Il 10 maggio 2004 dieci nuovi Paesi europei sono entrati a far parte dell'Unione Europea. Di questi ultimi, otto sono Stati ex socialisti: la Repubblica di Ungheria, la Repubblica Ceca, la Repubblica Slovacca, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Estonia, la Repubblica di Lettonia e Repubblica di Polonia. Il 24 ottobre 2004 i rappresentanti dei 25 Stati dell'Unione hanno firmato a Roma il «Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa» che all'articolo IV-447 statuisce «Il presente trattato è ratificato dalle Alte Parti Contraenti conformemente alle rispettive norme costituzionali ... Il presente trattato entra in vigore il 10 novembre 2006, se tutti gli strumenti di ratifica sono stati depositati ... ». Quale sarà l’atteggiamento che i predetti otto Stati, da pochissimo entrati nell'U.E., potrebbero adottare nei confronti del Trattato, soprattutto per le ripercussioni che quest'ultimo potrebbe avere sulle loro Costituzioni e sul ruolo della giustizia costituzionale, in particolare per avere positivizzato, all' art. 1-6, la primazia della Costituzione e del diritto dell'U.E sul diritto degli Stati membri ed aver previsto un Bill of rights? Atteggiamenti che, per quello fin qui accaduto, sono tutti favorevoli al Trattato: sino ad oggi, infatti, i soli tre Stati che lo hanno ratificato sono la Lituania (11/11/04), l'Ungheria (20/12/04) e la Slovenia (1/02/05). La risposta dovrebbe essere positiva anche negli altri cinque Stati proprio perché il Trattato getta uno squarcio di luce sui rapporti fra Costituzioni nazionali e diritto comunitario: quest'ultimo ormai, non sembra più costituire una minaccia per la sovranità e per l'indipendenza riconquistata da così poco tempo.
La ratifica della Costituzione europea ed i nuovi Paesi membri dell'Est: quale prospettiva
FEDE, Fabio
2006-01-01
Abstract
Il 10 maggio 2004 dieci nuovi Paesi europei sono entrati a far parte dell'Unione Europea. Di questi ultimi, otto sono Stati ex socialisti: la Repubblica di Ungheria, la Repubblica Ceca, la Repubblica Slovacca, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Estonia, la Repubblica di Lettonia e Repubblica di Polonia. Il 24 ottobre 2004 i rappresentanti dei 25 Stati dell'Unione hanno firmato a Roma il «Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa» che all'articolo IV-447 statuisce «Il presente trattato è ratificato dalle Alte Parti Contraenti conformemente alle rispettive norme costituzionali ... Il presente trattato entra in vigore il 10 novembre 2006, se tutti gli strumenti di ratifica sono stati depositati ... ». Quale sarà l’atteggiamento che i predetti otto Stati, da pochissimo entrati nell'U.E., potrebbero adottare nei confronti del Trattato, soprattutto per le ripercussioni che quest'ultimo potrebbe avere sulle loro Costituzioni e sul ruolo della giustizia costituzionale, in particolare per avere positivizzato, all' art. 1-6, la primazia della Costituzione e del diritto dell'U.E sul diritto degli Stati membri ed aver previsto un Bill of rights? Atteggiamenti che, per quello fin qui accaduto, sono tutti favorevoli al Trattato: sino ad oggi, infatti, i soli tre Stati che lo hanno ratificato sono la Lituania (11/11/04), l'Ungheria (20/12/04) e la Slovenia (1/02/05). La risposta dovrebbe essere positiva anche negli altri cinque Stati proprio perché il Trattato getta uno squarcio di luce sui rapporti fra Costituzioni nazionali e diritto comunitario: quest'ultimo ormai, non sembra più costituire una minaccia per la sovranità e per l'indipendenza riconquistata da così poco tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.