A partire da alcuni esempi di pianificazione regionale conseguenti il DM 431/1985, ai piani territoriali di coordinamento provinciali, sino alle recenti esperienze di piani per i grandi parchi nazionali, la componente ambientale tende a intersecare ogni fase ed ogni aspetto della progettazione urbana e territoriale. Il rapporto urbanistica-ambiente è positivamente condizionato dal dibattito che accompagna le prime progettazioni di reti ambientali. La rete ecologica, nella definizione classica di Odum, è assimilata alla “rete degli scambi di energia e di materia legati alle esigenze trofiche e biologiche degli esseri viventi”. Essa ha sviluppato, nel tempo, un’ulteriore complessità nell’ambito dell’ecologia del paesaggio (“un sistema interconnesso di corridoi”), nell’obiettivo di legare il concetto di continuità ambientale ad altri sistemi di flussi e ambiti relazionali. L’applicazione e la sperimentazione della rete ecologica nei contesti europei e italiani si è esplicitata nell’individuazione di core areas, stepping stones e corridoi di mobilità faunistica. In tal senso, essa attraversa l’intero sistema reticolare del territorio, da più autori descritto come “rete di reti”, che tende ad includere: le comunicazioni, le informazioni, le infrastrutture e gli insediamenti, le relazioni storico- culturali, gli aspetti morfologici, le dinamiche economiche, i programmi di trasformazione.

RETI AMBIENTALI E TRASFORMAZIONI URBANE

SARGOLINI, Massimo
2010-01-01

Abstract

A partire da alcuni esempi di pianificazione regionale conseguenti il DM 431/1985, ai piani territoriali di coordinamento provinciali, sino alle recenti esperienze di piani per i grandi parchi nazionali, la componente ambientale tende a intersecare ogni fase ed ogni aspetto della progettazione urbana e territoriale. Il rapporto urbanistica-ambiente è positivamente condizionato dal dibattito che accompagna le prime progettazioni di reti ambientali. La rete ecologica, nella definizione classica di Odum, è assimilata alla “rete degli scambi di energia e di materia legati alle esigenze trofiche e biologiche degli esseri viventi”. Essa ha sviluppato, nel tempo, un’ulteriore complessità nell’ambito dell’ecologia del paesaggio (“un sistema interconnesso di corridoi”), nell’obiettivo di legare il concetto di continuità ambientale ad altri sistemi di flussi e ambiti relazionali. L’applicazione e la sperimentazione della rete ecologica nei contesti europei e italiani si è esplicitata nell’individuazione di core areas, stepping stones e corridoi di mobilità faunistica. In tal senso, essa attraversa l’intero sistema reticolare del territorio, da più autori descritto come “rete di reti”, che tende ad includere: le comunicazioni, le informazioni, le infrastrutture e gli insediamenti, le relazioni storico- culturali, gli aspetti morfologici, le dinamiche economiche, i programmi di trasformazione.
2010
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