A ormai più di un anno dall'uscita della nuova traduzione italiana "aggiornata" di Utopie realizzabili di Yona Friedman, il libro sembra essere stato diligentemente digerito da quella che Friedman stesso chiama la "mafia dei media" (stampa, televisione a cui oggi secondo Friedman si aggiunge emblematicamente anche Internet). Del libro la maggior parte dei recensori ha per lo più messo in evidenza la pars costruens: l'ottimismo visionario del pensatore ungherese, profuso, per usare le parole di Franco Purini di "intensa energia riformatrice, attraversata di risonanze illuministe, che si muove verso la prefigurazione di nuove libertà per i cittadini". È rimasto in secondo piano il presupposto del libro stesso: il j'accuse che Friedman ribadisce, a trenta anni dalla prima edizione del libro, nei confronti delle odierne "società immobilizzate", incapaci di "scegliere e reagire", con i loro "decision maker che non hanno strumenti per decidere". Mercoledì dell'architettura ad Ascoli Piceno Incontri di architettura e cultura urbana 3 novembre 2004 ore 18.30 Libreria Rinascita - Palazzetto della Comunicazione Utopie realizzabili presentazione deli libro di Yona Friedman Quodlibet introduce: Gabriele Mastrigli intervengono: Pier Vittorio Aureli, Umberto Cao, Manuel Orazi, Cristiano Toraldo di Francia

Utopie realizzabili. Una conversazione con Pier Vittorio Aureli e Manuel Orazi

MASTRIGLI, GABRIELE
2004-01-01

Abstract

A ormai più di un anno dall'uscita della nuova traduzione italiana "aggiornata" di Utopie realizzabili di Yona Friedman, il libro sembra essere stato diligentemente digerito da quella che Friedman stesso chiama la "mafia dei media" (stampa, televisione a cui oggi secondo Friedman si aggiunge emblematicamente anche Internet). Del libro la maggior parte dei recensori ha per lo più messo in evidenza la pars costruens: l'ottimismo visionario del pensatore ungherese, profuso, per usare le parole di Franco Purini di "intensa energia riformatrice, attraversata di risonanze illuministe, che si muove verso la prefigurazione di nuove libertà per i cittadini". È rimasto in secondo piano il presupposto del libro stesso: il j'accuse che Friedman ribadisce, a trenta anni dalla prima edizione del libro, nei confronti delle odierne "società immobilizzate", incapaci di "scegliere e reagire", con i loro "decision maker che non hanno strumenti per decidere". Mercoledì dell'architettura ad Ascoli Piceno Incontri di architettura e cultura urbana 3 novembre 2004 ore 18.30 Libreria Rinascita - Palazzetto della Comunicazione Utopie realizzabili presentazione deli libro di Yona Friedman Quodlibet introduce: Gabriele Mastrigli intervengono: Pier Vittorio Aureli, Umberto Cao, Manuel Orazi, Cristiano Toraldo di Francia
2004
262
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/201147
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