La qualità delle acque superficiali è sempre stata oggetto di particolare attenzione pur se con interessi ed obiettivi diversi. Da una prima visione essenzialmente antropocentrica, secondo la quale il bene acqua doveva essere salvaguardato in funzione degli usi e del ruolo che essa doveva assolvere, si è passati ad una visione ecosistemica, secondo la quale il ripristino della funzionalitàecologica rappresenta obiettivo primario. A tale proposito gli autori analizzano l'evoluzione delle tecniche di monitoraggio evidenziandone l'evoluzione. Il primo approccio era essenzialmente mirato alla sorveglianza ed al controllo degli scarichi ed era di tipo chimico e batteriologico. L'introduzione del monitoraggio biologico tramite lo studio dei macroinvertebrati bentonici ha rappresentato una pietra miliare nell'evoluzione dei metodi di valutazione allargando l'indagine anche agli organismi che vivono nel corso d'acqua. Ad ulteriore completamento di questo approccio abbiamo poi infine l'introduzione dell'Indice di Funzionalità Fluviale che amplia l'attenzione all'alveo bagnato, oltre che alla componente acqua.
Qualità delle acque superficiali: tecniche di monitoraggio e analisi comparativa dei risultati emersi dall’applicazione dell’I.B.E., del D.Lgs 152/99 e dell’I.F.F. su un fiume marchigiano
NACCIARRITI, Luisella;GRAPPASONNI, Iolanda;PETRELLI, Fabio;COCCHIONI, Mario;MORICHETTI, Luciana
2004-01-01
Abstract
La qualità delle acque superficiali è sempre stata oggetto di particolare attenzione pur se con interessi ed obiettivi diversi. Da una prima visione essenzialmente antropocentrica, secondo la quale il bene acqua doveva essere salvaguardato in funzione degli usi e del ruolo che essa doveva assolvere, si è passati ad una visione ecosistemica, secondo la quale il ripristino della funzionalitàecologica rappresenta obiettivo primario. A tale proposito gli autori analizzano l'evoluzione delle tecniche di monitoraggio evidenziandone l'evoluzione. Il primo approccio era essenzialmente mirato alla sorveglianza ed al controllo degli scarichi ed era di tipo chimico e batteriologico. L'introduzione del monitoraggio biologico tramite lo studio dei macroinvertebrati bentonici ha rappresentato una pietra miliare nell'evoluzione dei metodi di valutazione allargando l'indagine anche agli organismi che vivono nel corso d'acqua. Ad ulteriore completamento di questo approccio abbiamo poi infine l'introduzione dell'Indice di Funzionalità Fluviale che amplia l'attenzione all'alveo bagnato, oltre che alla componente acqua.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.