i cicli vitali dei pesci, le vasche poste ai livelli più bassi contengono gli avannotti (nella parte più bassa), mentre ai livelli più alti si dispongono le vasche con i pesci commestibili. Le serre idroponiche sono invece suddivise in serre per ortaggi e per frutta. Nel volume fuori terra trovano disposizione: una zona giorno e una notte, cosi come nel piano inferiore, mentre nei livelli sottostanti vengono disposti i locali di servizio: una cisterna per il raccoglimento dell’acqua piovana proveniente anche dalle vicine foggare (un sistema di recupero dell’acqua piovana tipico dei paesi caldi e del sud Italia, in cui l’acqua viene incanalata in canali sotterranei) e tutti i sistemi necessari per l’acquacoltura , le serre e il riscaldamento. Il sistema di riscaldamento ed elettrico viene fornito dalla geotermia. Una volta prelevato il calore dalla profondità della terra sottoforma di acqua, è possibile, attraverso la collocazione di pompe di calore geotermiche,trasformare il calore in energia termica ed elettrica. Una rampa di servizio circonda la casa, consentendo l’accesso ai locali di servizio senza interferire con gli spazi domestici oltrechè costituirsi come intercapedine in grado di isolare l’abitazione dalla terra.

WELL CITY

EMILI, Anna Rita
2009-01-01

Abstract

l'articolo descrive il progetto dal titolo well house che rientra all'interno della ricerca progettuale di Anna Rita Emili. In particolar modo l’Italia è stata interessata recentemente, sia da un periodo di emergenza idrica (in particolare il Sud Italia) che da eventi alluvionali che hanno causato danni gravi evidenziando, oltre all’inadeguatezza dei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, la scarsa interconnessione dei punti di approvvigionamento. Il patrimonio idrico mondiale e la sua rinnovabilità sono in pericolo a causa di fenomeni di inquinamento, desertificazione e di un utilizzo irrazionale. Anche nei paesi sviluppati come l’Italia, è diventato sempre più costoso in termini economici ed ambientali accedere all’acqua dolce di buona qualità. In vista di queste preoccupanti previsioni la casa pozzo rappresenta una tipologia abitativa che vede proprio nell’acqua la principale componente architettonica , e non solo: l’acqua si può bere; con l’acqua si può mangiare; (attraverso l’acqua coltura) si possono coltivare prodotti ortofrutticoli (serre idroponiche); si può fare sport (piscina); si può fare fisioterapia (vasche idromassaggio); si può riscaldare gli ambienti (pompe geotermiche); si può illuminare (attraverso generatori elettrici e inverter) gli ambienti; ecc… anche in quei luoghi caratterizzati da problemi contingenti, come sopra accennato. La casa pozzo si trasforma dunque in un rifugio, uno spazio intimo, protetto dall’esterno, tutto rivolto verso la corte interna caratterizzata da una grande piscina. Da sempre il pozzo è considerato come uno strumento in grado di ricevere e recuperare l’acqua e nello stesso tempo assume caratteri architettonici, diventa cioè uno spazio: posto fuori terra per un piano e per molti piani sotterraneo. Così la casa si caratterizza come un volume puro, un parallelepipedo svuotato al centro, fuori terra per un piano e ipogea per due piani. La corte di forma quadrata presenta (al contrario del pozzo di san patrizio) degli elementi aggettanti sul vuoto centrale, dei parallelepipedi trasparenti che contengono acquari per l’acquacoltura, serre idroponiche, ecc… Gli acquari sono suddivisi secondo i cicli vitali dei pesci, le vasche poste ai livelli più bassi contengono gli avannotti (nella parte più bassa), mentre ai livelli più alti si dispongono le vasche con i pesci commestibili. Le serre idroponiche sono invece suddivise in serre per ortaggi e per frutta. Nel volume fuori terra trovano disposizione: una zona giorno e una notte, cosi come nel piano inferiore, mentre nei livelli sottostanti vengono disposti i locali di servizio: una cisterna per il raccoglimento dell’acqua piovana proveniente anche dalle vicine foggare (un sistema di recupero dell’acqua piovana tipico dei paesi caldi e del sud Italia, in cui l’acqua viene incanalata in canali sotterranei) e tutti i sistemi necessari per l’acquacoltura , le serre e il riscaldamento. Il sistema di riscaldamento ed elettrico viene fornito dalla geotermia. Una volta prelevato il calore dalla profondità della terra sottoforma di acqua, è possibile, attraverso la collocazione di pompe di calore geotermiche,trasformare il calore in energia termica ed elettrica. Una rampa di servizio circonda la casa, consentendo l’accesso ai locali di servizio senza interferire con gli spazi domestici oltrechè costituirsi come intercapedine in grado di isolare l’abitazione dalla terra.
2009
262
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