Il Foglio 302 «Tolentino» della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 è stato realizzato nell’ambito del Progetto CARG, a seguito di convenzione tra Servizio Geologico d’Italia (Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Regione Marche. Responsabile del Progetto: dr. MARCELLO PRINCIPI (Regione Marche) Coordinatore scientifico: Prof. GIOVANNI DEIANA (Università di Camerino) Direttore del Rilevamento: Prof. EUGENIO TURCO (Università di Camerino) Rilevatori: dr. SANDRO GALDENZI; dr. ANTONIO ROMANO; dr. MASSIMO ROSCIONI; dr. EUGENIO PISTOLESI; Prof. GILBERTO PAMBIANCHI (depositi alluvionali) Stratigrafi: Prof. MAURIZIO CHIOCCHINI per le analisi micropaleontologiche dei depositi giurassici; dr.ssa MARIA POTETTI e dr. PIETRO DIDASKALOU per l’analisi micropaleontologica dei depositi post-giurassici Esperti: Prof. STEFANO MAZZOLI per l’analisi strutturale; dr. EMILIA LE PERA e Prof. SALVATORE CRITELLI per l’analisi petrografica delle areniti; Prof. GILBERTO PAMBIANCHI per i depositi quaternari. La carta geologica in scala 1:50.000 è stata prodotta sulla base dei rilevamenti ex novo in scala 1:10.000 effettuati nel periodo 1996-1999. I rilevamenti del substrato pre-quaternario sono stati condotti seguendo il criterio litostratigrafico e dell’analisi di facies, al fine del riconoscimento dei paleoambienti e della loro evoluzione spazio-temporale. È stata effettuata una revisione critica delle unità litostratigrafiche note in letteratura: in molti casi ciò ha portato a ulteriori suddivisioni delle unità stesse, in altri a un aggiornamento della denominazione esistente anche se si è cercato di conservare, ove possibile, il vecchio nome delle unità. Alcune unità sono nuove. Per i depositi continentali quaternari è stata elaborata una suddivisione in sintemi. Questa suddivisione è ispirata a cicli identificabili per i sedimenti alluvionali, che rappresentano i depositi continentali più importanti dell’area marchigiana e per i quali è possibile una classificazione in termini di UBSU (Uncorformity Boundary Sedimentary Units). Nello schema proposto, pur con le cautele derivanti dalla incertezza di alcune attribuzioni cronologiche, ogni maggiore evento deposizionale, insieme alla successiva reincisione, è stato attribuito a un sintema. Ai vari sintemi si è cercato poi di attribuire gli altri depositi continentali (detriti di versante, depositi eluvio-colluviali, ecc.). Le successioni torbiditiche sono state distinte in base al bacino di appartenenza. Per quanto riguarda gli schemi biozonali sono state utilizzate biozonazioni precedentemente elaborate per l’area umbro-marchigiana e ampiamente collaudate a scala regionale. L’area del Foglio è stata oggetto di rilevamenti per due edizioni dei Fogli 117 Jesi (1933 e 1966) e 124 Macerata (1933 e 1967) della Carta Geologica Ufficiale in scala 1:100.000. Essa ricade nell’Appennino umbro-marchigiano di cui occupa un settore a cavallo tra la dorsale appenninica e l’antistante fascia pedemontana. Nella prima rientrano la porzione centro-orientale della depressione intrappenninica di Camerino e la ruga esterna appenninica che fa capo al gruppo montuoso del S. Vicino, entrambe allungate in direzione NNW-SSE. Alla fascia pedemontana appartengono la depressione di Aliforni-S. Severino e più ad oriente la dorsale di Cingoli, cui segue verso est una fascia di bassi rilievi dalla quale emerge la parte meridionale della dorsale minore di Strada-Bellafuglia e la piccola dorsale di Treia.
Note illustrative della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000, foglio 302 TOLENTINO
PAMBIANCHI, Gilberto
2009-01-01
Abstract
Il Foglio 302 «Tolentino» della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 è stato realizzato nell’ambito del Progetto CARG, a seguito di convenzione tra Servizio Geologico d’Italia (Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Regione Marche. Responsabile del Progetto: dr. MARCELLO PRINCIPI (Regione Marche) Coordinatore scientifico: Prof. GIOVANNI DEIANA (Università di Camerino) Direttore del Rilevamento: Prof. EUGENIO TURCO (Università di Camerino) Rilevatori: dr. SANDRO GALDENZI; dr. ANTONIO ROMANO; dr. MASSIMO ROSCIONI; dr. EUGENIO PISTOLESI; Prof. GILBERTO PAMBIANCHI (depositi alluvionali) Stratigrafi: Prof. MAURIZIO CHIOCCHINI per le analisi micropaleontologiche dei depositi giurassici; dr.ssa MARIA POTETTI e dr. PIETRO DIDASKALOU per l’analisi micropaleontologica dei depositi post-giurassici Esperti: Prof. STEFANO MAZZOLI per l’analisi strutturale; dr. EMILIA LE PERA e Prof. SALVATORE CRITELLI per l’analisi petrografica delle areniti; Prof. GILBERTO PAMBIANCHI per i depositi quaternari. La carta geologica in scala 1:50.000 è stata prodotta sulla base dei rilevamenti ex novo in scala 1:10.000 effettuati nel periodo 1996-1999. I rilevamenti del substrato pre-quaternario sono stati condotti seguendo il criterio litostratigrafico e dell’analisi di facies, al fine del riconoscimento dei paleoambienti e della loro evoluzione spazio-temporale. È stata effettuata una revisione critica delle unità litostratigrafiche note in letteratura: in molti casi ciò ha portato a ulteriori suddivisioni delle unità stesse, in altri a un aggiornamento della denominazione esistente anche se si è cercato di conservare, ove possibile, il vecchio nome delle unità. Alcune unità sono nuove. Per i depositi continentali quaternari è stata elaborata una suddivisione in sintemi. Questa suddivisione è ispirata a cicli identificabili per i sedimenti alluvionali, che rappresentano i depositi continentali più importanti dell’area marchigiana e per i quali è possibile una classificazione in termini di UBSU (Uncorformity Boundary Sedimentary Units). Nello schema proposto, pur con le cautele derivanti dalla incertezza di alcune attribuzioni cronologiche, ogni maggiore evento deposizionale, insieme alla successiva reincisione, è stato attribuito a un sintema. Ai vari sintemi si è cercato poi di attribuire gli altri depositi continentali (detriti di versante, depositi eluvio-colluviali, ecc.). Le successioni torbiditiche sono state distinte in base al bacino di appartenenza. Per quanto riguarda gli schemi biozonali sono state utilizzate biozonazioni precedentemente elaborate per l’area umbro-marchigiana e ampiamente collaudate a scala regionale. L’area del Foglio è stata oggetto di rilevamenti per due edizioni dei Fogli 117 Jesi (1933 e 1966) e 124 Macerata (1933 e 1967) della Carta Geologica Ufficiale in scala 1:100.000. Essa ricade nell’Appennino umbro-marchigiano di cui occupa un settore a cavallo tra la dorsale appenninica e l’antistante fascia pedemontana. Nella prima rientrano la porzione centro-orientale della depressione intrappenninica di Camerino e la ruga esterna appenninica che fa capo al gruppo montuoso del S. Vicino, entrambe allungate in direzione NNW-SSE. Alla fascia pedemontana appartengono la depressione di Aliforni-S. Severino e più ad oriente la dorsale di Cingoli, cui segue verso est una fascia di bassi rilievi dalla quale emerge la parte meridionale della dorsale minore di Strada-Bellafuglia e la piccola dorsale di Treia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.